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Mustang Mach-E AWD - 1

Mustang
Mach-E AWDProva su strada

Vogliamo condividere
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Prezzo:72.300 € Potenza: 361 cv

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(prova su strada)



La mia impressione è che questa Mach-E AWD attiri molte attenzioni. Più di quelle che mi aspettavo.

Quel cavallo stilizzato di dimensioni epiche, attaccato alla calandra anteriore, beh, non può certo far rimanere indifferente il passante che ha un feeling con il mondo automotive.
Le persone si fermano, ci girano attorno, ne osservano le proporzioni e la loro faccia sembra sempre essere molto soddisfatta. Soprattutto perché traspare, anche, un chiaro desiderio di possesso.
Solo quando arrivano nella parte posteriore (che, detto tra noi, è la più bella) qualcosa non torna.

Un espressione di disappunto (dopo una attenta analisi) affiora sul viso di qualcuno.
"Gli scarichi? Dove sono gli scarich"?

Si sente dire nell'aria...
E si sa, l'uomo rude, quello per cui avere le mani sporche di grasso non è un difetto ma un vanto (soprattutto se la causa è che le ha messe dentro il motore di qualche muscle car) queste sono cose che difficilmente perdona...

Fortunatamente, beh, non è stato il mio caso!

Finchè morte non vi separi...

Quindi posso dirvi che la mia convivenza con la Mach-E è stata meno traumatica di quello che mi aspettavo. E non solo perché so già che, tra poco, guiderò una Mach-1.
Prima di tutto credo che, provenendo dagli USA, regga in modo splendido il confronto con Tesla di cui potrebbe (non appena la gente si accorgerà della sua esistenza e non si farà intimorire - troppo - dal suo nome epico) diventare un’interessante competitor.
Esternamente il portellone posteriore inclinato e il lungo cofano anteriore pieno di venature meravigliose, assicurano che sia un'auto in cui non ti dispiace essere visto da solo, ma (all’occorrenza) ci stai anche in cinque (grazie al pavimento piatto) insieme ad un sacco di bagagli (in parte da mettere anche nel "frunk" - da front trunk, ossia il bagagliaio anteriore)

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Al suo interno ci si dimentica di essere alla guida di una “full electric” e il viaggio (inteso come il percorre una lunga distanza) viene affrontato sempre con comodità e spensieratezza.
Ovvio: bisogna scegliere una EXTENDED RANGE (con batteria da 99 kWh, che allunga i tempi obbligatori alla fermata per ricaricare) e fare un minimo di programmazione dei vostri spostamenti. Soprattutto se non avete una colonnina casalinga (chiamata Ford Connected Wallbox, che vi costa 625€, più l’installazione, e richiede 12 ore per ricaricare da vuoto) a cui attaccarla durante la notte prima della partenza.

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Si, viaggiare... Ma con calma!

Noi l’abbiamo portata a vedere il murales di Keith Haring a Pisa, perchè crediamo che all’artista pop americano sarebbe proprio piaciuta. Siamo partiti da Torino e, forse, saremmo anche riusciti a coprire l’intera tratta senza soste, visto che la nostra autonomia iniziale era di 405 Km.
Ovvio, bisogna mantenere una guida al di sotto dei limiti (110 km/h risulta la migliore) e sperare nella temperatura esterna (16-17 gradi appaiono perfetti); poi confidare nella bontà di chi sta a bordo, perché l’utilizzo in maniera sconsiderata degli optional (che qui ci sono e sono pure interessanti, come il riscaldamento dei sedili, del volante, la radio DAB, il sistema audio B&O – con la splendida soundbar integrata nel cruscotto, le prese di ricarica usb doppio standard, il navigatore, ecc...) potrebbe incidere molto sulla batteria e, alla fine, il navigatore ti indirizzerà alle stazioni di ricarica, se necessaria, lungo il percorso dandoti dati di consumo molto attendibili e costantemente aggiornati.
Così abbiamo fatto anche noi, nell’area di servizio sulla A12 di Brugnato, ma quando la nostra autonomia segnava ancora il 28. Del resto si sa: le auto elettriche preferiscono percorrere strade cittadine o extraurbane e mal sopportano le tratte autostradali, dove la velocità aumenta.
Di solito, chi tenterà di vendervi questo tipo di vetture, vi dirà quindi che (al massimo) sfrutterete la pausa caffè all’Autogrill per ricaricarle.
Solitamente dal 20 all'80%, lo potete settare, per due motivi: primo perché dal 10 al 20 e dal 80 al 100% ci mettete di più, inoltre (così facendo) preservate la batteria.
Una cosa è sicura. Non dovete avere fretta!
E magari, oltre al caffè, prendere anche una brioche o, meglio, un panino (che, così c’è pure l’attesa mentre ve lo riscaldano), fare un passaggio alle toilette e curiosare tra libri, prelibatezze gastronomiche e CD perché, alla fine, se si vuole arrivare nuovamente all’ 80% e ripartire tranquilli una quarantina di minuti (se non un’ora) fermi ci si sta.
Ottime le colonnine “Ionity”, per la loro velocità, un po’ meno le “Enel X”.

