Test Drive
Renault Clio INTENS Hybrid
E-TECH 140
(prova su strada)
Devo essere sincero: il sistema Hybrid non mi è mai parso la soluzione ai problemi ambientali.
Sarà che tutte le vetture che ho provato, sostanzialmente, lo usavano per dare maggior spinta al termico (quindi in un’ottica di velocità, più che di risparmio), ma l’ho sempre trovato un modo un po’ “furbo” da parte delle Case Automobilistiche per diminuire le loro emissioni (almeno sulla carta) e dare al consumatore finale (che siete voi che le guidate) un risparmio sul bollo e l’accesso alla ZTL.
Insomma...
Non mi pareva tutto questo grande affare.
Poi ho incontrato lei, un po’ di tempo fa (molti metri sotto terra, all’interno di una montagna) e, per la prima volta, gli uomini di Renault Italia mi hanno fatto comprendere la reale utilità (soprattutto nella vita quotidiana) di una FULL HYBRID e...
Me sono innamorato!
Obbiettivo quotidiano...
Senza scendere in tecnicismi elaborati di questa nuova piattaforma senza frizione, che combina parte termica (motore aspirato quattro cilindri a benzina da 1,6 litri, quindi non turbo) e elettrica (due motori elettrici, una piccola batteria da 1,2 kWh) in modo rivoluzionario che, già so, vi annoierebbe;
vi basti sapere che, una volta che siete alla sua guida, è sufficiente conoscere qual’è il vostro obbiettivo quotidiano!
La volete guidare come se fosse un auto normale?
Bene: allora optate per il D del “My Sense” e lasciate fare tutto a lei.
È come guidare una Clio a benzina, con la sua contagiosa effervescenza. Quando siete in città vi accorgerete (più spesso di quello che pensate) quanto sia semplice procedere in elettrico.
Ma basta un colpetto di gas per avere tutta la briosità necessaria per togliersi di torno il pensionato di turno e arrivare puntuali all’appuntamento.
La guida a bassa e media velocità è la zona di comfort di Clio E-Tech, dove passa (senza sforzo) tra alimentazione elettrica e benzina senza che tu, che sei al volante, sappia cosa stia succedendo.
Volete guidarla prefiggendovi un risparmio?
Il vostro programma, selezionabile anche attraverso il pulsante diretto con la fogliolina sotto il display, deve essere ECO.
Qui le cose si complicano, ma neanche poi tanto.
La risposta dell’acceleratore è meno sensibile, il display (e le luci attorno a voi) si colorano di “green” e la modalità elettrica diventa sempre più presente; a patto che il vostro piede sia veramente delicato sul pedale destro, però!
Non è così difficile e, dopo un po’, ci si abitua. E quando uscite dalla modalità elettrica (tipo se affrontate una salita più impegnativa) è sufficiente alleggerire un po’ sull’acceleratore per tornarci.
All’interno dei 50 km/h si viaggia molto in silenzio. Sopra, non è così strano (io sono arrivato anche oltre i 120 in tangenziale) ma dipende molto, oltre che dalla vostra capacità nel mantenere un'andatura costante, anche dalla tipologia della strada.
Ovviamente la batteria si scarica (ma anche ricarica) spesso ed in modo costante. Ecco perché, quando viaggiate in elettrico, non è che la vostra autonomia non scenda (nonostante i consumi siano indicati a 0) e il termico non parta (o, almeno, questo vi viene da pensare).
In realtà, spesso il termico è in funzione e agisce solo sulla batteria, ricaricandola. Magari, anche quando siete fermi al semaforo, che attendete. Ma decisamente meno di quello che farebbe se non fosse supportato dalla batteria, permettendo (così) un consumo medio che si attesta intorno ai 5,2 l/100 Km, senza fare grossi sforzi.
In dieci giorni che è stata nel nostro garage, beh, non sono MAI andato dal benzinaio. Non mi era mai successo!
Il lato “B”.
Un aiutino (nella ricarica) viene dalla modalità “B”, azionabile attraverso la leva del cambio rigorosamente automatico.
Usatela soprattutto nei percorsi sotto i 50 km/h, quindi in città, visto che è proprio al di sotto di questa velocità che fa meglio il suo sporco lavoro.
Rallenta (e molto) il movimento della vettura tanto che (se non fosse per l’arresto) vi dimentichereste di usare il freno.
