Roadbook: Il Museo Porsche in viaggio nel mondo
Test Drive
911 Carrera 4 Cabriolet
E' la prima volta che mi succede, giuro, e di "9 uno - uno" (o chiamatele Carrera) nella mia vita ne ho provate molte. E' la prima volta che, nonostante abbia una grande voglia di mettermi al volante e partire, sto fermo, come frastornato, davanti alla II serie della 991 Cabriolet, limitandomi ad osservarla.
A casa... Ma nuova!
E pensare che l'ultima che ho provato, l'autunno scorso, è stata una GTS (quindi, se vogliamo, una delle migliori
911 di sempre) e non mi so spiegare come, ancora una volta, i designer della Casa di Stoccarda siano riusciti,
piacevolmente, a stupirmi.
Quindi se (come sempre) osservando con attenzione il nuovo frontale vi ritrovate a casa, capite (anche) che il
suo design è decisamente cambiato, grazie a prese d'aria più ampie e incisive, le nuove alette di ventilazione
attive e alle luci diurne a 4 LED.
Poi c'è il posteriore. Come non dare la giusta importanza all'involucro che contiene (dal 1963) il cuore pulsante
(tra mille se e perchè) della vettura?
Ci sono le lamelle, orientate in senso longitudinale, della griglia retrò sul cofano posteriore (scommettete che saranno determinanti, con il loro nero lucido, nella scelta del colore di acquisto?) e le luci posteriori tridimensionali (sempre a LED) che risultano decisamente futuristiche ed assolutamente irresistibili. E poi vogliamo parlare della fascia di raccordo luminosa che, resa più sottile, vale da sola (perdonatemi la mancanza di rispetto verso la sofisticata tecnologia che nasconde) l'acquisto della versione intergrale! E, sebbene (proprio grazie al logo "4") possiamo vantare di ben 44 mm in più sul posteriore, ora il tutto appare decisamente più largo e imponente.
Cabrio è meglio...
Nemmeno la presenza della capote in tessuto turba l'armonia estetica della cabriolet. Rimane liscia e tesa, aderisce
perfettamente alla struttura (con tre elementi portanti in magnesio integrati), ha il lunotto in vetro fisso e (grazie al
cielo interno rivestito in ottimo materiale isolante e fonoassorbente) garantisce un'efficace riduzione del rumore del
vento e una temperatura interna costante, in ogni stagione.
Nella vista laterale, infine, la tendenza al dinamismo e ulteriormente accentuata; la 911 risulta quasi più lunga,
slanciata e questa nuova combinazione tra cambiamento e fedeltà scommettete che avvicinerà nuovi proseliti alla Casa
di Stoccarda?
Insomma, ogni volta che questa iconica sportiva si spinge oltre, io mi chiedo come facciano gli ingegneri e i
designer di Zuffenhausen a metterla in discussione visto che, dal 1963, ogni volta all'atto del cambiamento è ancora
perfetta. E, sopratutto, mi domando come facciano a cambiarla, mantenendola sempre più Porsche che mai!
Se sulla qualità interna dell'abitacolo non si discute (come sempre, materiali funzionali e pregiati, formano un
perfetto connubio con ergonomia e confort), c'è stato un grande, grandissimo lavoro, su quello che è il sistema di
infotainment che, grazie al PCM da 7 pollici multi-touch di serie (che include il modulo di navigazione on line)
diventa assolutamente attuale e molto più immediato e semplice da utilizzare rispetto al vecchio.
Tramite il modulo Connect Plus, poi, potete tranquillamente riporre nell'apposito vano (che lo collega all'antenna
della vettura) il vostro smartphone e dimenticarvene, conservando punti preziosi. Accederete a informazioni sul
traffico in tempo reale, i servizi di Google Street View e Google Earth che, grazie alla visualizzazione di
immagini satellitari a 360 gradi, vi porteranno (come in un film) fisicamente nel luogo in cui volete andare.
E il tutto funziona veramente bene, visto che sembra leggervi nel pensiero e, dopo solo poche lettere (ma potete
anche dettare, usando la voce) già vi propone, in autonomia, la vostra destinazione (solitamente) indovinando.
Lo so, tutti servizi che si trovano anche su alcune "blasonate" utilitarie, direte voi, ma che è giusto che ci
siano anche qui, su una performante 911.
Manettino o interruttore circolare?
Il volante sportivo GT in pelle (optional da 280€, qui provato anche con il servosterzo plus) se, come penso,
sceglierete il PDK (sempre più veloce, sopratutto in Sport Plus) ha i due paddle in lega leggera
(molto design) che allieteranno le vostre giornate più sportive, un po' come l'interruttore
circolare (ripreso dalla 918 Spyder) che vi permette, senza allontanare completamente la mano
dal volante, di scegliere fra 4 impostazioni di guida, tra cui una individuale che vi potete
creare ad hoc. Inoltre, udite, udite, nella modalità manuale del PDK il cambio è ora predisposto
come quello delle vetture da corsa: un tocco in avanti per scalare, e uno all'indietro per passare
ala marcia superiore. Cade un'altra controversa scelta Porsche.
Poi c'è l'interrogativo: trazione posteriore o integrale?
Sarò sincero, in entrambi i casi il divertimento, sopratutto in curva, è assicurato; in condizioni di
percorrenza ottimali, e questo lo potete vedere tramite il display LCD a colori, la ripartizione della
trazione è quasi sempre dietro. In caso di pioggia (o, peggio, neve) il PTM (con delle termiche a corredo)
vi può dare una grande mano, trasferendo la forza motrice su tutte le 4 ruote, e levare dagli impicci.
