Zéda, la GranTurismo che anticipa la nuova era Maserati
Test Drive
Maserati Ghibli
GranLusso Diesel
(prova su strada)
Quando Maserati ha presentato la Ghibli, nel lontano 2013, io c’ero!
L’idea che andasse a collocarsi al di sotto del modello Quattroporte mi è sempre piaciuta, aggiunge il gusto della guida in una vettura che sfoggia un abito bellissimo per l’alta rappresentanza (che, in un linguaggio automobilistico, significa “executive cars” e, qualche volta, “autista”).
Così, prima che abbia inizio questa nuova era elettrificata, che riporterà grande interesse attorno alla MC20, avevo proprio voglia di passare un po’ di tempo con lei e la sua nuova veste che, credetemi, risulta decisamente più aggressiva della sorella maggiore, pur mantenendo dimensioni importanti.
E, secondo voi, dove potevo portarla, da innamorato giornalista Torinese della sua città?
Ma in mezzo alle eleganti “Luci di Artista”, ovviamente!
Suite Tridente
A Dicembre e Gennaio Torino s’illumina d’arte; la città sabauda viene allietata con vere e proprie opere concepite da artisti contemporanei. La luce diventa elemento essenziale per confezionare installazioni con un alto valore, non solo visivo ma anche concettuale.
Ovviamente questo ha richiesto di muoverci di notte, ad un’ora tarda (per evitare la folla) e in una stagione in cui le temperature, a Torino, scendono spesso sotto lo zero.
Così, in ogni nostro spostamento, la Ghibli diventa una sorta di elegante suite, con tanto di interni firmati Zegna Silk Edition, in cui ritemprarci (credo di non aver mai usato così tanto i sedili e il volante riscaldato), riposare la nostra schiena e guardare da una sorta di salotto viaggiante la città vestita di luci.
Le opere si trovano disseminate nelle principali piazze e vie della città e, per l’occasione, anche la Mole Antonelliana (simbolo indiscusso di Torino) è stata coinvolta.
Così numerosi turisti, italiani e stranieri, dopo aver dato un’occhiata alle luminarie finiscono (anche) per fare una più attenta scansione alla nostra Maserati che, da sempre, attira non poche attenzioni ed estimatori.
GranLusso
Ho scelto la Ghibli facelift 2019 nell’allestimento GranLusso che mi permetterà di percorrere ogni distanza nel massimo comfort, ma senza farmi rinunciare all'emozione della guida sportiva caratteristica del Tridente. Ecco perché anche la pedaliera sportiva in acciaio, sebbene un optional, risulta una scelta quasi obbligata.
Le prestazioni di una coupé e lo stile di una berlina di lusso 5 stelle nei test di sicurezza Euro NCAP.
Ecco perché nonostante sia lunga quasi 5 metri e quindi non molto facile da parcheggiare nei posti segnalati che (il più delle volte) risultano troppo piccoli, può essere tranquillamente utilizzata nel quotidiano. Tranquilli, però, che il logo del tridente, presente sul muso e sui montanti, non sta lì solo per figura e ricordare una storia fatta di vittorie e performance ma, all’occorrenza, scatena la cattiveria che desiderate.
Diesel è cool!
La Ghibli è stata la prima vettura nella storia della Maserati ad adottare un motore a gasolio, ad alte prestazioni, una novità assoluta per il marchio modenese.
Chi l’avrebbe detto, però, che proprio questo mi sarebbe piaciuto molto e in Italia sarebbe diventato una delle motorizzazioni più richieste e vendute. Forse solo l’odioso “superbollo”, che tiene lontano dai più performanti motori a benzina. È vero!
Ma, alla fine, devo essere sincero: questa scelta male non va...
Si tratta di un motore 3.0 V6 turbo con tecnologia MultiJet II di 2.987 cm³ ed è stato appositamente studiato per Ghibli dalla divisione motori della Maserati (ma realizzato in Italia dalla VM Motori di Cento) al fine di raggiungere una potenza massima di 275 CV e una coppia straordinaria di 600 Nm, limitata a 250 CV (se volete) per i problemi sopra citati.
12-13 km/l che, comunque, rimangono qualcosa di eccezionale considerando massa, dimensione e qualità di guida della Ghibli.
C’è il “barbatrucco”!
