TEST DRIVE RENAULT TWINGO GT ENERGY TCE 110
Test Drive
Renault Twingo
E-Tech ZE Electric
(prova su strada)
Lo sapevo, ne ero certo.
Prima o poi sarebbe capitato anche a noi di mettere nel nostro garage e, di conseguenza, provare una “full electric”.
Ecco, allora, che prima di sederci al volante di qualche hypercar (è in arrivo, tranquilli!), abbiamo pensato fosse opportuno prendere un po’ di confidenza con il genere “Tacca, tacca, tacca, tacca attaccami la spina” attraverso una piccola, e simpatica, “city car” che tanto ci era piaciuta, soprattutto nella sua versione GT:
ossia la Twingo ZE Electric
Restyling
Devo dire che il restyling non ne ha stravolto le forme, anzi, le ha rese più morbide, sensuali e, quindi, femminili. Con questo colore Blue Ocean (con tanto di Cerchi in Lega da 16'' Monega e Stripping laterali Z.E. della versione Intens) trovo sia molto elegante e bella da vedere. Poi, a dare un tocco di sportività, ci pensano i sedili (in tessuto e pelle TEP) con il poggia testa integrato e, dal lato guidatore, la presa d’aria esterna posteriore.
Tra i pochi nei, la mancanza degli aiuti alla guida (in città, per molti, sono importanti... Soprattutto quando sono salva pedoni e salva tamponamenti... Ma credo troppo costosi da implementare in un progetto uscito già da un po’ e che, soprattutto, non avrà seguito) e i finestrini posteriori che, ovviamente, si aprono sempre (e solo) a compasso. Presenti, invece, l’assistenza alle partenze in salita, il monitoraggio della corsia (che spegnerete quanto prima) e i sensori di parcheggio con retrocamera. Lo schermo sul cruscotto è piccolo e scarno, oltre che monocolore. Ricorda un po’ gli orologi digitali “Casio” e pare quasi suggerire, nella sua essenzialità: “Se proprio vuoi più effetti speciali, beh, scegliti una Zoe”.
I comandi sono semplici e quasi tutti a portata. Il sistema multimediale è l’Easy Link 7", con navigazione connessa e compatibilità con Android Auto e AppleCarPlay che, per me, funziona molto bene. Due le USB anteriori.
La regolazione dello schienale dei sedili posteriori vi permette di recuperare un po’ di spazio nel bagagliaio (240 litri), che non abbonda anche per via dei cavi. Ma qui, non essendoci il termico che scalda, questa volta potete metterci pure i surgelati.
Utile, quindi, lo “Sneaky”, il portaoggetti presente sotto i sedili posteriori.
Emozioni vintage
Il suo motore elettrico (60 kW, 160 Nm e una velocità massima di 135 km/h) è montato centralmente e alimenta le ruote posteriori come succedeva nella Twingo “normale”.
Le dimensioni e il raggio di sterzata (di appena 4,3 metri) la rendono un perfetto “Uber-dodger”, agilissimo in città.
La visibilità è ottima, è comoda, silenziosa e (in “D”) affronta la strada in modo molto scorrevole. Anzi, nello 0-50 (4,2 secondi) e quando incontrate qualche rotonda da affrontare con brio (lo so, non si fa!) risulta anche divertente, regalandovi quell’effetto Porsche vintage che tanto ci aveva colpito nella GT. Apprezzabile la forma e la servo assistenza del volante: né troppo pesante, né troppo leggera.
Ricarica Fast...
Il sistema Eco e “B-Mode” (tre livelli di frenata rigenerativa) vi aiutano a risparmiare un po’... L’autonomia, infatti, scende piuttosto velocemente e non si superano quasi mai i 190 Km (se tenete il clima spento).
Ovviamente, a differenza di quello che succede sulle full hybrid, qui difficilmente (anche frenando molto) vedrete la batteria ricaricarsi, ma solo consumarsi (più o meno velocemente).
Se la usate in autostrada/tangenziale (croce e dolore di queste vetture) vi consiglio la modalità B1 che, in rilascio intorno ai 90 Km/h, ricarica creando una sorta di veleggiamento. In città, invece, meglio adottare la B3 che rende quasi superflui i freni, se non per fermarsi.
E la B2?
Beh, forse è per gli eterni indecisi!
La sera, comunque, quando sarete nel letto preparatevi: dopo l’ansia da prestazione, vi assalirà (anche) quella da ricarica.
Il silenzio è... Litio
Qual’è la domanda che viene fatta più spesso, quando qualcuno sale su una full electric la prima volta?
Si, sono sicuro che avete indovinato: “Ma è accesa”?
...E allora vai di display che cambiano colore, suoni spaziali, pulsanti di start che si illuminano, ecc, ecc...
Ma sulla Twingo Z.E.?
Beh, dovete solo inserire e girare la classica chiave nel blocchetto di accensione, due scatti, un piccolo jingle e... Partite!
Sarà un po’ antico, o démodé, come metodo ma... funziona e scommettete che vi piacerà? Del resto, per muoversi (solo) in città, non c'è bisogno di avere auto premium, questa basta e avanza. Forse è più importante dimenticare il bollo per 5 anni, avere l’accesso gratuito alle ZTL, l’assicurazione agevolata e la minor manutenzione, no?
La prima ricarica, come l’amore...
Prima di tutto, dopo aver trovato la colonnina libera e non occupata da normali auto a benzina (i cui proprietari sostengono: io ci parcheggio, tanto chi ce l'ha l'auto elettrica? CAFONI, aggiungo io!) oltre al gestore, dovete verificare che la colonnina da 22 kW che avete scelto sia quella compatibile con la presa che avete in dotazione.