A differenza di Zoe, però, che regola molto l’azione frenante in relazione allo stato di carica della batteria (essendo l’unica fonte di energia), qui l’azione è sempre al massimo delle sue performance tanto che, volendo, si può usare anche la leva del cambio per rallentare un po’.
Attraverso questa decelerazione forzata (che ricorda un po’ l’effetto dinamo della luce sulle biciclette) andate a recuperare l’energia cinetica delle ruote e la donate (invece di disperderla) alla batteria, abbattendo i consumi.
E questa è, alla fine, la vera modalità ECO possibile, senza diventare schiavi della spina di ricarica e delle autonomie imposte, ma anche molto mutevoli. Non male, vero?
Smanettoni incalliti?
Infine, se siete degli smanettoni incalliti e ve la siete ritrovata in famiglia, vi rimane il tasto SPORT.
Un contentino, direte voi?
Mah, nemmeno tanto, dico io, visto che la mano sportiva di Renault (in questo elaborato sistema di trazione) c’è e si sente.
Del resto la Clio, a livello di handling, può darla in barba a molte. Magari non la porterete tra i cordoli (altrimenti la R.S. che ci starebbe a fare), ma guidarla vi farà divertire, fidatevi.
Lo sterzo è leggero, ma reattivo e il controllo del corpo è solido, come piace a noi e c’è anche il buon vecchio freno a mano.
Ovviamente qui la batteria da, essenzialmente, supporto al termico. Ma ciò non esclude che, se vi distraete un attimo dalle vostre velleità velociste, entra in modalità elettrica anche qui, risparmiando!
Insomma, la modalità silenziosa è sempre molto presente nel suo reale utilizzo tanto che, per assurdo, solo quando tentate di opzionarla tramite il tasto dedicato “EV”, presente sulla console, il sistema vi risponde spesso con uno strano, quanto inspiegabile,"indisponibile”.
Fuori? Sempre lei, ma meglio!
Poi c’è la confezione esterna della Clio, la “supermini” del segmento B più venduta in Europa dal 2013, quindi un’istituzione da preservare da qualsiasi rivoluzione esterna troppo “invadente”.
Così ecco che esternamente è ancora una Clio, solo riordinata e resa più contemporanea. Punto.
E ci sono alcuni cambiamenti davvero azzeccati, tra cui le maniglie delle portiere posteriori nascoste nel terzo montante, i poggia testa anteriori più sottili e gli interni che sono decisamente migliori e di gusto, come quelli che propongono un classico (quanto sbarazzino) gessato con inserti in pelle.
Ottime anche le dotazioni di serie, come i fari a LED, cruise control, cerchi in lega da 16 (ma qui noi li abbiamo da 17'', Diamantati Grey VIVA STELLA), un sistema multimediale EASY LINK 7'' con Apple CarPlay e Android Auto, un altro quadro strumenti digitale da sette pollici e una miriade di sistemi di sicurezza.
Pensate che pure il bellissimo “Blu Celadon” è offerto senza sovraprezzo.
Volete di più?
Inserite il Pack Multimedia Plus (che porta l’EASY LINK a 9,3'' con navigazione, personalizzabile come il vostro smarthphone), ma evitate il Pack Easy Drive Plus e accontentatevi del cruise control di serie: la guida autonoma assistita di livello 2 non è la dotazione che fa per voi, perché se passate l’80% del vostro tempo su autostrade e tangenziali (dove la usereste) forse, questa, non è nemmeno la motorizzazione che dovreste scegliere.
Insomma: è bella, di dimensioni decenti, più efficiente e un po' più intelligente di prima. Il propulsore è molto più sofisticato e raffinato di quello che troverai nelle due principali rivali, Honda Jazz e Toyota Yaris, che non sono così terribilmente piacevoli da guidare e non hanno quella sensazione "premium" che l'ultima Renault ha adottato con tanto successo.
Per me, quindi, è una delle migliori della sua categoria!
Buono, no?
I don't Like
Il posizionamento del pulsante del cofano, sotto targa, che (in un momento di paranoie igieniche) vi obbliga a sporcarvi le mani. Opzionare un’apertura elettrica?
Lifers Cool
Niente presa di corrente a condizionarvi la vita, nessuna autonomia che ne limiti i tragitti e una batteria garantita 8 anni. Poche soste dal benzinaio. Questo è il green che ci piace!
Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
Renault Italia S.p.A nelle persone del Dott. Daniele Romano e della Dott.ssa Giorgia Solarino.
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