GR Yaris: sviluppata dal reparto rally GAZOO RACING
Test Drive
Toyota Yaris
GR
(prova su strada)
Chi l’avrebbe mai detto che mi sarei dovuto sbattere così tanto per trovare e, ovviamente, guidare una Yaris.
Una Yaris speciale, certo, ma pur sempre la Toyoya che ha vinto il "Car of the year 2021" e che, in questa versione, compromette per il “felice acquirente tipo” la linea del tetto (e lo spazio per la testa del passeggero posteriore) perché un finlandese veloce vuole un pacchetto aerodinamico migliore e una linea più bassa e affusolata.
Per non parlare, poi, del fatto che si porta (anche) in dote la fastidiosa questione dell’F24 legato all’odioso “superbollo”.
Insomma: inutile a scrivere a Toyota Italia che (anche se i miei colleghi non hanno il coraggio di dirvelo) mette, con il suo comportamento poco professionale dell’ignorarvi e “non rispondere” alle vostre mail, decisamente in discussione la proverbiale gentilezza del giapponese tipo che, invece, non vi lascerà mai in balìa dell’ignoto, ma troverà sempre il modo di comunicare con voi, di indicarvi la via o, semplicemente, vi accompagnerà direttamente a destinazione, con il loro perenne “arigatou gozaimasu” (grazie mille) che vi rimbomba nelle orecchie.
Inutile contattare nemmeno i Gazoo Garage, concessionari specializzati dove sarà possibile provare (dicono loro) le sportive Toyota che, se anche le vetture demo le hanno, preferiscono lasciarle usare ai figli del titolare o preservarne i km per piazzarle (a caro prezzo!) a qualche cliente ritardatario, ora che lo stock 2021 (disponibile per l’Italia) è finito e, pare, sia stato tutto venduto in meno di due mesi.
A questo punto non ci rimane che cercare, anche se non è molto nel nostro stile, un privato. Così viene in mio aiuto il Marchettino Nazionale e, proprio grazie ad una sua dritta, non solo troviamo una Yaris GR, ma anche Luca di CarDetailing che, credetemi, è uno che di auto ne mastica (date un’occhiata al link che vi abbiamo messo sotto) e che alla domanda: “la rivenderai, presto, guadagnandoci?” mi risponde, subito, che se la terrà a vita, perché è ciò che cercava e desiderava da molto tempo! Se non è vero amore questo...
Come quella della mia amica?
E allora proviamola, finalmente, questa hot hatch di cui si fa un gran parlare...
Ha il passo di 2.560 mm della Yaris, i gruppi ottici, gli specchietti retrovisori esterni e l'aletta sul tetto. Ma questo è tutto.
Il telaio è della Yaris nella metà anteriore, ma la parte posteriore è adattata dalla Corolla e CH-R. Toyota afferma che la sua costruzione richiede dieci volte più tempo rispetto a quella di una Yaris standard e che è assemblata non sulla linea normale, ma sulla nuova struttura di GR all'interno dello stabilimento Motomachi.
La copertura è fatta in un materiale composito a base di carbonio, integrato nella struttura della carrozzeria (anche se poi, inspiegabilmente, impacchettato da una pellicola) con un risparmio di 3,5 kg; i rivestimenti delle portiere, il cofano e il portellone sono in alluminio, rimuovendo altri 24 kg per un peso totale di 1.280. C'è un piccolo spoiler sul portellone posteriore, ampi passaruota e, nella parte anteriore, buchi nella carrozzeria per il raffreddamento: quasi militaristici nel loro design univoco.
Come in un'auto da competizione, la conformazione della parte inferiore del corpo vettura incanala efficacemente il flusso d'aria lungo i lati del veicolo.
Ci sono 4.175 punti di saldatura, 259 in più di una Yaris, più 35,4 metri di una sorta di "adesivo strutturale".
La rigidità di una cassaforte, insomma...
Ed è questa la prima cosa che notiamo e che ci piace di più!
Cavalleria?
Sotto il cofano il tre cilindri (si, avete letto bene) di produzione più potente al mondo: un 1,6 litri con 261 CV e una coppia di 360 Nm.
Il suo singolo turbo gira su cuscinetti a sfera, mentre il motore stesso è montato idraulicamente su un lato per ridurre vibrazioni e movimenti indesiderati. Insomma: il tipo di tecnologia di cui, le aziende di supercar, amano parlare molto!
L'unica scelta è un manuale a sei marce (così ci evitiamo tutte quelle litigate tra puristi e non) e il sistema 4WD (che qui si chiama GR-Four) è considerato il più leggero sul mercato. In modalità Normal la coppia è divisa 60:40 dall'anteriore al posteriore. In Sport è 30:70 e in Track 50:50.
Slitta o presa, sporca o pulita. Decidi tu.
Nella parte posteriore c'è un pacco frizione controllato elettronicamente per dividere la coppia tra le ruote.
Non sono più così certo che questa sia una Yaris normale, solo più “dopata”...
Gazoo Racing
Sì, può essere anche una piccola berlina a tre porte, ma la GR ha un kit molto speciale. Quando Luca si è trovato a doverla configurare sul sito della Gazoo Racing è incappato davanti a due alternative: avere quella standard e aggiungere il “Convenience Pack” (sistema audio premium JBL, illuminazione ambientale, display head-up e altre cose da “fighetti”) o il “Circuit Pack” (cerchi in lega forgiati da 18 pollici BBS, sospensioni riaccordate, pneumatici Michelin Pilot 4S e pinze dei freni rosse, oltre al vero plus: differenziale Torsen LSD anteriore e posteriore meccanici. Tutte cose da UOMINI). Secondo voi cosa ha scelto?