Sulla Twingo è un connettore di Tipo 2.
Già qui mi rendo conto che, per una persona poco esperta, è un po’ come giocare a un Puzzle e provare i vari incastri.
Soprattutto se nessuno vi ha insegnato i trucchi del mestiere.
Poi c’è l’incontro con la tessera e il lettore ottico che, vi assicuro, può accadere che vi dia degli errori e, quindi, non vi abiliti alla ricarica... E voi avete solo il 10% ancora disponibile ed è già comparsa la spia luminosa rossa con il segno della batteria che ti dice “FERMATI!
Panico...
Allora bisogna chiamare il numero verde del call center (nel nostro caso “Enel X”) e sperare di trovare, come è successo a noi, un interlocutore preparato, paziente e simpatico come Mattia che (dopo aver capito che c’è un errore di software - quindi a carico loro, sulla card) vi abilita la colonnina in cui vi trovate, attraverso un codice che siete voi a dargli (e che trovate stampato sul retro della stessa) per una ricarica di emergenza. Magari poi lui, ovviamente dentro di sè, penserà anche che siate un po’ storditi, soprattutto quando continuerete a digli che il bocchettone non entra nei secondi previsti.
Anche qui occorre sapere che non basta accostare, ma va fatta (premendo) anche una piccola rotazione anti oraria, altrimenti potete rischiare di starci dei giorni.
Poi, finalmente, se avete l’auto chiusa e in Parking, il tutto parte e vi dovete trovare qualcosa da fare per la successiva ora e mezza (che, vi assicuro, è poco!) necessaria ad una ricarica veloce completa.
Non si scorda mai...
Che non è molto, ma neanche così poco, soprattutto quando vedete sfrecciarvi davanti una rombante Megane R.S. e voi siete seduti annoiati (fortunatamente, all’aperto e in “zona gialla”) nel dehors di un bar.
Se una ricarica a casa costa tra i 4 e i 6 euro (0,2/0,25 €/kWh), con le colonnine di Enel X si arriva a 10/11 euro (0,45 €/ kWh).
Poi, a ricarica completata, si ripassa la tessera sul lettore (o si richiama Mattia) e il gioco è fatto.
Peccato che, intanto, si sia messo a piovere e (se per me non é un gran problema) proprio non ce la vedo la manager ecologista che, in tempo passati frequentava - sempre e solo - il benzinaio “servito”, rischiare di sporcarsi il gessato di Armani (ovviamente realizzato con materiali riciclati) nel riporre nel bagagliaio il cavo infangato.
Fai da te...
Si, purtroppo questo lo dovete fare voi, perchè nessuno ha studiato (ancora) un ri-avvolgitore automatico e nemmeno un servizio delivery.
Ma basta organizzarsi e far fare, la sera, al marito... No?
Ovviamente può capitare, anche, che degli oltre 16.000 punti di ricarica pubblici presenti in tutta Italia, nessuno sia sul vostro percorso. Ecco perché, per viaggi medio/lunghi, beh, meglio pianificare per bene il tragitto utilizzando la MY Renault App, utile anche per poter gestire dal cellulare le fasi di ricarica, di condizionamento dell’abitacolo e altro ancora. Solo in opzione, o in accessorio, il cavo di ricarica Flexicharger (in questo caso 15 ore per una ricarica completa) per la presa domestica di tipo Schuko (costa 450 euro). Forse, in questa fase iniziale, sarebbe stato carino darlo di serie. Non avete idea di quante volte ci abbia salvato la VIT... Ops, l’AUTONOMIA!!
Basso livello
Ricordate che, se esagerate a stressare l’autonomia (sotto l’8% dite addio anche all’indicazione del livello di carica sul display) la Twingo, ad un certo punto, entrerà in modalità “tartaruga", cioè inizierà a ridurre la potenza massima erogabile:
con 3% di batteria residua: Pmax pari a circa 35 kW
con 0% di batteria residua: Pmax pari a circa 21 kW
E che, dopo che è scesa a 0% (spia batteria che lampeggia e suono acustico) i pochi km ancora disponibili sono circa 5, prima dell'arresto improvviso dell'auto. Se non trovate una colonnina, beh, almeno parcheggiate a favore di carro attrezzi.
Guidatore avvisato, possessore fortunato...
Insomma, qualcuno mi ha detto che, tra un po’, venderanno solo auto elettriche.
E che anche io, quindi, prima o poi dovrò comprarla!
Probabilmente, per allora, i problemi di cui sopra saranno risolti (del resto “se mai si comincia, mai si finisce”), ma ne riparliamo tra 10 anni, ok?
Come cantava Lorenzo, alias Jovanotti:
“La pace sia con voi, ma su l'adrenalina... Tacca, tacca, tacca, tacca attaccami la spina”.
I don't Like
Solo dopo 14 giorni la tessera Enel X è stata aggiornata per agevolare le mie ricariche che, tirando le somme, hanno sempre visto sommare all’ora e mezza necessaria, 10 minuti (in media) di attesa per parlare con il call center in attivazione e altri 15 in sgancio. Ad un distributore ci avrei messo meno di 5 minuti. Il problema non sono le macchine elettriche, ma le infrastrutture che non funzionano come dovrebbero!
Lifers Cool
Perfetta, ma per la città, vi permette di circolare in modo green senza darvi (ancora) quella fastidiosa sensazione di essere sotto l’occhio attento del “grande fratello”, come potrebbe accadere in una Tesla. Batteria di proprietà garantita per 8 anni o 160.000 km.
Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
Renault Italia S.p.A nelle persone del Dott. Daniele Romano e della Dott.ssa Giorgia Solarino. Agli amici del "Forum Sui Veicoli 100% Elettrici".
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