La Transfăgărășan, una delle strade più spettacolari e impegnative del mondo
Test Drive
Lamborghini Huracán LP610-4
Spyder
(prova su strada)
Ve lo dico subito: con la Huracán non ho visto le scene di isteria che mi avevano accompagnato durante il mio girovagare con l’Aventador SV Roadster per Torino, ma sono contento così. Ho capito che nell'immaginario collettivo è quella la Lamborghini da desiderare. Un po' per la sua aggressività indiscutibile, un po' per quelle sue portiere così coreografiche.
Poi, però, sono pronto a scommettere che se, Superenalotto permettendo, vi ritrovaste a Sant'Agata Bolognese per comprarne una, beh, alla fine sarebbe proprio per la Huracán che finireste per staccare l'assegno e, secondo me, se fosse la Spyder, riuscireste (pure) a concludere un doppio affare!
Cielo azzurro o stelle sulla testa e il motore dietro le spalle…
E' la seconda volta che mi ritrovo a guidare la blasonata sportiva d'accesso del Toro (che, detto tra noi, definire “baby Lambo” è veramente un sacrilegio) e, ora che la rivedo in alcune foto divertirsi sulla famosa Transfăgărășan (leggi il link sotto) devo confessarvi che mi manca già, e tanto.
La prima volta fu sulle colline bolognesi, era inverno, pioveva, c’era la nebbia e faceva freddo. È stato bellissimo, ma non mi ha dato tutte le emozioni che, solo una lunga convivenza quotidiana (fatta d'estate, con il cielo azzurro o le stelle sulla testa e il motore dietro le spalle) possono trasmettere.
E quindi, con lei, la mia agenda è diventata sempre più fitta di appuntamenti.
“Molto chic”
Dicevo che questa volta non sono incappato in “car spotter” esagitati che mi inseguivano con i loro motorini, ma non posso nascondervi che anche la Huracán innesca, in una città che è più abituata ai cavalli che ai tori, ammirazione collettiva. Per di più la nostra, di un colore bianco mat, cioè opaco, e capotte rossa (avevi ragione Clara: “molto chic!”) non fa nulla per nascondersi dagli sguardi:
così oltre ad avere avuto il suo bagno di folla durante la sfilata per il Gran Premio Parco del Valentino (vero motivo della sua venuta a Torino) anche solo quando parcheggi partono i capannelli di persone che ti vengono a chiedere un selfie e ti fanno le domande di rito che, solitamente, sono:
"L'hai portata ai 300 e... Quanto costa?"
La strana teoria…
C'è come una strana teoria, alimentata dalla gente comune, attorno alle supercar: secondo loro i possessori le guidano sempre al limite, ad ogni semaforo “sgasano” (per far sentire a tutti il loro sound) e, ad ogni rotonda, fanno (regolarmente) dei traversi. Sembra quasi, nell'immaginario collettivo, che i loro proprietari siano dei super eroi, gente che non deve sottostare a regole e codici, a cui tutto è permesso.
Bene... Sappiate che non è così!
Ed è proprio questo l'aspetto che mi è piaciuto di più di questa LP610-4 Spyder!
Vi accompagna nella vita di tutti i giorni e lascia a voi decidere (con un po' di sale in zucca) quando sia il momento migliore per trasgredire.
E, malgrado le sue forme così taglienti, impattanti, quasi erotiche, una volta che siete al suo interno, alla sua guida, non vi intimorisce MAI.
E’ vero, si vede ad occhio nudo che di cavalli ce ne sono tanti, così come si capisce subito che le sue linee tese e spigolose sono nate per accompagnarli e gestirli nel migliore dei modi, ma al massimo, però vi permette anche (soprattutto, dopo 17 secondi, quando è aperta) una convivenza appagante senza particolari eccessi.
Che la Forged sia con voi...
Non hai necessariamente bisogno di uno sfondo da corsa per sentirti “a posto”; non hai nemmeno bisogno di avere grosse esperienze di guida su precedenti supercar, se la usi in città, quanto un’attenta (direi quasi spasmodica) concentrazione sui dossi, visto che si passa gran parte del tempo ad alzare ed abbassare il muso, per evitare di farci dei danni.
Lavorando sui colori interni, cuciture, materiali per l’abitacolo, le combinazioni che potete ottenere sono potenzialmente infinite e vi permettono di avere un’auto unica ed esclusivamente vostra, ma sempre nel solco del più genuino stile italiano. La mia Huracán, ad esempio, è dotata di un pacchetto Forged Composites (optional) che merita e desta molte attenzioni.
E’ un materiale composito avanzato che si dice sia più forte e leggero della più familiare fibra di carbonio. Qui, grazie alla sue estetica originale e alla sua forma grezza, da quasi l’effetto granitico del marmo e si ritrova in molti particolari interni, tra cui gli strepitosi paddle fissi che, detto tra noi, io adoro!
Un sicuro suggerimento per esplorare usi futuri di questo innovativo materiale che ben si sposa con il colore della pelle interna che pare, quasi, sia un chiaro omaggio al “gianduiotto” Torinese.
"Libera la tua mente e lasciami correre!"
Quando la usi, con lei nasce quasi uno stato di simbiosi, uno scambio intimo, in cui risulta da subito chiaro che non sta dimostrando nulla alla folla, ma solo cantando a te, che sei il suo pilota: "Libera la tua mente e lasciami correre!", sembra che gridi…
Io la ascolto e faccio del mio meglio per rispettarla e mantenerla felice ma, nello steso tempo, cerco anche di conservare inalterati i privilegi di guida ottenuti dalla Motorizzazione Civile.
