Salone Auto Torino 2018: parola d’ordine “dinamicità”!
Test Drive
Fiat 124 Mole
Costruzione Artigianale 001
(prova su strada)
In questa mia breve, ma intensa, esperienza automobilistica ho scoperto una cosa: diffidate dei collezionisti.
Solitamente sono persone molto ricche che guardano con attenzione al loro patrimonio e, anche in questa attività di compravendita di veicoli di prestigio, cercano sempre di realizzare forti ricavi;
difficilmente usano le vetture che acquistano, molto spesso le tengono nascoste in garage sotterranei (magari coperte da teli) e le fanno uscire, solo, nel momento in cui hanno la certezza di averci ricavato un bel gruzzolo, rivendendole!
Invece imparate ad apprezzare (e, soprattutto, a non provare invidia) per gli "appassionati di auto".
Loro comprano solo ciò che realmente amano, non hanno "reginette" nella loro collezione (magari, solo, qualche “preferita” del momento) e, importante, amano girarci (seduti, rigorosamente, al posto di guida) scegliendo sempre la strada più lunga per raggiungere la loro metà.
Torino? La città giusta!
Certo, entrare in questo mondo non è facile ma, a differenza di qualche anno fa, non occorre più solo puntare su costosissime "classiche".
Si possono anche collezionare moderne supercar o farsi attrarre dal mondo della personalizzazione più estrema che, in alcuni casi, dà vita a vere e proprie "one off" partendo da un modello di serie. Lo sa bene Pagani ma, per assurdo, anche i giovani proprietari di Abarth che, molto spesso, riescono con un operato manuale certosino, a dare vita a veri e propri capolavori unici, anche se decisamente più “low cost” di quelli di Sant'Agata.
Ovviamente i sentimenti, le emozioni, hanno sempre un ruolo determinante nella riuscita di un buon progetto e, quindi, se mosso (come dicevamo) da buoni propositi, anche ritoccare una "italo-giapponese" come la nuova Fiat 124 può dare vita ad un risultato decisamente esclusivo.
Se poi, il punto di partenza per le vostre modifiche è la città di Torino, beh, costruire un’auto unica diventa ancora più facile.
Costruzione Artigianale 001 Vs 777 Family
Stiamo parlando della Mole 124 Costruzione Artigianale 001, reinterpretazione della spider a due posti di Fiat, che è entrata ufficialmente nella famiglia “777” di un grande amico e, ovviamente, anche grande “appassionato”.
È da qui, infatti, che è partita l’idea che ha poi debuttato nella terza edizione del Parco del Valentino: quella di ricreare le sensazioni, le emozioni, del proprietario quando era bambino e viaggiava a bordo della 124 Sport Spider, anni ’60, del suo papà.
Quindi ci si è affidati al team UP Design e alla matita del designer Umberto Palermo che, con poche e mirate modifiche artigianali, e grazie all’introduzione di qualche nuovo e pregiato materiale, è riuscito nell’impresa.
Pezzo unico!
La 124 Mole (auto unica, in mini serie e, ovviamente, in co-branding) ha la calandra singola, con il logo Fiat spostato al centro e la targa montata in basso, le pinne sul paraurti allungato (per fare spazio a un diverso alloggiamento per i fari), la coda più alta (in corrispondenza dello spoiler) e più larga in basso, dove l’impianto di scarico ora ha due terminali accoppiati al centro.
Un’idea semplice, ma che rende il tutto decisamente più accattivante.
Poi ci sono cerchi in lega esclusivi, il legno di ulivo lavorato a mano all’interno (anche sul volante e sui pedali), la pelle pregiata fornita dalla Foglizzo (che nasconde alla vista e al tatto ogni parte in plastica e le finiture, un po’ “minimal”, della versione di serie) e una lunga linea scavata in longitudinale, unica concessione al simbolo distintivo del marchio “Mole Automobiles”, che è applicato anche sui fianchi, al centro delle ruote e cucito sui poggiatesta.
Insomma, se pensavate che il disegno degli interni fosse troppo "giapponese" e si sposasse poco con quello, decisamente più "italiano", della carrozzeria, beh, ora non avrete più dubbi.
Fuori diversa... Ma non sotto il cofano...
Se la meccanica resta invariata, ovvero trazione posteriore e il 1.4 Multi Air (quindi turbo, che regala coppia in basso) anteriore da 140 CV (e questo, forse, a qualcuno può far storcere un po’ il naso) così presentata, la roadster diventa veramente diversa da quelle che rotolano lungo le catene di montaggio dello stabilimento Mazda a Hiroshima;
molto più lussuosa, molto più ricercata, molto più “unica”, tanto da aver ottenuto (addirittura) il benestare a mantenere il logo Fiat 124 Spider dalla Casa del Lingotto.
..Non è una cosa facile da ottenere, credetemi!
Migliorie estetiche che, a parer mio, si sarebbero potute inserire (raggiungendo un accordo con il Centro Stile Fiat) anche a quella che è la recente versione “S-Design” della 124.
si guida, in modalità GT!
Al volante, quindi, ci sono tutte le sensazioni richieste da una spider moderna… Ma qui, a differenza della MX5 benché rimanga bassa e compatta, con la seduta arretrata e il cofano grandissimo, le sensazioni sono più da gran turismo, che da track day.
E male non fa...
Consumi non proibitivi, assetto con un buon assorbimento (che vuol dire comfort), buona insonorizzazione, ne consentono un uso quotidiano.
E trovatemi voi una “one-off” (per giunta di una specie in via d‘estinzione come la spider) con cui potete andare a farci la spesa o a correre la Cesana-Sestriere, sui tornanti delle montagne olimpiche, senza sfigurare!
Giappo-Torinese” dallo spirito “British”.
Ho sentito qualcuno lamentarsi del fatto che, forse, si sarebbe dovuti partire dalla versione Abarth…
Non credo si sarebbe ottenuto lo stesso risultato. Questa voleva essere un’operazione di stile e non una brutale elaborazione di tuning... Pensateci bene...
Qui si voleva far uscire il lato “british” della “giappo-torinese”, quello più elegante e credo che, alla fine, l’obiettivo sia stato perfettamente raggiunto.
Arriverà la 002?
Insomma: il monte dei cappuccini, Superga, la panoramica...
La grande Torino si risveglia, ancora una volta, nel mondo auto.
E noi non vediamo l’ora di scoprire le novità, speciali e “fatte su misura”, che ci aspetteranno anche nell’edizione 2018 del Salone dell’Auto con una nuova Mole...
Ovviamente tutta Italiana!
I don't Like
il cofano lunghissimo, alle alte velocità, vibra un po’...
Lifers Cool
Per chi pensa che le macchine italiane, vere, non esistono più...
La personalizzazione (rigorosamente “made in italy”) pare sia l’ultima frontiera per dimostrare il contrario!
Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
Andrea Levy (Presidente Comitato organizzatore Salone dell’Auto di Torino), Mole Automobiles and Up-Design (Torino) nella persona di Umberto Palermo, Ester Baima e Igor Macchia (Casa Format, cucina e ospitalità) e Format Abitativi, arredamenti e design, Rivalta.
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