Peugeot 205 Turbo 16 Stradale
Test Drive
Peugeot Nuova 208 GT Line
PureTech 100 S&S EAT8
(prova su strada)
Secondo voi perché, non appena sono salito sulla nuova 208, quindi una compatta generalista e di successo, mi è venuta subito voglia di cancellare quel “line” (sul montante largo) per dare spazio, unicamente, alla sigla GT?
Come mai ho, immediatamente, pensato ad una vettura storica della casa, come l’indimenticata 205 GTI, e iniziato ad immaginare quanto sarà coinvolgente mettersi alla guida della sua versione più performante?
È semplice:
perché la sua piattaforma modulare CMP è veramente interessante e sa anche di sportivo, soprattutto se scegliete la GT Line che, oltretutto, vi offre un allestimento di serie molto ricco.
Accattivante come la GTi!
L’ampio parafango nero lucido crea un effetto ottico geniale che, accoppiato ai grandi cerchi diamantati da 17” e i pneumatici larghi e ribassati, rende il tutto molto dinamico;
la fiancata, chiusa da una piccola minigonna, il lunotto corto e inclinato e gli scarichi doppi completano il tutto.
Se poi considerate che la coda riprende l’ammiraglia 508, con il tema della fascia scura orizzontale che incorpora, alle estremità, le luci con i classici tre «graffi», il mio sorriso diventa beato.
Molti dettagli sono neri, lucidi, in plastica o in vetro, compresi il tetto panoramico fisso, lo spoiler e i vetri posteriori oscurati che contrastano, in modo perfetto, il bianco perlato della carrozzeria (colore che io non amo molto ma che qui, beh, non sta per niente male!).
Il Peugeot Design è molto avanti!
La prima generazione dell’i-Cockpit, già innovativa e strepitosa, pare quasi essere snobbata dall’i-Cockpit 3D (strumentazione che non si limita a mostrarvi animazioni, ma che è addirittura disposta su più livelli).
Head-Up Digital Display da 10” sopra il volante, senza necessità di proiezioni sul parabrezza e schermo sospeso, al centro, in versione da 7 pollici.
Moderno!
Finiture al TOP!
L'uso di materiali di alta gamma e superfici soft-touch rendono di fascia alta l’interno della 208 e, se scegliete (come vi abbiamo più volte consigliato) l’allestimento GT Line, otterrete anche una fantastica illuminazione interna degli ambienti.
La finitura in carbonio è di qualità, sia alla vista che al tatto; la zona alta della plancia è morbida e elegante.
Al di sotto di queste, c’è una sorta di tastiera «pianistica» (sempre simile a quella della 508 che, però, secondo me ha una suddivisione migliore) ma con due file di comandi:
quelli inferiori (più tradizionali) a sbalzo, quelli superiori (invece) multimediali in un avanzato sistema touch, a volte troppo sensibile e a rischio “sfioramento”.
Ampi gli scomparti, vassoi e portabicchieri, oltre a un vano portaoggetti ragionevolmente spazioso.
1 presa USB anteriore e 2 prese USB posteriori, che faranno la felicità dei vostri passeggeri che non dovranno litigare per ricaricare il cellulare.
Ben costruita e... Persino glamour.
Mi piace anche che, nella parte centrale della plancia, sia stato ricavato uno sportellino con chiusura rallentata (che fa molto “luxury”), che rivela un ampio vano dove nascondere il vostro smartphone e ricaricarlo attraverso una piastra wireless. Roba da ammiraglia, anche se in miniatura!
Un po’ come le strisce di LED che seguono il profilo della plancia e che possono avere ben 8 colori diversi, insieme ai tre colori possibili degli strumenti digitali. Da noi sono di un bel verde acceso e ci piace così, perché anche i sedili (comodi e che contengono bene) hanno impunture di questo tonalità, che si trova anche nel resto dell’abitacolo e nel volante.
Piccolo è meglio?
Ok, lo ammetto, mi sono pure arreso allo sterzo molto diretto, ma sempre dalla forma strana e più piccola della media.