Le note che arrivano alle orecchie sono melodia allo stato puro.
Non c'è modo più veloce, o più divertente, per ottenere l'acufene!
Il suo motore merita (veramente) molto amore, perché un aspirato V10 da 5,204 cm3 in grado di produrre 610 CV è sempre più raro da trovare.
Va da 0-200 (DUECENTO) km/h in soli 10,2 secondi e non si ferma fino ad una velocità massima di circa 324 km all'ora. Insomma, cose da supercar… La sua accelerazione provoca uno spostamento di adrenalina che può essere inebriante o terrificante, a seconda di come sapete gestire tutti quei cavalli. Ecco perché, al suo interno, ogni cosa è rivolta al guidatore; anche il cruscotto virtuale con lo schermo TFT piazzato dietro al volante e non al centro della plancia.
Difficile immaginare qualcosa di più
Così, dopo tante PR e molta città, beh, abbiamo messo la sveglia all’alba e abbiamo deciso di portarla a respirare un po’ di aria buona sul Moncenisio.
Il passo sfiora i 2.100 metri ed è una meta apprezzata anche dagli amanti delle due ruote. Ci sono tornanti stretti, da fare in seconda, ma anche molte curve più dolci e veloci che, grazie all’ottima visibilità, ci permettono di aprire il gas senza rischiare di buttare giù i poveri ciclisti. Qui il tiro è pazzesco e l’allungo infinito.
In “Corsa”, tra un tornante e l’altro, è maledettamente precisa e si muove senza la minima sbavatura.
Volete godere di un leggero sovrasterzo?
Così come l’equilibrio tra sospensioni-sterzo-freni. Mettetela in “Sport”.
In entrambe, però, più spingi e più ti sembra che le sue prestazioni siano infinite; i freni carboceramici sono fantastici e l’accelerazione è continua e progressiva grazie a un trittico, telaio-cambio-motore, che pare essere imbattibile.
Così come l’equilibrio tra sospensioni-sterzo-freni.
Difficile immaginare qualcosa di più.
Anche la Spyder, quindi, ha carattere. Sicuramente. Anche se è più arduo definirlo rispetto alla coupé, visto che appena la usi aperta (e lo farete il più spesso possibile, ve lo poso assicurare) il concetto di supersportiva viene elevato all’ennesima potenza.
Parola d’ordine: "lifestyle"!
Avete presente la reazione degli altri automobilisti in questo girone dantesco decisamente poco performante?
Insomma, la versione aperta "chiude il cerchio" sulla linea Huracán ed è la variante più "lifestyle", visto che punta ad acquirenti che più che farsi spaventare dai 120 kg di peso in più, beh, badano al suo maggior divertimento (credetemi) nella gestione quotidiana, tanto che un sacco di lavoro è stato speso proprio per gestire al meglio il flusso d'aria intorno alla cabina e per migliorare il comfort e la raffinatezza quando il tetto è aperto. Inoltre anche questa roadster introduce la funzione "cilindri a richiesta" per ridurre i consumi di carburante e, effettivamente, viaggiando in souplesse (ed in modalità “Strada”) i risultati ottenuti sono stati davvero molto incoraggianti.
Lo sterzo dinamico LDS, infine, rimane per qualcuno un punto di frustrazione.
Qualche collega sostiene che il modo in cui cambia rapporto e aggiunge e rimuove l'assistenza (a seconda delle velocità e delle modalità di azionamento) qualche volta possa essere irritante e impedisca di guidare l'auto in modo intuitivo e istintivo. Io trovo, invece, gestisca in maniera perfetta l’ANIMA di questa Lamborghini, adattandosi ad ogni situazione in modo di avere, sempre, una risposta allo sterzo ottimale.
Sarà per questo che è uno degli optional più scelti?
“Power Stars”
Insomma, è stata una settimana fantastica e mi stavo, quasi, per abituare a tutti quei sorrisini maliziosi delle donne ai semafori e alle mille attenzioni e complimenti di ogni categoria sociale che incontravo. Ma, attenti, il mio “potere stellato” è svanito nel momento esatto in cui ho visto la “mia” Lamborghini salire sulla bisarca per tornare a Sant’Agata Bolognese.
Se avrete anche voi la fortuna di conviverci, beh, non dimenticatevelo!
I don't Like
Il modo che alcune persone hanno nel raffrontarsi con chi guida le supercar: dove sta scritto che chi è al volante di una Lamborghini abbia qualcosa da nascondere, soffra di manie di protagonismo e non possa essere (solo) mosso da sana passione?Lifers Cool
Dal 1963 al 2002 Lamborghini ha fatto una media di meno di 250 auto all'anno. Dal 2003 al 2012 questa media è aumentata a più di 1700. Il 2016 è stato il primo anno a superare 3.400. Nel tempo, il costruttore italiano non ha perso nulla del suo antico splendore tanto che, nella storia del brand, trovatemi qualcuno che abbia mai guardato una Lamborghini e pensato: che macchina noiosa!VIDEO
Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
Dott.ssa Clara Magnanini (Automobili Lamborghini S.p.A.) e Menabetz S.r.l. and Menabue Eventi e Trasporti S.r.l. for shooting logistic support
Vuoi acquistare le immagini in alta risoluzione con liberatoria copyright?
contattaci e ti mostreremo l'album fotografico completo da cui scegliere
testi ed immagini di questo articolo sono protetti dalla legge sui diritti d'autore. E' partanto vietata la riproduzione senza espresso consenso scritto da parte della redazione di LifersBlog.