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“Selvaggia”

Guidarla, comunque, come dicevo è un vero spasso e, questo, nonostante la Ford la identifichi come un SUV da oltre due tonnellate e le dimensioni siano importanti. Poco rollio (da vera crossover) ed una rigidità mai eccessiva. Io, che di Mustang ne ho guidate molte, direi addirittura con un handling superiore a molte “pony” del passato, benché decisamente meno alte da terra. Insomma, i tecnici Ford hanno fatto un ottimo lavoro e c'è una coppia interessante con cui giocare. Soprattutto nella modalità “Untamed” (“indomito” che, nel gergo Mustang, sta per Sport) che vi permette di sfruttare a pieno la sua potenza e la sua sportività, oltre a modificare l'illuminazione ambientale interna.
Vi dirò, nonostante la trazione integrale (dovuta al doppio motore) e il baricentro basso, nelle rotonde propone ancora un allettante alleggerimento al posteriore... Che rende il tutto più divertente e giustifica il suo badge!

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La gestione della ripartizione continua a privilegiare il retrotreno, assicurando quindi potenza da vendere in accelerazione e quell'effetto ribelle in curva, da cui si esce velocemente e in modo neutro.
La sospensione, quindi, fa un lavoro ragionevole non solo nel comunicare ciò che sta accadendo a livello stradale, ma anche nel supportare l'auto in curva.
Insomma, dinamicamente la Mach-E è robusta, sterza in modo pulito e prevedibile e, utilizzando la funzione “One pedal” (per una rigenerazione extra) lascia ben poca attività ai freni (anche se manca un po’ di progressività verso la parte finale, per arrivare in maniera più incisiva allo stop) che, comunque, sono pronti (con pinze rosse) e ben dimensionati.
Poi c’è il generatore di suoni. Funziona da Dio!
Il suono del V8 entrerà all’interno dell’abitacolo nel modo, momento e quantità esatta, a seconda del programma di guida scelto tra Active, Whisper e Untamed. Non amo molto questo genere di “diavolerie”, ma devo dire che è stato veramente ben tarato e non risulta mai “falso” nella sua finzione. Volendo, ovviamente, potete anche escluderlo.


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Ormai le auto si scelgono per il pad

Il touchscreen verticale da 15,5 pollici sa molto di Tesla, così come molte sue capacità di connettività, mirroring del telefono, applicazioni e guida autonoma. C'è una fila di app usate di frequente (navigatore, media, telefono, impostazioni, ecc.) nella parte inferiore e premendo una di esse si riempie la metà superiore dello schermo.
Funziona bene – il controller fisico della manopola è utile, per il volume della radio e, ogni volta che la toccate crea un magico effetto di luce – ma, oltre a poter essere posizionato meglio, beh, ho come l’impressione dovrà ricevere ancora un po’ di aggiornamenti (fortunatamente anche la Mustang Mach-E è progettata per evolversi nel tempo) prima di eguagliare le prestazioni della creazione di Elon Musk.
Per cambiare menù bisogna premere il modellino della Mustang, in alto a sinistra. Forse non è immediato da capire, soprattutto se non ve lo dicono, ma volete mettere che figata?!
Poi c’è un utile schermo, questa volta molto essenziale, davanti al conducente per le informazioni primarie.

