Suzuki Vitara “Toro Edition”
Test Drive
Suzuki Vitara
1.6 DDiS 4WD ALLGRIP V-Top
(prova su strada)
Suzuki è molto giapponese, quindi legata alle tradizioni, al passato e alla propria storia, della quale è comprensibilmente fiera: lo ha dimostrato ad esempio con la Jimny, che ha ripreso il nome della capostipite delle sue piccole offroad, quella minuscola bicilindrica 360 cc nata nel lontano 1968.
Ora tale filosofia si ripete con l’altrettanto glorioso nome di Vitara, peraltro assai conosciuto nel nostro Paese, dato che la prima a portarlo, quella del 1989, ebbe in Italia un successo clamoroso.
Allora rappresentò una svolta di genere: fu infatti la prima 4x4 compatta capace di coniugare le qualità fuoristradistiche con una certa comodità e le buone prestazioni su strada.
Oggi, invece, Suzuki si allinea all’imperante moda del suv, realizzando un mezzo più votato all’impiego sull’asfalto, terreno sul quale sa garantire un ottimo servizio, con consumi contenuti e piacevolezza di vita a bordo.
Intanto è sparita dai listini quella Grand Vitara che era invece ancora un veicolo di compromesso, l’ultimo della sua categoria ad offrire telaio e riduttore, e che non a caso non prevedeva una variante a 2 ruote motrici, come invece accade con la nuova Vitara.
Gamma e combinazioni
La sua gamma si dipana infatti su un totale di 13 possibili combinazioni tra i diversi motori (benzina 1.6 aspirato da 120 CV o 1.4 turbo da 140, 1.6 diesel da 120 CV), tipo di trazione (anteriore o integrale), cambi manuali (a 5 marce per il 1.6 benzina, 6 per il diesel e per il 1.4 turbo benzina) o automatici (6 marce per tutti, a doppia frizione sulla diesel) e tre allestimenti (V-Cool, V-Top ed “S”, quest’ultimo obbligatorio ed esclusivo per la sportiva 1.4 Turbo), con prezzi che spaziano dai 19.900 della 1.6 benzina 2WD V-Cool ai 29.100 della 1.4 Boosterjet 4WD con cambio automatico.
V-Top
Per la nostra prova abbiamo scelto l’equilibratissima 1.6 a gasolio con trazione integrale e cambio manuale, nell’allestimento V-Top: questo perché rappresenta un’auto estremamente versatile, dal look piacevole, completissima nella dotazione e realmente eclettica. In effetti, con poco più di 27.000 euro ci si porta a casa una 4x4 brillante, comoda, abbastanza spaziosa, non ingombrante e – soprattutto – sorprendentemente parca nei consumi. Pur garantendo sempre una buona mobilità sui fondi difficili e nel moderato fuoristrada.
Parlando di allestimento, su questa versione troviamo di serie accessori prestigiosi quali gli inserti in pelle nei sedili (riscaldabili gli anteriori), il navigatore satellitare ospitato in un grande display da 7” touch screen che integra varie funzioni (audio, telefono, connettività, retrocamera), i sensori di prossimità sia davanti che dietro, i cerchi in lega da 17”, il cruise control adattivo, la frenata d’emergenza automatica, le luci diurne a led e parecchio altro ancora.
Funzionalità di guida
Il motore è il ben noto e apprezzato 1.6 diesel di origine FCA: caratterizzato da una coppia motrice ancora ineguagliata nella categoria (ben 320 Nm), sull’agile e leggera Vitara (1.300 kg in ordine di marcia) fa miracoli, facendone una compatta brillante e veloce, persino divertente nella modalità “Sport” selezionabile dal comando “All Grip”.
Tale dispositivo, attuabile tramite l’ormai canonica rotella posizionata sul tunnel, permette di scegliere tra 4 diverse funzionalità di guida:
A-S-S-L? Ecco quale scegliere...
“Auto”, adatta all’impiego normale, con la trazione che rimane solo anteriore sino a che il sistema non rileva slittamenti, chiamando in causa anche l’assale posteriore per garantire stabilità e trazione;
la già citata “Sport”, che rende assai più pronte le risposte del motore e della trazione sulle quattro ruote, alzando anche la soglia d’intervento dell’ESP (per lasciare più “libertà di movimento” all’auto e... Al guidatore);
“Snow”, che viceversa anticipa l’intervento dei controlli di trazione e stabilità, addolcendo la risposta del gas, onde agevolare il controllo sui fondi molto scivolosi (neve, appunto, ma anche ghiaccio e fango);
“Lock”, infine, sorta di “bloccaggio virtuale” della ripartizione, che da subito trasferisce più coppia al posteriore, per fornire la massima motricità sui fondi più difficili o nell’offroad un po’ più impegnativo.
Consumi sorprendenti... Per una 4x4!
Aggiungendo la discreta altezza da terra (185 mm) e i dispositivi quali l’HDC (controllo automatico della velocità in discesa) e l’Hill Hold Control (sistema antiarretramento in salita), nell’offroad moderato si gode di buona mobilità, benché non paragonabile a quella di Grand Vitara.
Rispetto a quest’ultima, però, la nuova vanta confort e brillantezza su strada di gran lunga superiori (è silenziosissima, può raggiungere i 180 all’ora e scatta da 0 a 100 in poco più di 10”), ma soprattutto una parsimonia nei consumi sorprendente: nell’impiego misto attestarsi sui 17/18 km/litro di media è veramente facile, e con un po’ d’attenzione, nella guida extraurbana si può arrivare a infrangere anche il fatidico “muro dei 20”!
Mica male per una 4x4...
I don't Like
Pur piacevole, la nuova Vitara fa un effetto strano: ad una prima occhiata veloce, innegabilmente viene fuori una certa qual “contaminazione estetica” con la Range Evoque… Al secondo sguardo, invece, si percepisce un “certo non so che” della Grand Vitara… A un esame più attento, infine, si capisce che basterebbero degli sbalzi meno pronunciati (o un passo più lungo…) per renderla perfetta.
Lifers Cool
La gamma colori di quest’auto è spettacolare, e sorprendente trattandosi di una nipponica… Soprattutto nelle tinte più coraggiose (come la “nostra”) e rigorosamente col tetto in contrasto, acquisisce una personalità notevole. Vale veramente la pena di osare...
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