TEST DRIVE RENAULT CLIO INTENS HYBRID E-TECH 140 (PROVA SU STRADA)
Test Drive
Renault Captur R.S. LINE Hybrid
E-TECH 145
(prova su strada)
Vi devo confessare una cosa: sono stato uno dei primi a provare la prima generazione della Captur e, se vi ricordate, non mi aveva particolarmente entusiasmato.
...E questo a prescindere, ovviamente, non fosse una delle solite supercar che siamo abituati a guidare.
Ogni tanto scendiamo anche noi con i piedi per terra, ci rilassiamo e ci facciamo accompagnare (nelle nostre giornate lavorative) da quelli che sono i veicoli più pratici e venduti.
Così, avendo notato che la seconda generazione della Captur è una di queste (non la incontrate, molto spesso, anche voi, lungo la vostra strada?) beh, ho contattato Renault Italia ed ho deciso di riprovarci con la nuova.
Soddisferà appieno le mie aspettative, questa volta?
Non vi resta che leggere...
Sportivo da ogni punto di vista
Inizio col dire che esteticamente mi piace molto ed, in questo, influisce sicuramente la scelta (quasi obbligata, almeno per noi) della versione R.S. Line che, come sapete, è disponibile per la prima volta su Captur e sta per Renault Sport.
Questa opzione rende il B-Suv più affascinante e aggressivo: mascherina cromata, griglia a nido d’ape e l'ormai inconfondibile lama in stile Formula 1. Belli anche i cerchi in lega specifici da 18 pollici (quasi esagerati) e, al posteriore, il doppio scarico cromato (finto o vero che sia, fa sempre la sua bella figura) che vale da solo il prezzo dell'opzione e contribuisce, in modo notevole, a rendere il tutto decisamente più atletico e, quindi, interessante.
Apprezzabile anche il contrasto tra la tinta Blu Iron della carrozzeria e il tetto nero Etoile, con cristalli e lunotto scuri.
Infine: solo a me il taglio dei fari posteriori, quando sono accesi, ricorda le ali sull'elmo di Asterix?
Che sia una sorta di omaggio?
Insomma, tutte cose che vi piaceranno un sacco.
Fidatevi!
Fuori, ma anche dentro...
L’allestimento R.S. Line si fa apprezzare anche all'interno dell'abitacolo, con dettagli racing quali la pedaliera sportiva in alluminio, i tappetini E-Tech, i sedili specifici con impunture rosse, che sono molto belle e presenti anche sui pannelli delle portiere.
Ho molto gradito la pulsantiera centrale a pianoforte, di ottima fattura, che raccoglie i principali comandi e risulta sempre un'ottima scorciatoia.
Bello anche il volante, che a livello ergonomico è migliore di quello di altre sportive vere, mentre il sistema Easy Link (ora da 9,3 pollici) migliora (con l'avanzare delle sue release) in prestazioni, ma rimane sempre un pelo troppo sensibile nello scorrimento tra i menù che, molto spesso, si tramutano in selezioni non volute.
Dentro ci sono inserti in stile carbonio, sedili sportivi con bande verticali rosse (come la ricercata riga sulle bocchette dell’aria), pedaliera in alluminio e il cielo nero.
Non mancano la Keyless Entry, i servizi di navigazione connessa e il sistema audio BOSE.
Anche l’assistenza al parcheggio anteriore e posteriore con parking camera e il retrovisore interno elettro-fotocromatico fanno parte della dotazione di serie.
E-TECH? Una garanzia!
Ovviamente la motorizzazione è quella con il sistema full-hybrid derivato dall'esperienza della Losanga nella Formula 1, di cui abbiamo già lungamente parlato e che abbiamo apprezzato su Clio e apprezzeremo (ne sono certo) anche su Arkana.
Strizza l'occhio soprattutto a chi, come noi, non vuole avere il pensiero di dover ricaricare la batteria ed è studiato per dare il massimo dell'efficienza sia in città che fuori. Ecco, perché, lo amiamo tanto!
In breve, un motore a benzina aspirato da 1,6 litri (ve li ricordate ancora, no?) si accoppia con due motori elettrici e una batteria da 1,2 kWh per produrre 145 CV, sufficienti per spostare i suoi 1.472 chili da 0 a 100 km/h in 10,6 secondi e a raggiungere una velocità massima di 170 km/h.
Secondo voi occorre di più per andare al lavoro, fare la spesa o portare moglie, figli (e eventuele animale al seguito) in vacanza?
Cambio, ma senza frizione...
Ciò che è significativamente più interessante è il suo cambio senza frizione, che si chiama “automatico multimodale” e che attraverso la modalità brake, che io ho utilizzato quasi sempre, contribuisce maggiormente alla ricarica della batteria. È un "accrocchio" molto nerd e non facile da spiegare, senza rischiare di venire a noia. Diciamo che consente all’auto di scegliere, in autonomia, la marcia più adatta e, quindi, alla batteria di ricaricarsi in fase di decelerazione.
Sulla Captur, a volte, ricorda un po' un robotizzato (e questo può essere un po' fastidioso, sulle prime ed in alcune specifiche condizioni) ma poi ci si abituata e si impara a dosare bene il pedale dell'acceleratore (unico modo per intervenire sulla sua erogazione) e tutto diventa più semplice ed immediato.
Niente manuale e niente paddle. Delusi?
Poi, come spesso accade quando sono ospite di queste vetture, la performance lascia il posto al risparmio e qui, con poca fatica ed un programma "Eco" dedicato, la percorrenza in elettrico, anche a velocità autostradali, c'è spesso e consente autonomie notevoli senza grandi rinunce e la fobia della colonnina di ricarica. I consumi, nel misto, con noi si sono attestati attorno ai 21 km/litro.
Risultato ottimo.
Forse qualcosa in meno della Clio E-Tech (avevate letto il nostro test drive? Trovate il link qui sotto) probabilmente a causa del maggior impatto aerodinamico, ma con una maggiore abitualità e capacità di carico (che solo una berlina rialzata e colorata può fare) che ne implicano, sicuramente, una diversa collocazione di utenza.
ROLLIO? Adios..
L’aspetto che però mi piace di più, rispetto alla sua precedente versione, è il suo handling.
Non dico di essere ai livelli di Arkana ma, grazie alla nuova piattaforma, risulta decisamente migliorato.
Molto meno rollio, nonostante rimanga tutto tremendamente accomodante, come deve essere in un piccolo SUV formato famiglia, per giunta completamente automatico.
Ovviamente ci trovate il pacchetto di guida autonoma di 2° livello, grazie all'adaptive cruise control e l'highway e traffic jam companion.
In conclusione, la Captur è l'auto più venduta della Renault in molti paesi e, se anche voi la scegliete come prima vettura (acquistando ancora un'auto a combustione interna, piuttosto che un veicolo completamente elettrico) avrete trovato un modo potenzialmente semplice per ripulire l'aria.
E questo al giorno d'oggi per noi, oltre a voler dire risparmio di denaro e seccature, significa soprattutto libertà!
I don't Like
La gestione della musica che, come sempre succede in Renault, si fa attraverso il già più volte citato “levettone” accanto allo sterzo.
Lifers Cool
Una bella sensazione di robustezza che si avverte, banalmente, anche solo dal suono delle portiere quando si chiudono.
Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
Renault Italia S.p.A nelle persone del Dott. Daniele Romano e delle Dott.sse Giorgia Solarino e Paola Repaci.
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