TEST DRIVE NUOVA FORD PUMA ST-LINE X 1.0 ECOBOOST HYBRID EURO 6D (PROVA SU STRADA)
Test Drive
FORD PUMA ST
(prova su strada)
Lo so come succede, non dovete darmi ulteriori spiegazioni.
Uno si fidanza, poi mette su famiglia e la vostra Fiesta ST (tenuta come un piccolo gioiello) comincia a diventare piccola.
Così, LEI, inizia a dire che bisogna cambiare macchina e che la sua amica del cuore ha comprato un SUV che ha un sacco di spazio.
Voi cercate di prendere tempo, ma lei non molla.
Fortunatamente, questo piccolo antefatto che vi ho appena raccontato, deve essere successo anche a qualche tecnico del reparto "Ford Performance” perché (forte del fatto che la Puma si sta rivelando, come vi avevamo avvertito in tempi non sospetti, un grande successo) è riuscito a convincere “qualcuno” (là, in alto) a realizzarne una versione Sport Technology, quindi decisamente più sportiva.
E il divertimento è garantito quando a firmare le Ford ci sono quelle due lettere – ST.
Con la testa, e non - SOLO - con il cuore!
Inizierò con il dire che la scelta di questa versione va meditata e non deve essere frutto, unicamente, di un innamoramento legato al suo design. Per questo è più che sufficiente acquistare una ST Line.
Se invece siete “Motor Addicted” e, quindi, gente (come noi) che quelli che la massa reputa “difetti” considera “pregi”, la Puma ST potrebbe essere un’ottima soluzione, e non solo per il “problema familiare” sopra citato.
Mettere mano ad una Hot Hatch così perfetta, come la Fiesta ST, soprattutto se la trasformi in un crossover più alto da terra di 3 cm e difficilmente pensato per andare così veloce, non deve essere stato facile. Ecco perché, la prima impressione, salendoci, è che gli uomini del reparto corse abbiamo preso la cosa molto seriamente.
Qui è il centro di gravità che, a differenza di come cantava il buon Battiato, non è permanente.
E, questa cosa è la rovina di qualsiasi crossover o SUV, fidatevi.
Ma il pavimento della Puma, alla fine, non è poi così tanto “più alto” dalla strada da non poter dare un'impressione convincente di auto sportiva. E i sedili e la posizione di guida sono fantastici.
HARD DRIVE
Durezza è la parole chiave.
La barra di torsione posteriore è del 50% più rigida rispetto alla configurazione standard di Puma (40 percento più rigida della Fiesta ST) e le barre antirollio anteriori e posteriori presenti fanno il resto. Il differenziale meccanico a slittamento limitato e il torque vectoring assicurano che la ST esca dalle curve senza crollare in un'esibizione sfrenata di slittamento delle ruote o in inutile sottosterzo. Merito anche dei pneumatici Michelin Pilot Sport 4S appositamente sviluppati.
Roba da supercar, non credete?
E vi assicuro che il colle dell’Agnello, con i suoi tornanti e gli ultimi sei chilometri di strada stretta e tecnica che conducono al valico in alta valle Varaita, è un’ottima palestra in questo senso.
Del resto è il secondo valico automobilistico più alto d’Italia e il terzo d’Europa, quindi non potevamo che portare qui, il Puma, a vedersela con gli stambecchi e qualche ciclista indisciplinato.
Tutto ciò, quindi, vi piacerà... Ma meno alla vostra schiena.
Ecco perché dovete essere “dei nostri” per apprezzarlo, pienamente, altrimenti finirete per stufarvene...
LSD a gogò!
Ci sono anche supporti del motore che limitano il rollio e la tecnologia della valvola di scarico attiva, con doppi terminali di scarico in acciaio inossidabile, per dare alla Puma ST una piccola nota esuberante, anche se meno convincente rispetto a quella della Fiesta ST.
Il Performance Pack è essenziale – altrimenti non avrebbe senso acquistare questa tipologia di vettura - ma si paga a parte e ben 1.000€.
Perché non metterlo di serie?
Include: LSD (Limited Slip Differential), Launch Control, Performance Shift Lights.
