TEST DRIVE FORD FIESTA ST 1.5 200CV START&STOP EURO 6.2 TRASMISSIONE MANUALE A 6 RAPPORTI
Prova su stradaNuova Ford Focus ST
5 porte 2.3 Ecoboost manuale
Vogliamo condividere
con te le nostre
"emozioni di guida"
Prezzo: 40.500,00 € Potenza: 280cv
Test Drive
Nuova Ford Focus ST
5 porte 2.3 Ecoboost manuale
(prova su strada)
Lanciata in Europa nel 1998, la Focus è stata (anche per molti italiani) quelle che erano le Timberland per i paninari. Irrinunciabile!
Bastava affacciarsi ad una finestra, guardare di sotto, e vederne passare un numero spropositato.
Del resto, se nel 1999 è stata giudicata Auto dell’Anno in Europa e, con oltre un milione di pezzi venduti, l'auto più venduta al mondo nel 2012, ci sarà un motivo, no?
Così eravamo curiosi di provare la quarta generazione ma, come sempre, volevamo farlo con sportività e, quindi, abbiamo optato (subito) per la sua declinazione più potente, ossia la ST!
BEST SHOTS
Remember that...
È importante ricordare che questa Focus è la prima auto di Ford basata sulla piattaforma C2, che ne ha aumentato la rigidità torsionale del 20% e gli attacchi delle sospensioni del 50%.
Questo si traduce in un miglior controllo e una maggiore reattività, tutte sensazioni che ci piacciono e sono amplificate in questo modello che veste il motore più hot fra i due disponibili:
il benzina 2.3 da 280 CV (che è un mostro di coppia) simile a quello già visto sulla Ford Mustang.
Mica avreste scelto il diesel, no?
Sotto pelle...
C'è ingegneria seria, sotto la pelle, peccato (solo) che sia stata poco pubblicizzata!
Differenziale (a slittamento limitato, efficace senza essere mai eccessivamente aggressivo) controllato elettronicamente, ammortizzatori adattivi, freni a disco ventilati potenziati, sospensione abbassata (-10mm), irrigidita e supportata da pneumatici Michelin Pilot Sport 4S da 19 pollici, che forniscono un supporto incredibilmente sicuro e stimolante e ti incoraggiano a esplorare, sempre di più, i limiti della vettura. Anche lo sterzo è più veloce.
Insomma, la ST è stata sottoposta a una sorprendente quantità di revisioni e cambiamenti, dalla sua apparizione nel 2002 e tutto questo si avverte chiaramente.
Badge ST: uno anteriore e uno posteriore
A qualcuno potrebbe sembrare poco appariscente, soprattutto se non osate sul colore della carrozzeria, ma mettetela a confronto con una Focus più “tranquilla” e cambierete immediatamente idea: paraurti maggiorati, nuova finitura della mascherina, la coreografica (ma mai tamarra) ala posteriore.
Vi state schiarendo un po’ le idee?
Dopo metteteci i cerchi in lega da 19” e i due grossi terminali di scarico, dai quali (volendo) esce un sound celestiale, ed il gioco è fatto.
Idem dentro:
volante sportivo”, con logo ST nella parte bassa e piatta, pedaliera in metallo e dei bei sedili Recaro che trattengono (grazie alla profilatura sui fianchi) il corpo nelle curve veloci.
Poi, però, piacciono anche a lei perché le fanno mantenere (dice) la schiena in una posizione ottimale e la stancano meno durante i lunghi viaggi.
Ottimo, no?
Funzionalità
L’abitacolo è ben organizzato, spazioso (sia davanti, che dietro) e realizzato con materiali decenti. Tutto è molto pulito e lineare anche nella grafica e, già so, che gli amanti dell’old school e dell’analogico approveranno!
Focus ST ha di serie anche il sistema di infotainment Sync3 di Ford, una vasta suite di funzionalità standard che includono navigazione satellitare, connettività Bluetooth, radio DAB, Apple CarPlay e Android Auto, nonché un'interfaccia chiara e di facile lettura.
Il touchscreen da 8,0 pollici e il software che utilizza funzionano alla grande e ho avuto modo di scoprire come il vivavoce integrato sia uno dei migliori in circolazione.
Red Passion
Quanto mi piace che il pulsante, rosso e irresistibile, con la scritta “ST” sia attivabile dal volante: “Wet, Normal, Sport e (se avete, come credo, il Performance Pack) Track”.
In queste ultime, il sistema anti-lag viene copiato (pari, pari) dalla supercar Ford GT e dal pickup Raptor F150. Vi pare poco?
Ma, se ancora non vi basta, potete sempre usare il cambio (rigorosamente manuale a 6 marce e con i pedali molto ben distanziati) che diventa un grande protagonista, corto e invitante. Ecco perché è in curva che, la ST, esprime tutto il suo entusiasmo.
L'aderenza è immensa e la trazione eccezionale, soprattutto in Sport e Track che mantengono il differenziale più bloccato. Il telaio è divertente e l'erogazione di potenza incisiva ma controllabile. Il crepitio e gli scoppiettii ad ogni rilascio irresistibili.
Quindi?
Se la Fiesta ST è troppo “piccola” per voi, ma non avete un budget sufficiente per mettervi in garage una Focus RS, beh, lei potrebbe essere la scelta più azzeccata.
Ma se questa fantastica “belvetta” riuscirà ad entrare nel vostro garage, beh, date retta a me: il pacchetto co-pilot che cercheranno di vendervi (anche se non troppo invadente)
lasciatelo a qualcun altro, perché è un’auto tutta da guidare!
I don't Like
il programma Track si paga a parte: rientra nel pacchetto Performance, che comprende anche le pinze dei freni rosse. Chi compra una ST dubito non lo voglia o ne possa fare a meno, anche se (alcune, tipo il “launch control”) sembrano cose che proverete solo una volta e poi dimenticherete.Lifers Cool
È una nicchia e, senza dubbio, l'odioso superbollo non aiuta, ma è anche l’unica con cui la famiglia può salire a bordo, caricare le sue valigie (bagagliaio enorme - più di 600 litri) mentre voi, nei vostri viaggi solitari (anche solo casa-lavoro), potete divertirvi!Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
Daniela Melella, Liliana Bean (Media Specialists), Monica Mecacci e Marco Alù Saffi (Ford Italia S.p.A.)
Marco Longhini
Autore
SVADAS
Fotografia
BACKSTAGE
Vuoi acquistare le immagini in alta risoluzione con liberatoria copyright?
contattaci e ti mostreremo l'album fotografico completo da cui scegliere
testi ed immagini di questo articolo sono protetti dalla legge sui diritti d'autore. E' partanto vietata la riproduzione senza espresso consenso scritto da parte della redazione di LifersBlog.