Maserati Quattroporte restyling
Test Drive
Quattroporte S GranSport
Ho sempre pensato che se fossi diventato ricco e potente, beh, l'etichetta mi avrebbe imposto l'utilizzo di una macchina adeguata al rango e, quindi, di un'autista. Ho sempre pensato che se fossi diventato ricco e potente, beh, questa cosa mi avrebbe non poco infastidito, visto che se c'è una cosa che non concepisco è proprio quella di lasciar guidare la mia vettura a qualcun altro.
Così quando mi sono ritrovato a dover dividere con Gaspare (collega di Motorionline) una Maserati Quattroporte S, oltretutto allestimento "GranSport" (che ne sottolinea il carattere sportivo) ho dovuto sforzarmi non poco per cedergli il posto di guida e calarmi nella parte del "ricco e potente" (appunto) provando, almeno per un tratto di strada, a fare l'uomo d'affari impegnato.
Avete idea di quanti sguardi possa attirare, in una città come Palermo, una sedan luxury tirata a lucido, scortata dalla Polizia, con un colore metallizzato molto particolare e quest'aria del "mi pare, ma non è" dovuta al fatto che la stiamo provando in anteprima e ancora deve entrare nei concessionari?
No, non ne avete idea, visto che un gruppo di ragazzini (in pieno stile Hip Hop) finiscono per schiacciare il loro naso contro il vetro posteriore della mia Quattroporte S (approfittando di una nostra sosta al semaforo) e rimangono, forse, delusi dal fatto che vedono il sottoscritto seduto dietro (con un'aria tutt'altro che VIP) al posto dell'immaginario Drake di turno di cui, peraltro, il Bowers & Wilkins Premium Surround Sound (che rappresenta l’eccellenza assoluta tra gli impianti Car Hi-Fi) sta passando proprio l'ultima hit.
tridenti e saette!
Esternamente si caratterizza per nuova griglia anteriore, già presente sul Levante (che proveremo molto presto) e ispirata all’Alfieri (che, invece, non sappiamo ancora se arriverà); qualcuno l’ha definita “a muso di squalo”.
La versione GranSport da noi provata, poi, conferisce al davanti della vettura un’estetica ancora più aggressiva. La fascia inferiore del paraurti si raccorda alla calandra con geometrie dal taglio aerodinamico. Il posteriore ha una studiata contrapposizione del corpo centrale e delle due rientranze laterali che focalizzano l’attenzione sugli scarichi, a doppia coppia circolare. Completano il tutto l’aggressivo estrattore, con finitura Black Piano, i cerchi Titano da 21”(ma noi avevamo quelli da 20” della GTS diamantati), i paraurti con finitura in colore nero lucido, le pinze freno colorate, gli inserti sul Tridente anteriore e il logo Saetta laterale.
Avvolgente lusso
Insomma: fare il ricco e potente, non fa per me... Anche se non posso certo dire di aver provato una brutta sensazione nello stare sprofondato, avvolto dalla lussuosa pelle, nei sedili posteriori modulari (in rapporto 40/60) che hanno comportato un enorme aumento dello spazio per i passeggeri posteriori della nuova Quattroporte, anzi... E nemmeno a farmi coccolare dalle regolazioni millimetriche del clima (che è bizona anche dietro) e proteggere dal sole dalla tendina posteriore elettrica... Anche la dotazione dei contenuti è stata attentamente studiata e per questo sono presenti (sempre nel bracciolo retrostante) anche un’utilissima porta di ricarica USB e due porta-bicchieri a scomparsa. Infine, i sedili offrono attacchi ISOFIX, il sistema universale per il fissaggio dei seggiolini per bambini. Insomma, la nuova Quattroporte guarda anche alla famiglia.
si guida!
Finalmente, dopo aver accontentato turisti muniti di smartphone che l'inquadrano in ogni direzione, sistemo i comodi sedili elettrici e lascio i mie panni (finti) da ricco industriale per tornare a vestire quelli decisamente più congeniali dell'autista, mettendomi alla guida.
Sono stati abbassati consumi, aumentate le prestazioni e diminuite le emissioni ma a noi, beh, ciò che interessa maggiormente è che il sound sia ancora all'altezza di quello dell'antenata e che l'acceleratore sia reattivo come prima!