Cambia letteralmente carattere, non appena selezionate la modalità Sport. Ve lo anticipa un rumore degli scarichi che, al minimo ed ai bassi regimi (grazie ad uno specifico giro di scarico), lo fanno suonare come se fosse un V8 benzina...
Nonostante i suoi 1.875 kg di massa, e l'assenza delle quattro ruote sterzanti, si guida che è una meraviglia.
La trazione è posteriore con differenziale autobloccante e questo aggiunge (a controlli spenti) quel minimo di eccitazione in più nel farla scodare e riprendere senza difficoltà in una delle molte rotonde che ci circondano, anche se non fa molto cool, sappiatelo!
Il cambio è un automatico, lo ZF a 8 rapporti, che non fa mai rimpiangere l’assenza di un doppia frizione. Lo sterzo è comunicativo e piacevole da utilizzare anche in questa nuova versione "elettrica", Peccato per le sue dimensioni troppo da berlina e la gestione dell’audio declinato dietro all’impugnatura del volante, ereditata da Fiat.
Ma quello che sorprende è come Ghibli riesca a far lavorare in modo armonico avantreno e retrotreno tramite le sue sospensioni Skyhook a controllo elettronico (meravigliose) e determinanti nella sua nuova dinamica di guida IVC che, in modo predettivo, "setta" le impostazioni della vettura per offrire il massimo in termini di guida. Il risultato è la migliore berlina a gasolio sul mercato in fatto di sensazioni di guida. L’ho detto!
Ovviamente c’è anche la guida autonoma di livello 2.
L'attenzione del conducente è sempre richiesta, devi mantenere le mani sul volante affinché il sistema, denominato Highway Assist, possa funzionare. Impossibile aggirarlo, pena un odioso (e persistente) allarme che preferirete non istigare al suono.
È odioso, ma proprio per questo svolge bene il suo lavoro. Dimenticatevi di usare la guida semi autonoma per utilizzare il cellulare, perché non si fa!
Ma godetevi i nuovi matrix full-LED adattivi con la tecnologia antiabbagliamento che permette di sfruttare appieno tutti i vantaggi di questi fari, senza disturbare i veicoli provenienti dalla direzione opposta.
Relax, take it easy!
Certamente anche il comfort di bordo, in un’auto che tra le tante funzioni ha anche quella di rappresentanza, vuole la sua parte e le portiere con sistema SoftClose e i doppi vetri sui finestrini sono plus da vero gentleman e riescono a portare in abitacolo un silenzio degno della migliore sala di registrazione, interrotta solo (e se volete) dal suono limpido del Bowers and Wilkins da 1.280 Watt.
And sit down...
I sedili sono rinfrescabili e riscaldabili, anche dietro, dove gli occupanti possono gestire in modo autonomo pure le bocchette del climatizzatore.
Capita spesso che qualche bella ragazza sparisca, addirittura, coccolata dai sedili dalla vista dello specchietto retrovisore che, a volte, riflette un po’ troppo la luce dello stop; ma chi vi sta di fianco mostra sempre un viso rilassato e sereno anche quando, non accorgendovene, in autostrada rischiate di superare di molto il limite di velocità.
Il lettore di schede di memoria SD e dalle prese USB e Aux-In sono nascoste da uno sportellino davanti alla leva del cambio, touch, che rivela anche un utile vano porta cellulare scorrevole (ci voleva!) che è interamente rivestito in morbida moquette e ne impedisce ogni movimento.
Infine sapete cosa vi dico?
Poco importa che l’infotainment (intuitivo e di semplice utilizzo) risulti un po’ troppo “essenziale” nella sua veste grafica luminosa e che le manchi uno schermo full-digital, come avviene in altre competitor; francamente me ne infischio!
In una Maserati la meccanica è ancora parte del sogno e le lancette del contagiri e del tachimetro analogico rappresentano, semplicemente, uno dei lati sexy di questa incredibile berlina!
I don't Like
Le palette del cambio (fisse) sono troppo ravvicinate alla corona del volante e solo optional a 427 €.Lifers Cool
I pochi ritocchi apportati sono stati molto influenti nel dialogo tra la vettura e l'aria, a tutto vantaggio dei consumi.Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
Dott. Davide Kluzer, Dott.sse Claudia Casarini, Tiziana Solivani e Valeria Roncaglia (Maserati S.p.A.)
Luci d'Artista di Torino, XXII° EDIZIONE e il nostro Federico Francia per il supporto organizzativo.
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