3 Cilindri?
Il tre cilindri da 1,5 litri EcoBoost (interamente in alluminio) invia i suoi 200 CV, in modo assolutamente convincente, esclusivamente alle ruote anteriori tramite un cambio manuale a sei marce - un formato sempre più raro - che risulta collocato in alto, ma con una leva (forse) troppo corta in questa posizione, tanto che non mi ha convinto pienamente. I suoi innesti sono, comunque, rapidi anche se, a volte, accompagnati da un rumore eccessivo.
Lo sterzo è meraviglioso: la cremagliera è il 25% più veloce di quella dell'auto standard e utilizza un braccio più corto per affinare la svolta della vettura. Il risultato?
È assolutamente lineare e comunicativo! Lo adoro!
Ovvio, va sempre tenuto saldamente, soprattutto su superfici ruvide o increspate, perché legge tutto ciò che scorre e succede sotto il vostro sedere.
Super Trazione
La trazione, almeno sull'asciutto, è davvero impressionante e vi divertirete a farvi notare, non solo per questo meraviglioso colore “Mean Green”, i cerchi bruniti da 19 pollici e le pinze dei freni rosse, ma anche per le performance (0 a 100 km / h in soli 6,7 secondi) che è in grado di mostrare, sfacciatamente, agli altri automobilisti ignari delle vostre potenzialità.
C’è anche uno spoiler, in rilievo, integrato nel paraurti, che ne aumenta la deportanza anteriore di quasi l'80% e un grande spoiler posteriore fissato sul tetto nero a contrasto.
Credo sia l’unico colore che lo permetta. Un motivo in più per sceglierlo!
Eco o Sport? Meglio Normal...
La modalità "Normale" è la soluzione di guida migliore. Anche rispetto alla Sport. Ma già so che non mi crederete e che lo schermo rosso vi attirerà come miele.
La modalità "Track" vi consente di disattivare tutto, senza perdere tempo, ma suggeriamo di usarla solo in pista dove apprezzerete anche la frenata, forte e immediata, messa a punto per una migliore modulazione e sensibilità.
I consumi, alla fine, non sono esagerati, ma nemmeno così parsimoniosi. La Puma ST lascia l’opzione Hybrid per presentare la disattivazione del cilindro per una maggiore efficienza: Ford afferma che il software può farlo in soli 14 millisecondi, 20 volte più velocemente di un battito di ciglia, quindi sarà per questo che vi sembrerà che questo non avvenga mai, anche se (pazzi) viaggiate in ECO, opzione contentino data proprio per quando la usa la vostra fidanzata, inserita per la prima volta su un veicolo Ford Performance.
Inside
Dentro, oltre al volante a fondo piatto, ci sono i superbi sedili Recaro e i loghi ST come se piovesse.
Tranquilli: nessuno ve la scambierà per un Puma “Titanium”, anche se (soprattutto con la ST Line) ne condivide molte cose:
il display dello strumento da 12,3 pollici, quello touchscreen avanzato da 8", tutte le porte USB e le connettività necessarie.
A proposito: leggete la nostra prova, di cui trovate il link diretto proprio qui sotto.
In conclusione:
la Puma ST è come una Fiesta ST alta, un po' meno frenetica, forse, ma in cui puoi mettere il cane nel bagagliaio dopo averci già stivato la spesa nel MegaBox, da 80 litri.
In pratica un'auto estremamente utile, ma anche molto divertente.
Un ottimo compromesso… Cosicché, anche lei, non vi potrà più dire di no!
I don't Like
Io avrei apprezzato di più un automatico performante.
Diciamolo: se accettiamo un 3 cilindri su un’auto sportiva, è arrivata anche l’ora che la piantiamo di piangere con sta storia del pedale della frizione, indispensabile per sentirsi dei “veri uomini” alla guida.
Lifers Cool
Gli specchietti retrovisori proiettano a terra (da ambo i lati) un’esagerata “Bat-luce” con il maxi logo ST. Nemmeno un rapper americano, nel pieno del suo successo, potrebbe chiedere di più!
VIDEO
L’insofferenza dei ciclisti nei confronti degli automobilisti (e viceversa) è un sentimento diffuso e universale.
La scarsa educazione stradale, da ambo le parti, consegue il non rispetto delle reciproche esigenze di mobilità.
MA UN MODO PER CONDIVIDERE LA STRADA C'È, e noi l'abbiamo trovato!
Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
Daniela Melella, Liliana Bean (Media Specialists), Monica Mecacci e Marco Alù Saffi (Ford Italia S.p.A.)
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