Anche nel colore, Luca ha osato: Emotional Red, scelta per noi vincente e tutt’altro che scontata.
Dentro ci si sente bene
Belli i sedili, morbidi ma ben imbottiti, nessun allentamento nello sterzo, freni ottimi e leva del cambio (a corsa corta) diretta e precisa. Forse sarebbe bastato (solo) qualche cm in meno di altezza nella seduta (soprattutto se siete alti, come me) e sarebbe stata perfetta.
La scocca, fortemente rinforzata, significa zero scricchiolii e rumori.
Qui non servono sospensioni attive, perché la GR dimostra che se si ottiene un unico set-up corretto, non sono necessarie opzioni.
Non si preoccupa minimamente della superficie che ha sotto le ruote.
Girate il selettore (un po’ minimale e nemmeno illuminato) e fate la vostra scelta. La modalità Sport è quella di cui tutti parlano e, probabilmente, usano. Su una pista è sicuramente uno spasso.
Ma, a parer mio, su strada (e in caso di neve), poiché l'assetto ti dà un sottosterzo iniziale, è la modalità Track quella che desideri di più.
Con questa, a condizione che la tua auto abbia il “Circuit Pack” (ma in Italia sono arrivate tutte così, quindi occhio alle import), è un'esperienza di guida avvincente. Soprattutto se vuoi insegnare a te stesso a frenare con il piede sinistro.
Non molte auto ti consentono di usare l'acceleratore e i freni insieme. Questa Toyota lo fa.
Poi c’è il freno a mano manuale che, se gli dai uno strattone mentre ti muovi, scollega la trasmissione alle ruote posteriori proprio come una vera macchina da rally.
Il suono è un po’ artificiale, peccato.
In commercio esistono già numerose opzioni after market (noi consigliamo Ragazzon) ma, a parer mio, avrebbero dovuto essere fornite, di serie, già da Toyota.
GR a go.go!
Un sacco i loghi che vi ricordano che siete su una Gazoo Racing. Sia dentro, che fuori.
Davanti alla leva del cambio c’è una piccola targa che dice "Sviluppato per il FIA World Rally Championship". Non la trovi sulla Hybrid della tua amica e, sebbene la qualità del materiale non sia migliore della media, viene sollevata con pedali in metallo e gli inserti dello sterzo e delle portiere in alcantara.
C'è pure un estintore, di serie, e un utile vassoio per il telefono sotto lo schermo centrale che vi permette di usare Google Maps come navigatore; ma solo a patto colleghiate il vostro smartphone con un cavetto.
Il cruscotto (due quadranti analogici, quindi ad aghi, con un piccolo schermo LCD in mezzo) è semplice e chiaro.
A noi, che abbiamo una certa età, piace. Ma ai più giovani?
Forse si poteva osare di più...
L’enigma dei passeggeri posteriori
Dietro è un po’ angusto e buio, soprattutto se siete di alta statura.
Tommi Makinen, il capo WRC di Toyota, apparentemente voleva il tetto ancora più basso, ma i "giappo" hanno insistito affinchè i sedili posteriori non fossero tolti e rimanessero.
Ed hanno fatto bene perché basta che la considerate una 2 più 2 e risulta, perfino, troppo spaziosa.
Pure il bagagliaio da 174 litri non è esattamente grande.
Ma che importa?
E se non sei già tentato di ordinarla quando saranno aperti i nuovi ordini, ecco qualcosa che ti conquisterà sicuramente: il sedile anteriore è regolabile solo dalla parte del guidatore.
Un difetto che la dice lunga, vero?
E per l'esperienza di guida, non è affatto troppo cara.
Quindi...
La nuova Yaris GR è stata creata come il primo veicolo Toyota sviluppato con il concetto di trasformare un'auto da competizione in una vettura di serie.
Certo, le sue prestazioni (0 a 100 km/h in 5,5 secondi e una velocità massima limitata elettronicamente di 230 km/h) non fanno certo gridare al miracolo...
Ma è un’auto che ha una combinazione ideale tra leggerezza e rigidità, un telaio agile e reattivo e un motore turbo potente e allo stesso tempo compatto.
Ha la mentalità di un'auto racing, ma non è così concentrata e seria e vuole solo farvi divertire.
Dopotutto, quando tempo è passato dall'ultima volta che abbiamo avuto una vera e propria “speciale” per l'omologazione da rally e qualcosa a cui tutti possiamo aspirare?
I don't Like
Nonostante la visibilità esterna sia molto buona, si crea uno strano incrocio tra il display del Touch screen da 8'' e lo specchietto retrovisore che, in alcune circostanze, la limita e risulta fastidioso.Lifers Cool
Scommetto che gli uomini del marketing nipponico l’abbiano un po’ usata anche per rendere più appetibile il badge “GR Sport” nelle motorizzazioni meno performanti. Del resto, un po’ di Tuning non ha mai fatto male a nessuno, l'importante è non esagerare!Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
A Luca, di Cardetailing, che ci ha lasciato guidare la sua Yaris GR nonostante avesse pochi giorni di vita e, soprattutto, pochi KM (date un'occhiata al suo sito, perchè ci troverete un sacco di consigli utili riguardo alla cura ed al lavaggio della vostra vettura).
A Marchettino e Vanessa per avercelo fatto, anche se indirettamente, conoscere!
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