Se superate l’iniziale ribrezzo di regolarlo più in basso rispetto a quella che sarebbe la vostra posizione “ideale” (almeno per voi che, come me, siete abituati a guidare in pista) poi tutto si aggiusta e, da non crederci, crea quasi dipendenza rispetto ad un volante normale.
Bella l’idea di aver messo le spie degli indicatori di direzione sui lati del cruscotto, dandogli un’ottima visibilità.
Il portellone si apre manualmente, agendo sul pulsante che è nella fascia scura posteriore. Perché, a questo punto, non farlo elettrico?
Agile ed entusiasta!
La Peugeot 208 permette una guida bassa e ricorda certe sportivette del passato lanciate, in una sorta di “Ritorno al futuro”, in un contesto estremamente moderno.
Ecco perché, dopo un rapido giro a Pavia e qualche foto di rito, abbiamo subito deviato verso il “Castelletto Circuit” per incontrare gli amici dell’ Autofficina PRT e metterla a confronto con la loro Peugeot 208 r2b che, guidata dall’amico Gianluca Quaderno, corre!
Salire e scendere, se siete alti, può complicarsi a causa delle aperture delle porte (abbastanza strette) e ad alcuni spigoli del cruscotto.
Ma una volta dentro,il primo vantaggio è quello di trovare subito la posizione ottimale. Il secondo è che le modalità di guida sono tre, ma se scegliete quella Sport (tralasciando Manuale ed Eco) le sensazioni cambiano notevolmente: il sound del motore diventa «rinforzato» nell’abitacolo; la prontezza dell’acceleratore aumenta, così come la logica di cambiata che scala anticipatamente e con una sorta di “doppietta”.
Bastano i cavalli?
I 100 CV del piccolo 3 cilindri 1.199 cc turbo, sono subito disponibili e il cambio automatico (con convertitore di coppia e 8 marce, che sono sempre visibili sullo schermo) risulta abbastanza pronto, anche quando lo usate in manuale tramite i paddle (di bella fattura) solidali allo sterzo.
Il telaio della Nuova 208 è felice di muoversi sulla sua sospensione, che è rigida ma non perde mai compostezza sui dossi o sulle ondulazioni dell’asfalto. Lo smorzamento è ben calibrato e il controllo delle ruote è eccellente.
Tutte qualità che la rendono molto coinvolgente!
Ecco perché preferirete condurla da soli, invece che lasciar gestire il tutto alla guida semi-autonoma di livello 2; funziona bene, ma è un po’ troppo complicata da azionare attraverso l’interruttore del cruise control adattivo che è nascosto dal volante.
Preferibile usarla, quindi, solo su autostrade noiose dove, a volte, il rumore del vento (attorno ai montanti del parabrezza) si fa sentire un po’ di più.
Tutti i controlli sono finemente calibrati, solo lo “Stop & Start” si inserisce (spesso) in anticipo e può causare una brutta sensazione.
Parliamo di consumi?
È un motore a benzina, il serbatoio è piccolo (44 litri), per cui lo stile di guida condiziona fortemente l’autonomia...
Vi basta?
Insomma: questa nuova 208 è intelligente, elegante e la gente ama il suo stile; ha una cabina molto suggestiva ed è disponibile sia a benzina, diesel o elettrica.
Cosa chiedere di più, almeno fino a che non arriverà la GTi?
I don't Like
La keyless (capace di aprire e chiudere le serrature) è molto utile, ma funziona solo dal lato del guidatore. Questo fa si che non possiate fare i “cavalieri” con una bella donzella...Perché?
Lifers Cool
Questa 208 (Car of the Year 2020) ha molta elettronica: tutte funzionalità da scoprire e testare, che miglioreranno sicuramente la vostra esperienza di guida e vi proietteranno verso soluzioni avanzate del rapporto uomo-macchina.Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
Peugeot italia e il Sig. Marco Barbetta. L'amico Gianluca Quaderno e l'Autofficina PRT (Noleggio/Gestione Vetture da Rally) di Curnis Paolo.
Il nostro Federico Francia.
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