Porsche Cayman GT4 by Garage Italia Customs
Test Drive
Porsche Cayman GT4
(prova su strada)
Se c'è un aspetto che mi ha sempre affascinato dei clienti Porsche e che, ne sono certo,
non comprano le loro sportive (solo) per il gusto di esibirle ed apparire... Ma, in primis, per guidarle!
Anzi, vi dirò di più, secondo me apprezzano anche quella sorta di moderato entusiasmo che, da sempre, accompagna il loro passaggio per strada.
Bene...
Resettate tutto ciò che vi ho appena detto e ri-iniziamo da capo.
Perchè?
Beh, perché la GT4 non è certo una coupè discreta e, nella mia convivenza cittadina,
ho assistito a scene di isteria pura ad ogni mio passaggio; gente che inciampava, pur di seguirla fino all'ultimo
con lo sguardo, ragazzini che mi braccavano con il motorino, pur di fargli una foto, instagrammer e car bloggers
trasformati in strateghi del pedinamento e persone con lo sguardo ammirato, ma interrogativo, quasi fosse un modello
completamente a se della gamma (una sorta di versione "slim feet" della più tecnica 911 GT3) e non (solo?) una
Cayman "vitaminizzata" e decisamente più performante, sotto ogni punto di vista.
Poi c'è la scelta del colore...
Giallo! Giallo! Giallo!
Giallo! Giallo Racing!
Vi prego, promettetemi di essere la mia memoria storica e costringetemi, se mai dovesse (nuovamente) entrare una Porsche nel mio garage,
a opzionare questo colore. È fantastico e, pensate, non è nemmeno un optional!
Insomma: è la scelta giusta per questo tipo di sportiva e, ascoltatemi, non vi deve,
assolutamente, intimorire. Una volta che sarà vostra, ne apprezzerete (anche) la sfacciataggine visiva, oltre che dinamica.
Si, una volta che sarà vostra…
Perché sottolineo, un po’ tristemente, questo punto?
Perché la GT4 è ormai introvabile, nei canali ufficiali, e sta subendo una bella impennata nelle sue quotazioni anche nel
listino dell’usato. Chi ne ha comprata una, beh, se la tiene stretta e chi, invece (in maniera un po’ truffaldina
e poco etica, forse) ci ha visto lungo, la vende, ma a caro prezzo!
l'ultimo aspirato
Del resto bisognava sospettarlo: è l’ultima Porsche con motore aspirato, è stata concepita dal reparto Motorsport, a
Weissach, è a trazione posteriore ed ha il 3.8 boxer in posizione centrale, abbinato ad un cambio manuale a sei marce,
che sa regalare grandi emozioni… Non necessariamente (e solo) in pista! Del resto, la sua identità è stata decisamente
rivista, attraverso numerose componenti riprese dalla GT3. E’ stata ribassata di 30 mm rispetto al modello standard, adotta
un impianto frenante specifico, il motore della 911 Carrera S (in una versione – leggermente - meno potente) e
arriva a 295 km/h. Non male, vero?
togliere l'inutile
Gli interni, com’è consuetudine nelle sportive più estreme Porsche, toglie l’inutile (anche se qualcosa, poi, potete rimetterlo voi, attraverso la lunga lista degli optional) e da, con quel nastro giallo per aprire la portiera, un chiaro intento sulle sue intenzioni; offre sedili a guscio, con lo schienale in carbonio, scritta GT4 sui poggiatesta e cuciture a contrasto (perché è bello distinguersi, anche nel mondo del MotorSport) e un volante specifico in Alcantara (preso in prestito dalla 918 Spyder che, già da solo, vale un Oscar alle emozioni).
Come resistere?
Facile notarla anche da fuori: ala a geometria fissa di notevoli dimensioni (ma mai - e sottolineo, MAI -
con parvenze “tamarre”) e paraurti anteriore con le tre grosse prese d'aria; poi le vedete quelle laterali?
Sono giganti e fantastiche!
Insomma, modifiche che non centrano nulla con il campo del tuning, ma sono rivolte (unicamente) alla
ricerca delle performance e che possono essere ulteriormente migliorate scegliendo i freni carboceramici,
il doppio scarico centrale, il pacchetto Sport Chrono con l'app abbinata (che, magari, sarebbe stato carino
fosse stato offerto di serie) e il pacchetto Clubsport, che richiede un sacrificio non indifferente di ben 4.026,00
euro.
Ma come resistere?
ma ... su strada? come va?
Se in pista ho lasciato divertire il nostro Alfredo Montalto, a me è toccata la parte più dura, ossia la strada.
Più dura? No, non credo proprio.
Come tutte le Porsche, anche questa GT4 mantiene le caratteristiche necessarie per farvela diventare una buona compagna
di avventure (quasi) giornaliere. Una volta che siete alla sua guida vi da l’idea di essere su una sportiva
piccola e compatta e, se non fosse per quello splitter anteriore davvero molto basso e, senza un sistema per
sollevare il muso dell’auto, ve ne convincereste ancora di più. Invece basta poco per strisciarlo per terra
e occorre fare attenzione, soprattutto sui dossi.
Anche l’insonorizzazione ridotta può renderla meno confortevole rispetto ad una Cayman di serie, ma non la disposizione
e la capacità di carico dei due bagagliai (184 +150 litri) che vi permettono di affrontare sereni, e senza limitazione
alcuna, il vostro w.e.
Porsche dipendenti !
Basta, comunque, scegliere le strade secondarie per dimenticarsi di tutto e aumentare il piacere di guida.
Anche se già siete “Porsche dipendenti” (un po’ come lo siamo noi) provatela e vi sorprenderà per il suo equilibrio
e la sua naturalezza (anche) a controlli spenti (a proposito, qui potete anche escluderli completamente) e la
sua precisione in curva, grazie ad uno sterzo ben equilibrato e ad un rollio ed un beccheggio praticamente azzerati.
Sulle strade strette e piene di tornanti diventa un’arma e si diverte come una matta. Inoltre c’è
armonia tra ammortizzatori e molle che assorbono ogni sconnessione senza compromettere traiettorie e confort.
La frizione della Porsche (a corsa lunga) non è certo una passeggiata di salute da azionare, ma porta benefici ai vostri
polpacci (equivalenti ad una giornata con gli attrezzi in palestra) e dona al cambio (a leva corta) innesti perfetti
e sempre precisi, offrendo la goduria della doppietta (automatica) in scalata, se la usate in Sport.
Insomma, ha un telaio fantastico e diventa una buona amica, che collabora con voi, tanto che non vi fa rimpiangere
belve con molti più cavalli che, se impressionano ogni compratore, poi finiscono per essere sfruttate solo la metà.
E’ in grado di farvi provare emozioni che vi rimarranno nel cuore per molto tempo, senza farvi rischiare la vita, ecco
perché potrebbe essere la vera sportiva moderna ideale, sia che siate un pilota professionista o solo un amatore dilettante.
I don't Like
È vero, non viviamo con il cronometro in mano, ma con il PDK in pista si riuscirebbe a limare qualche decimo sul giro, mentre per strada si proverebbero emozioni (è vero) differenti, ma altrettanto coinvolgenti; perché (con la prossima) non provarci, almeno in opzione?
Lifers Cool
Chi ha avuto modo di mettersene una in garage (pare solo una cinquantina per Italia) beh, potrebbe avere fatto l'ultimo grande affare dell'epoca flat six aspirato.
Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
Porsche Italia nelle persone del Dott. Mauro Gentile e la Dott.ssa Barbara Calore
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