Non va sottovalutato, sopratutto se abitate in montagna o amate andare a sciare.
Turbamento...
Infine, e lo so che è questo che stavate tutti aspettando, c'è la questione "Turbo".
Pregi e difetti di un altro cambio epocale, per la Casa di Stoccarda che, però, non mi pare abbia avuto
strascichi emotivi così violenti, come fu il passaggio del raffreddamento da aria ad acqua della 996.
Che le "nuove" generazioni siano più pronte ai cambiamenti (o, più semplicemente, abbiano compreso la
necessità di contenere consumi ed emissioni) e, le "vecchie", si siano consolate entrando nel club
esclusivo delle auto classiche e da collezione?
Sta di fatto che i consumi (già sempre stati buoni per questa mitica sportiva) ora migliorano,
idem la potenza e l'erogazione della coppia, grazie al nuovo motore biturbo più compatto;
l'uso nella vita quotidiana (perché l'idea che la utilizziate anche come prima vettura a Porsche
piace molto!) vi regala maggior confort (grazie agli ammortizzatori adattivi, ora di serie) e la
percezione del turbo lag e del soffio è quasi inesistente in Sport e Sport Plus e vi da, anche,
il plus del "superboost" (nome in codice "Sport Response", tramite il pulsante al centro dell'interruttore Mode)
con tanto di countdown da 20 secondi, su cui poter contare per aver maggior potenza nel minor tempo possibile.
Insomma, tutti buoni argomenti di vendita, non appena varcate la soglia di una concessionaria.
E quindi dove sta l'inghippo? direte voi
Ve lo spiego subito...
Ma, per farlo, occorre che vi racconti un piccolo, ma significativo, aneddoto: ero parcheggiato, in modalità aperitivo, su una piazza torinese quando ho notato una giovane mamma, con il suo bambino, fermi e affascinati ad osservare la vettura.
Così non ho resistito e mi sono alzato a scambiare qualche chiacchiera (lo so, lo so, state già sorridendo, ma vi sbagliate). Bene, ho scoperto che il piccolo (5 anni) era un autentico (e vero) appassionato del Marchio. Dopo aver bruscamente richiamato la mamma, che mi chiedeva quanto spazio avesse il bagagliaio dietro ("Ma mamma, che dici? Li c'è il motore!") e rimanesse estasiato nell'osservare l'apertura della capotte (azionabile, come in un gioco di prestigio, anche dal telecomando della chiave) mi ha, timidamente, chiesto: "Signore, mi fa sentire il rumore del motore?". Avrei voluto seguire il suggerimento della mamma: "Dai, non disturbare , che il signore è già stato così carino" ma come resistere agli occhi pieni di entusiasmo di un piccolo fans? Quindi sono salito, ho messo in Sport e... Ho accesso...
"Ma fa poco rumore, quella dello zio di più"... E stata la sua risposta, e mi fa scoprire che il sound di un Boxster vecchia serie eccita maggiormente le sue orecchie...
Ecco, l'inghippo di cui vi parlavo prima sta tutto qui.
Che un po' il gorgheggio gutturale del 3.8 sei cilindri boxer, alla lunga, ti viene a mancare. Punto.
E questo soprattutto se non avete investito in un optional, ormai irrinunciabile, come lo scarico sportivo.
Sempre perfetta!
Se quindi, nella vita di tutti i giorni, la nuova 911 risulta (e, credetemi, non esagero) assolutamente PERFETTA
(freni, sospensioni, sterzo, sono il meglio che potete ottenere da questa categoria d vettura) ora, nella guida
più sportiva, è diventata perfino troppo asettica e filtrata. Ha perso un po' di quella individualità che la
distingueva dal resto dei marchi del gruppo (in modo particolare mi viene da pensare al reparto Sport di Audi)
e noi, di conseguenza, un po' del nostro giocoso entusiasmo nel guidarla. Per questo, quindi, se siete degli
"incalliti smanettoni", beh, meglio scegliere i modelli GT.
Per la prima volta, allora, mi sono veramente goduto questo senso di assoluta libertà che solo una cabriolet
Porsche è in grado di offrire e credo di aver letteralmente consumato il nuovo album di Drake
(attraverso il Bose Surround Sound System) mentre, rigorosamente scappottato, ho girovagato in
ogni angolo della città coccolato (anche se mi fa quasi strano dirlo, su una Porsche) da tutta
una serie di sistemi di assistenza (regolazione della velocità, cambi di corsia, parkAssistant,
indicatore del limite di velocità) che allieteranno, ulteriormente, la vostra permanenza a bordo.
E tutto questo, visto che già mi manca terribilmente, senza aver mai avuto la sensazione che questa nuova tecnologia
possa aver soffocato la vera essenza della 911 che, come GT sportiva, funziona sempre e ovunque!
I don't Like
Sulla cabriolet avremmo introdotto, di serie, il volante multifunzione e riscaldato, per comandare le molte impostazioni presenti.Lifers Cool
Il Cruise Control adattivo (PAS, optional da 2.257 euro) che funziona veramente molto bene e, in un'epoca in cui le distrazioni sono il pane quotidiano, preserva il valore della vostra vettura fino al completo arresto.Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
Porsche Italia nelle persone del Dott. Venceslas Monzin, della Dott.ssa Barbara Calore e Dott. Mauro Gentile
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