Austral, Renault rinnova la sua offerta nella categoria SUV
Test Drive
Renault Austral iconic
E-Tech full hybrid
(prova su strada)
Credo che lo spazio dedicato a Luca De Meo su Wikipedia andrebbe aggiornato e, soprattutto, arricchito.
Sono molte le Case Automobilistiche che hanno beneficiato, dopo la sua carriera professionale iniziata proprio in Renault, della sua “visione” capace di portare utili e rinnovamento di gamma.
Sarà che è un dichiarato appassionato di musica, con un lontano passato da DJ, ma questo manager milanese ha sempre destato positivamente la mia attenzione.
Non a caso, a pochi anni dal suo ritorno, la stessa Casa della celebre Losanga sta vivendo una nuova giovinezza, proponendo modelli innovativi e decisamente accattivanti, sia dal lato del design che da quello dei contenuti tecnici.
Novità tutte legate da una forte connotazione sportiva e tecnologica, con una attenzione alle esigenze dei nuovi automobilisti e alle forme della mobilità elettrica.
Esattamente come fa questo Nuovo Austral che prosegue l’offensiva francese nel segmento C-SUV, già avviata con Arkana e Mégane E-TECH Electric, di cui trovate i nostri test drive qui sotto.
E-TECH Full Hybrid autoricaricabile
Se mi avete già letto in qualche altra prova su strada, sapete quanto abbia apprezzato fin da subito l’E-Tech full hybrid di Renault.
Secondo me è uno dei pochi propulsori che offre il massimo della versatilità combinando, insieme, dinamicità ed efficienza. Questa motorizzazione, infatti, consente una guida 100% elettrica fino all’80% del tempo in città e fino a una velocità di 130 km/h.
La sua batteria al Litio 2kWh/400V si ricarica automaticamente in fase di decelerazione e durante la frenata, non necessita quindi di essere alimentata presso una colonnina di ricarica. Questo vuole dire, credetemi, una “serenità di guida” senza eguali a fronte di un risparmio di carburante notevole, rispetto a un motore a benzina equivalente.
Con l’Austral arriva una nuova generazione e associa un motore termico (131 CV) a due motori elettrici che garantiscono un costo di utilizzo di buon livello, se paragonato ai SUV ibridi del mercato.
Noi abbiamo registrato una media di circa 5,2 litri ogni 100 km, che corrispondono a 19 km/l. Questo non adottando particolari attenzioni di guida (quindi su percorsi misti: città, extra urbano e brevi tratti autostradali) e utilizzandolo in modalità “Confort”.
Non male, vero?
Vi assicuro, però, che guidandolo su strade extra urbana e in modalità Eco si possono raggiungere anche i 4,2 litri ogni 100 km, che fanno salire a quasi 24 km/l il risultato.
E questo nonostante il peso.
Insomma, una vera alternativa al Diesel, a meno che non facciate esclusivamente tratti autostradali. Quindi un “green” che ci piace!
131 CV il termico, 68 CV l’elettrico=divertimento
L’assetto sull’Austral è pensato per migliorare la dinamica di guida e la reattività è garantita soprattutto da un optional un po’ caro (1.500 euro) ma che, a parer mio è irrinunciabile: il 4Control.
Grazie a questo “obolo” il piacere di guida aumenta in modo esponenziale. Soprattutto se, come me, amate una guida più sportiva.
Ecco perché ve lo consiglio vivamente.
Si tratta di un sistema molto efficace che può essere personalizzato dallo schermo touch centrale, regolando su più livelli il grado di sterzata delle ruote posteriori; credo sia la prima volta che ho questa possibilità su auto di questa categoria. Di base, alle basse velocità girano in controfase rispetto a quelle davanti per massimizzare l’agilità, nella stessa direzione quando si va più forte per rendere la macchina più stabile.
Unica nota da registrare, rispetto al “vecchio” E-tech provato sulla Clio (quindi supportato dal 4 cilindri aspirato, invece che da questo nuovo 1.2 tre cilindri turbocompresso) è che non sempre c’è una perfetta armonia nella gestione delle varie unità. Il cambio, robotizzato a 4 marce, ha inneschi un po’ bruschi. Questo fa si che, qualche volta, si percepisca una sorta di strattone nel passaggio tra l’elettrico e il termico.
