Test Drive
Porsche Taycan
GTS Sport Turismo (prova su strada)
Nell' intenzione di Porsche i modelli GTS sono sempre stati quelli dedicati a chi, pur utilizzando molto la propria vettura sportiva nella vita quotidiana, beh, non disdegna di andarci a fare (ogni tanto) anche un giretto in qualche autodromo.
In pratica l'obbiettivo è quello di fondere ed unire la sigla Gran Turismo con quella Sport, fin dal 1963, in una sorta di "diavolo e acqua santa".
Cercare soluzioni, sia telaistiche che motoristiche, che risultano ideali anche per un uso più intenso.
E se questo è sempre stato un binomio che ha funzionato ed abbiamo apprezzato sulla 911, che risultato avrà sulla nuova wagon elettrica di Zuffenhausen?
Sopra la 4S, sotto alla Turbo...
Inizio col dire che sicuramente il nuovo powertrain GTS, che sviluppa 517 CV ma che ne arriva a erogare - in overboost con Launch Control - addirittura 598 (assieme a una coppia di 850 Nm) mi crea non poche aspettative.
Grazie ai suoi due motori che le conferiscono una trazione integrale (trasmissione a una velocità sull'assale anteriore, trasmissione a 2 velocità sull'assale posteriore) la quantità di potenza a disposizione fa invidia a molte supercar.
E questo, sono sincero, fa sicuramente venire l'acquolina in bocca.
Poi, però, penso anche che un cliente che frequenta spesso i track day, con tutto il "ben di Dio" che può trovare aprendo quella tendina che si chiama "Modelli" nel sito del marchio di Stoccarda, beh, difficilmente sceglierebbe proprio una Porsche con una massa di 2,3 tonnellate e la cui lunghezza sfiora i 5 metri.
Voi che dite?
Magari se ha famiglia.
E quindi rimango un po' dubbioso...
Spara!
Sarà per questo che non appena la portate in giro, tutti vi chiedono dello "sparo".
No, niente di bellico, tranquilli: in pratica lo 0-100 per le nuove generazioni, quelle che sono più attratte dall'alimentazione elettrica, che dai motori termici.
3,7 secondi è un risultato impressionante, così come provarlo sulla propria pelle.
Ma qui c'è (anche) qualcosa di più, visto che quando la guidate seriamente, tra le curve, peso e dimensioni (che incutono timore, devo essere sincero, alle basse velocità e in città) si dimenticano presto e ci si fa prendere la mano grazie ad un handling che si fa notare, soprattutto per due particolari:
sospensioni e sterzo.
La prima è la rigidità giusta. Quella che vi permette di tenere sempre a bada il rollio, soprattutto grazie al Porsche Dynamic Chassis Control Sport (PDCC Sport), ma anche di avere l’assorbimento giusto per ogni genere di irregolarità, sia che siate in autostrada, che nel pavè del centro storico.
La seconda è il suo volante.
Se vi facessero chiudere gli occhi e vi mostrassero (solo) questo particolare, beh, per un attimo pensereste di essere a bordo di una GT3.
È perfetto, come solo Porsche sa fare. Sia per dimensioni, che per materiali.
Questo contribuisce a far si che l’agilità nei cambi di direzione sia disarmante.
Poi non dimenticatevi che nell’erogare tutta la sua potenza, la GTS ha molta più trazione posteriore rispetto ai modelli Turbo e Turbo S.
Insomma: in modalità Sport Plus, e con il controllo di stabilità impostato su una soglia di intervento più alta, il divertimento è garantito!
E pare proprio essere una vera Porsche…
Ma è la Taycan shooting brake?
Ma, alla fine, questa è un’auto progettata soprattutto per viaggiare.
E farlo comodamente, in 4, con l'opzione del nuovo tetto panoramico luminoso, un isolamento esterno esemplare, più spazio per la testa dietro e anche un discreto quantitativo di bagagli al seguito.
Il volume è di 446, ma c’è anche uno stivaggio anteriore da 84 litri, che fa molto Carrera.
Il mio piede (leggero e con la modalità “Range” attivata, impostata in modo che non mi faccia superare i 110 km/h) mi promette fino a 405 chilomeri di autonomia.
Ottimo. Soprattutto pensando che si ottengono con "sole" (o troppe, dipende dalla modalità con cui affrontate la vita) 2 ore di ricarica "fast" (parlo di Enel X, per capirci) partendo da poco sotto il 20%, soglia dietro cui è sempre meglio non andare.
In un centro Porsche, meglio!
Se però la vostra meta prefissata è lontana, come può essere un Torino-Porto Levante, l'indicatore della carica batteria diventerà rosso e mostrerà una percentuale negativa.
Segno che una sosta sarà d'obbligo.
E, una volta tanto fidatevi, se è in un centro Porsche, meglio.
Non solo perché troverete un ambiente stimolante e, magari, anche un buon caffè ad attendervi (grazie agli amici di Desenzano), ma soprattutto perché l'attesa (vera problematica di questa tipologia di veicoli) sarà molto limitata.
