Nuova Fiesta ST: “Sports Technologies”
Prezzo: 29.200 € Potenza: 200cv
Test Drive
Ford Fiesta ST
1.5 200CV Start&Stop EURO 6.2
Trasmissione manuale a 6 rapporti
(prova su strada)
La Fiesta è arrivata alla sua settima edizione ma, per me, è (e rimane) sempre la “Fiestina”.
E la Fiestina ha ogni volta il suo perché, soprattutto se veste il badge “ST”.
Certo, qualche perplessità sulla scelta del motore, specialmente prima di provarla, c’era...
Ma ora posso dirvi (con grande serenità) che l’EcoBoost 1.5 tre cilindri (ecco qui il vero azzardo da parte della divisione sportiva dell’Ovale Blu) è praticamente perfetto.
BEST SHOTS
290 Nm di coppia ai bassi regimi!
Sono ben 200 i cavalli che spingono i 1.262 kg. Un rapporto peso potenza che la rende molto interessante proprio nel fare quello per cui è stata progettata e costruita: ossia GUIDARE!
Il sound, oltretutto, è piacevole anche nella modalità “normal” (che è quella predefinita, che viene ripristinata ogni volta che premerete il pulsante di avviamento) e questo è positivo perché, per molti, diventerà (anche) una prima auto.
Pensate che permette al motore di disattivare un cilindro (in situazioni di velocità costanti e quando comunque non viene richiesto particolare sforzo al propulsore) a beneficio dei consumi, dandovi la certezza che venga riattivato in soli 14 millisecondi se ne avete bisogno.
Forte, no?
Poi, come sempre succede, passando al settaggio Sport (che irrigidisce, appesantisce e accelera) o Circuito (dove il controllo elettronico della trazione viene disattivato e il controllo elettronico della stabilità limitato) si apre una valvola posta lungo l’impianto di scarico (Active Exhaust Valve Technology) che rende la “musica” ancora più melodiosa e coinvolgente.
Ovviamente è amplificata (manche se solo in parte) dagli altoparlanti del sistema audio Bang & Olufsen di serie, però non è mai finta (a differenza di altre vetture dello stesso segmento) ma sempre corposa e dalle tonalità cupe, con tanto di scoppiettii (soprattutto a vettura calda) che vi faranno chiedere: come ci sono riusciti?
Praticamente inesistente il turbolag.
Fuori e dentro...
La cosa che esteticamente mi piace di più, in questa piccola sportiva, è il suo musetto;
l’anteriore specifico (con griglia esagonale a nido d’ape nera e le prese d’aria maggiorate) lo trovo molto sexy, mentre i fari full Led regalano una faccina che (grazie anche alle frecce dinamiche integrate) sembra ipnotizzarvi.
Poi ci sono le minigonne e gli inediti cerchi in lega da 18 pollici.
Competano il tutto, dietro, un estrattore aerodinamico, uno spoiler e il doppio scarico cromato.
I ❤️ 3 porte
Le linee appaiono più tese, soprattutto nella versione a 3 porte che è quella che preferisco.
All’interno non aspettatevi fuochi d’artificio.
Che siete su una ST lo rivelano, soprattutto, gli splendidi (e molto contenitivi) sedili Recaro.
Poi ci sono la pedaliera sportiva in metallo e il volante con la parte inferiore piatta, dove spicca il logo.
Qualche plastica un po’ chip sulle porte...
Insomma: niente di più e niente di meno di quello che serve!
Però questa ST è più intelligente e matura rispetto alla precedente e la sua tecnologia è adulta.
Il differenziale meccanico a slittamento limitato (LSD, niente di pericoloso - nonostante il nome) incrementa l’aderenza in curva ed è incluso nel “Performance Pack” insieme al launch control. È un optional non essenziale, ma io lo prenderei!
La retrocamera (che consente di visualizzare lo spazio dietro il veicolo, poiché gli specchietti retrovisori esterni sono piuttosto piccoli) sul touch screen SYNC3 da 8” è molto utile. Quest’ultimo integra, tra l’altro, anche Apple CarPlay, Android Auto e MirrorLink.
Tantissimi gli aiuti alla guida.
TOP-Hatch?
Molto divertente da guidare, una volta seduti al suo interno è facile trovare la posizione di guida migliore e il feeling che, ovviamente, si traducono in velocità.
Metto in Sport usando il pulsante che si trova in un gruppo di tre, accanto al freno a mano. Di fianco c’è anche quelo ESC-off, quindi già sapete come va a finire, no?
La tenuta di strada è ottima, così come lo sterzo (anche se, nella nostra vettura, non è perfettamente allineato) e ci vuole veramente poco, soprattutto tra le curve, per iniziare ad esagerare e spremerla a fondo.
Ma non è mai qualcosa con cui devi lottare contro...
La piccola ST ama essere guidata in modo un po’ sporco: va lanciata dentro alle curve con violenza, frenando all’ultimo e, una volta caricato l’anteriore, fa scivolare il retrotreno verso l’esterno permettendovi di trovarvi già in linea con la traiettoria d’uscita.
Se stai acquistando un'auto per imparare l'arte del sovrasterzo è quella che fa per te, quindi non cercare oltre.
SUPER HATCH!
Il bilanciamento del telaio è quello dalla vecchia ST e questa è un’ottima notizia.
Il cambio manuale a sei marce risulta particolarmente degno di elogi, data la sua rapidità nell’innestare le 6 marce disponibili e alla sua corsa ridotta, ma la tanta coppia (presente già ai bassi giri) non vi obbligherà mai ad un uso intenso, almeno che non lo vogliate.
Volete i paddle?
Dimenticateveli! Questa è ancora una hot hatch che regala divertimento vecchia scuola, anche se molte delle sue opzioni stringono gli occhi al 21° secolo.
Insomma, dopo dieci giorni trascorsi insieme a lei posso sicuramente dirvi che vi provocherà maggiore tensione il fatto di doverla lasciare in un parcheggio incustodito, che la mancanza di un cilindro.
Va bene, gestisce splendidamente la sua potenza, ha un bell'aspetto ed ha un prezzo aggressivo.
Se non ti stai divertendo nella ST, è perché sei bloccato nel traffico, fidati!
I don't Like
Unica pecca, su un’auto così cittadina, è la visibilità.
Montanti anteriori spessi, finestrini posteriori tagliati verso la coda e il lunotto piccolo non aiutano, soprattutto in retromarcia.
Lifers Cool
I para colpi delle portiere laterali retrattili (“Door Edge Protector”) sono una trovata geniale. Poi, su una sportiva, direi unici!
Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
Daniela Melella, Liliana Bean (Media Specialists), Monica Mecacci e Marco Alù Saffi (Ford Italia S.p.A.).
Prof. A. Porta e Proff.ssa Gabriella Chiffi della Scuola secondaria di 1° grado "Carlo Levi" di Grugliasco e agli allunni che hanno partecipato (attivamente) alla realizzazione dei Murales di K. Haring, «L'Albero della Vita - Concentric man e Radiant child», che sono stati il teatro principale del nostro shooting.
Marco Longhini
Autore
SVADAS
Fotografia
BACKSTAGE
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