Lo scopriamo nel tratto autostradale che va da Palermo a Castelbuono che, capiamo, è stato furbescamente inserito per via delle sue lunghe e armoniche gallerie che ci costringono a passare in modalità “Manual Sport”, scalare di marcia (grazie ai paddle ora ridimensionati e dal nuovo disegno) e godere della sua epica colonna sonora, grazie all’ausilio delle valvole di scarico e della sapiente messa a punto. Certo, non è viscerale come quella della GranTurismo, ma è oggettivamente favolosa.
Auto Normal "si", Auto Sport "pure"
Allo stesso modo, nella tortuosa strada che scende verso Cefalù, rimango impressionato da come in "Sport" questa sedan (l'unica con la distribuzione del peso a 50%) sia molto reattiva e divertente nonostante la stazza ma, nello stesso tempo, anche docile e disposta a perdonare gli errori grazie ad un'elettronica che c'è, ma non è mai troppo invasiva; ovviamente vanno anche ringraziati il differenziale meccanico posteriore autobloccante, il sistema Skyhook - di serie - con ammortizzatori a controllo elettronico (che riduce, in modo drastico, i trasferimenti di carico longitudinali e laterali e minimizza il rollio della carrozzeria, per fare emergere il lato più sportivo del carattere della Quattroporte) e uno sterzo (con sistema idraulico servoassistito) che previene una sgradevole assistenza artificiale e assicura un maggior feedback alle alte velocità, pur mantenendo facilità di manovra alle basse.
Anche l’ultimo aggiornamento del cambio automatico a otto rapporti ZF AT8 (HP70) funziona egregiamente; in “Auto Normal” (con due marce di tipo overdrive) aumenta il comfort e riduce i consumi, mentre in “Auto Sport” permette cambi marcia più rapidi ai regimi più elevati, assicurando un innesto preciso dei rapporti per un feeling di guida decisamente più sportivo. Da sottolineare, inoltre, come in entrambe le modalità l’auto riconosca numerose condizioni, come per esempio tragitti in salita o in discesa, oppure brusche frenate o curve impegnative, e selezioni (di conseguenza) il rapporto e la tipologia di cambiata migliori. Vera chicca, inoltre, per una berlina di queste dimensioni, la modalità “Manual Sport” che, oltre a rendere i cambi marcia di appena 100 millisecondi, non interviene nemmeno se il guidatore spinge il regime ai limiti: vi aiuterà solo se scende troppo in basso, per garantire l’efficienza in una determinata marcia. Insomma, una sorta di funzione “Motorsport”, in un formato “first class”.
Quindi se i motori a benzina, tutti con iniezione diretta, beneficiano dall’introduzione della funzione Start&Stop, il V6 da 3,0 litri della Quattroporte S, Twin Turbo da 410 CV progettato da Maserati Powertrain in collaborazione con Ferrari e assemblato a Maranello, ha molto in comune con il V8, con il quale condivide la maggior parte dei componenti chiave, e non ci lascia certo orfani di alte prestazioni (0 a 100 km/h in 5,1 secondi e una velocità di punta di 286 km/h) sorprendendoci favorevolmente per i suoi consumi. Pensate che, mentre la potenza specifica è leggermente inferiore (137 CV/l), la coppia specifica è superiore a quella del V8 (183 Nm/l); per noi, quindi, è la scelta migliore da fare.
Tecnopregi
In città, nel traffico caotico di Palermo e nel tratto tra la Casina Cinese (all’interno del Real Parco della Favorita) e l’autostrada, abbiamo apprezzato molto il sistema Blind Spot Alert (che utilizza dei segnali visivi e acustici per avvisare se un veicolo entra in un “punto cieco”, soprattutto durante un cambio di corsia) e, in modo particolare, la funzione Rear Cross Path, pensata per aiutarvi durante l’uscita in retromarcia da un parcheggio quando non è sempre possibile vedere i veicoli che sopraggiungono. Utilizza dei sensori montati su ciascun lato del paraurti posteriore e rileva la presenza di veicoli o oggetti diretti verso la vettura a una velocità compresa tra un minimo di circa 1-3 km/h e un massimo di circa 16 km/h, come avviene nelle situazioni di sosta. I famosi “panettoni”, insomma, non sono più un pericolo.