Se usate la potenza massima di ricarica (270 kW, in corrente continua) starete fermi soli 28 minuti e mezzo per passare dal 37 all’98% della capacità della batteria, che è di 93,4 kWh.
Fantastico!
Il problema è che non sempre un Centro Porsche è lungo il vostro cammino e non sempre i vostri orari (o le loro chiusure) corrispondono.
E questo va un po' meno bene...
Minimal Chic
Dentro la selezione dei materiali e il loro assemblaggio è assolutamente TOP.
Un po’ come ci ha sempre abituato Aud...
Ops, Porsche.
Mi piace molto il tessuto specifico (si chiama Race-Tex e fa pensare all’Alcantara) con cui è rivestita la corona del volante, buona parte della plancia e dei pannelli portiera, oltre che i sedili (che, sull’anteriore, sono sportivi adattivi Plus di serie e regolabili elettricamente).
Ritagliarsi una posizione di guida su misura è semplice ed immediato.
Il tasto accensione, come da tradizione, si trova a sinistra del volante, mentre la leva del “cambio” (passatemi il termine, con la tanto contestata leva a rasoio) è stata collocata a destra.
Ecco, questa soluzione (almeno per quella che è la mia posizione) non mi pare molto azzeccata, visto che rischia di rimanere troppo nascosta.
L’abitacolo, a differenza di molte altre auto full elettriche che ci hanno abituato a schermi giganti e miriadi di App dedicate, è quasi minimale.
E questo mi piace molto.
Un chiaro segno che Porsche, fortunatamente, continua a concentrarsi più sul coinvolgere chi guida, che il passeggero che “smanetta” con i display, visto che non può ricaricare il suo smartphone (perchè sono presenti solo porte USB Type-C™ e non ha con sè un adattatore).
Il regno del “DRIVE”
Io ho utilizzato molto il simbolo della Taycan che vi apre il menù “Drive”.
Da qui potete accedere alla modalità di marcia, assetto (incluso quello del telaio, “normale basso o ribassato”, perché è più vicina al terreno di quello che possiate pensare e, soprattutto sui dossi, va alzata per evitare piccoli danni), recupero energia e l’”Electric Sport Sound”.
Quest’ultimo simula un sound elettronico. Piace molto ai bambini, perché risulta “spaziale” ma, se siete Porschisti nell’anima, beh, finirete per spegnerlo il prima possibile.
Nella mia mente non pagherei nemmeno per il sistema audio opzionale Burmeister, visto che il feedback suggerisce che il Bose è già un miglioramento significativo rispetto al sistema standard.
Molto utile anche il "Park assist with surround view", che mi avvisa quando gli angoli anteriori si stanno troppo avvicinando a marciapiedi o altri veicoli in sosta.
Così come i sistemi di assistenza alla guida: il cruise control adattivo è molto graduale nei suoi interventi e il mantenimento di corsia è uno dei meno invasivi mai provati.
Le maniglie, a scomparsa, sono molto coreografiche.
C’è il rischio di pizzicarsi? Forse…
Anche gli sportelli della ricarica sulla GTS si aprono solo facendo scorrere la vostra mano sotto un sensore. Sono da entrambi i lati dell’auto e questa è una particolarità che adoro perché (a volte) non si riesce a rifornire, se non trovate “libero” quello giusto della colonnina.
Quando ho riconsegnato la vettura ho notato che nello show room Porsche di Milano c'erano ben undici Taycan (in vari allestimenti e modelli) e solo due 911...
È un segnale forte, non trovate?
Insomma, pare proprio che il futuro, anche per il Marchio di Stoccarda, sia veloce solo se green e sostenibile!
I don't Like
I cerchi di serie (parlo dei 20" Taycan Turbo S Aero Design verniciati in nero satinato) sono troppo green (e quindi votati all'aerodinamica, più che all'estetica). Inoltre coprono le pinze freno, la cui colorazione - a questo punto - diventa un eventuale optional che va sprecato.Lifers Cool
L'idea di Porsche di quotarvi gli optional come € / mese, che vi fa sentire meno in colpa nello sceglierli. Ad esempio, le luci di cortesia a LED, con logo PORSCHE sulle porte, a 3,97 € / mese sembrano proprio un buon affare.Ma poi (aggiungi spiccioli di qua e di là) il conto aumenta alla grande!
VIDEO
Quale Porsche avremmo potuto scegliere per partecipare alle giornate del FAO, tra i "Phoenicopterus roseus" (Fenicotteri rosa), in una bellissima valle da pesca del Delta del Po?
Ma una silenziosa elettrica, naturalmente, per preservatre la sopravvivenza di questo delicato ecosistema.
Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
Porsche Italia nelle persone del Dott. Venceslas Monzin e Dott.ssa Giulia Olivari.
Swycar, nella persona di Gabriele, per l'ottima compagnia e il supporto video.
Andrea Longato (e Family) per la scelta della location.
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