Ma tranquilli, me ne intendo e, probabilmente, un aggiornamento software risolverà tutto.
Uguale, ma differente...
All’interno, soprattutto se siete un po’ distratti, è facile confondersi tra la gamma Renault Megane elettrica e l'Austral.
Molte analogie ci sono, è vero, ma anche qualche differenza.
I due grandi display da 12’’, ai quali (volendo) si può aggiungere un head-up display da 9,3’’, offrono ad entrambe una superficie totale di circa 1.000 cm2 per un’esperienza di guida intuitiva, immersiva e connessa. Il cambio è al volante (soluzione che non sempre amo molto) e lo sterzo è squadrato (con un piccolo appiattimento al centro) in modo da favorire il piacere di guida ed, al tempo stesso, la fruizione dello schermo del cruscotto.
A distinguere la postazione di guida è soprattutto l'elemento centrale sul tunnel (di tipologia aeronautica, visto che sembra una cloche, dotato della piastra per ricaricare ad induzione il telefono) che è scorrevole; sotto nasconde due spazi per riporre oggetti o due bottigliette d’acqua.
Apriti sesamo
Lo schermo OpenR è uno dei display più grandi del mercato, ma anche uno dei più originali e, sicuramente, il più ergonomico.
L’interfaccia è intuitiva e sempre connessa; tutto è a portata di mano, ben visibile e un grande aiuto ve lo da anche l’assistente virtuale di Google.
Insomma, è come convivere con il vostro telefonino che, ormai, tutti conoscono molto bene.
Nel grande display troverete anche tutte le funzionalità del veicolo, rendendo così l’abitacolo molto più essenziale.
Rimane con tasti fisici, ma di ottima fattura, solo la parte dedicata alla climatizzzione.
Esperienza di guida personalizzabile
Per quanto riguarda il comportamento su strada, il sistema MULTI-SENSE (posizionato sul volante) agisce su servosterzo, controllo dinamico della guida e reattività del motore e della trasmissione.
Ad esempio, in modalità Sport, lo sterzo è più rigido mentre il motore e la trasmissione sono più reattivi ai comandi.
I SUV del segmento a cui appartiene Austral non sono mai stati tanto dinamici ad alta velocità, né tanto maneggevoli a bassa velocità.
Consente di ridurre il diametro di sterzata a 10,1 metri.
Ok, ma in città è ingombrante?
In effetti la lunghezza non è da utilitaria.
Ma (come vi dicevo anche prima) c’è la “magia” delle quattro ruote sterzanti che aiutano a fare manovre in spazi ristrettissimi, quasi come essere a bordo di una Twingo, ovviamente GT.
Premium?
Insomma, forse il prezzo (soprattutto se optate per un full optional, come il nostro) non è proprio popolare e lo pone ad un livello che rasenta il premium.
Ma la nostra convivenza con questo Austral è stata decisamente appagante.
È vero, direte voi, si può anche risparmiare un po’ sugli optional (che sono molti e molto invitanti).
Ma si tratta di tutte quelle piccole grandi cose che diventano normali immediatamente dopo averle provate; e ti accorgi quanto ti mancano proprio quando (poi) non le hai più.
I don't Like
L’affidabilità dei nuovi e-tech è ancora da valutare ma, ovviamente, i motori elettrici sono in garanzia...
La Clio E-tech con il vecchio 4 cilindri aspirato, per il momento, pare più efficiente, soprattutto se non amate molto il genere SUV.
Lifers Cool
Esiste anche una versione esprit Alpine (la prima a sostituire l’allestimento Renault Sport, a noi tanto caro) che fa sparire le cromature a fronte di un design (esterno ed interno) più sportivo. Tinta esclusiva grigio scisto satinato, battitacco con griffe specifica, paraurti anteriore con lama sportiva in grigio scisto, cerchi in lega Daytona da 20”, fari posteriori high-tech con effetto 3D, sellerie in misto tessuto/Alcantara® con impunture blu e logo Alpine sul poggiatesta, volante in pelle/Alcantara® e cuciture blu, bianco e rosso. Vi piace l’idea?
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