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Si, sopra, sotto “ni”...

I materiali e la qualità è molto europea (e quindi buona) nella parte superiore (mi piace molto, sia al tatto che alla vista, il rivestimento della plancia in “tessuto sartoriale”), mentre nella parte inferiore le plastiche ricordano, invece, più lo stile americano.

Belle le aperture interne a grilletto delle portiere, mentre all'esterno non ci sono maniglie; queste sono state sostituite da dei piccoli pulsanti circolari (dicono per migliorare l'efficienza aerodinamica) che si illuminano quando ti avvicini e risultano molto intuitivi.

Potete anche dimenticarvi la chiave a casa e utilizzare il vostro smarthphone (con FordPass) per l’avviamento.
E se il cellulare fosse scarico?
Beh, si attiva il tastierino numerico tattile esterno (montante portiera lato guidatore) che vi permette di sbloccare la serratura, utilizzare la ricarica del telefono wireless (che funziona molto bene ed ha un doppio scomparto) e... Ripartire!

Mi piace anche che, ogni volta che vi fermate, se qualcuno siede dietro (e quindi potrebbe essere un bambino) vi ricordi di verificare di averlo fatto scendere, prima di abbandonare l’auto.

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Quindi?

Insomma, avere una Mach-E implica, rispetto ad una Mustang tradizionale, meno parti soggette ad usura, minori costi di manutenzione, sgravi fiscali, agevolazioni nelle zone a traffico limitato... Ma anche maggiori ansie!
È vero che se vi piace viaggiare in modalità suspance e siete stati, prima di acquistare un’elettrica, dei “maghi della riserva”, beh, si può andare decisamente più bassi del 20% anche qui, impostando vari indicatori di emergenza e lasciando che la vettura vi dia più Km in cambio di più limitazioni.
Ma fa per voi?

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E se poi, come ci è più volte successo, trovate le colonnine (quelle dell’ultima spiaggia, intendo) occupate da buontemponi che le usano come parcheggio privato (solitamente per le loro Tesla) e vanno tranquillamente in ufficio, lasciandole libere solo a fine giornata?
Oppure, se la tessera non viene accettata e non c’è alcun supermecato che vi rifornisca gratis in zona?
Beh, scommettete che rimpiangerete uno dei tanti distributori di benzina, che vi guardano beffardi dall’altro lato della strada, anche se sul display della verde ormai supera i 2 euro al litro?

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I don't Like

Come abbiamo sempre detto, il problema per le auto elettriche non è l'ansia da autonomia, ma l'ansia da infrastruttura.
Punti di ricarica poco diffusi, molto spesso occupati e non sempre fast. PIANIFICARE è la parola d’ordine.
Se non vi piace, beh, passate oltre...

Lifers Cool

Per la guida di tutti i giorni non hai bisogno di un crossover più veloce di questo (tienilo a mente) e c'è sicuramente di più nell'esperienza di guida Mach-E rispetto alla maggior parte degli altri SUV elettrici, tra cui Model X, e-tron e EQC.
Ford ha fatto davvero un buon lavoro!

VIDEO

Com'è viaggiare con un'elettrica pura?
Gioie e dolori del muoversi, a inquinanmento zero, su una "Muscle car".
Piccolo reportage di bordo...

Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?

(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)


RINGRAZIAMENTI SPECIALI

La mitica Daniela Melella (Media Specialist Ford Italia S.p.A.);
Francesca Raineri e Alessandro Squaratti (Marketing Comunicazione) di Ford Authos Moncalieri, per averci "energizzato"; Susanna Bagnoli (Ufficio Stampa Fondazione Pisa, per la mostra di Keith Haring c/o Palazzo Blu);
La nostra Isabella Varetto per avere fatto da ottima copilota e gestito, con maestria, le ricariche alle colonnine!


Marco Longhini
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Autore

Svadas

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