Su tutti i modelli Quattroporte è inoltre disponibile una telecamera posteriore di nuova generazione anche se noi, nelle strette stradine di Castelbuono (piene di turisti e pedoni) ci siamo affidati a quella (optional) denominata Surround View. Il sistema può contare su quattro telecamere (due laterali, montate sotto i retrovisori esterni, una nella griglia anteriore e una al posteriore) e proietta sul nuovo display una chiara visuale dall’alto, a 360°, dell’ambiente circostante la vettura. Molto utile e assolutamente precisa!
Anche gli interni della Quattroporte MY17 sono realizzati con materiali di pregio e con uno stile unico, e usano addirittura la luce per sottolinearlo (migliorando, di conseguenza, anche l’esperienza di guida al buio) attraverso fibre ottiche che corrono lungo la plancia, nelle cavità delle maniglie e nelle tasche delle porte, per conferire agli interni un look moderno e di classe.
Nella nostra Quattroporte S “GranSport” trasmettono un senso di passione al primo sguardo e sono immediatamente riconoscibili grazie a una serie di elementi esclusivi, tra cui spiccano le finiture in lacca Black Piano sulla plancia e il nuovissimo volante sportivo (in pelle estesa traforata di colore nero) con palette del cambio in alluminio. Anche la pedaliera sportiva in acciaio e i nuovi sedili sportivi sagomati sono di serie (anche se esclusivamente su questa versione) e sono dotati di poggiatesta con sistema di prevenzione dei colpi di frusta. Sono disponibili in quattro colori (Sabbia, come il nostro, o Nero, Rosso e Cuoio) con regolazione elettrica 8+4 vie e assicurano la migliore seduta e trattenuta del corpo in ogni condizione di guida; per il guidatore e il passeggero anteriore, inoltre, sono riscaldabili e disponibili con la funzione di ventilazione (perfetta per sopportare il caldo siciliano).
La cosa che noterete di più, entrandoci, è però il nuovissimo sistema infotelematico, che prevede un display touch screen capacitivo ad alta risoluzione da 8,4” e un doppio selettore rotante ergonomico nella console centrale, con cui è possibile controllare (in modo semplice e intuitivo) la maggior parte delle apparecchiature e i sistemi di bordo permettendovi, se avete un iPhone (o un prodotto Apple), di utilizzare anche Siri come assistente personale.
DNA
Credo che al mondo non esista un'altra auto paragonabile alla Quattroporte. Attenti, con questo non voglio dire che non ci siano berline altrettanto valide, comode e veloci. Voglio semplicemente dirvi che non c'è bisogno di accedere ad un modello o ad un reparto speciale della Casa al fine di averla.
Lei è nata così, già con la sua sportività congenita nel dna, quindi se mai diventaste ricchi e potenti, beh, o rompete gli schemi (e vi sedete - spesso - anche al suo posto di guida) o, forse, non è l'auto che fa per voi!
I don't Like
Che molti, nel nostro paese, opteranno (un po’ costretti) per una scelta più razionale, ordinando la Diesel (solo per il mercato italiano disponibile anche con una versione da 250 CV, del 3,0 litri V6 turbodiesel con tecnologia AdBlue) dovendosi affidare alla tecnologia Active Sound per non perdersi il classico e ricco timbro sonoro del marchio.
Lifers Cool
La vernice “Rosso Folgore” che Emanuele Camerini (Press PR Maserati) ha scelto per me, conoscendo bene i miei gusti “fotografici”. Probabilmente non sarà la colorazione più scelta, ma osare è bello e, alle volte, ripaga! Inoltre consiglio, per i più glamour, lo spirito della versione “GranLusso” ma, ascoltatemi, fate un piccolo sforzo e enfatizzatela ulteriormente con gli interni firmati Ermenegildo Zegna; non ve ne pentirete!
Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
Maserati nelle persone della Dott.ssa Claudia Casarini e del Dott. Emanuele Camerini.
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