Test Drive
Ferrari SF90 Spider
(prova su strada)

Meglio APERTA

Il design della SF90 lascia a bocca aperta, soprattutto nella versione Spider (che è quella che preferisco), ma genera anche qualche discussione.

Dietro ricorda un po’ troppo la nuova Corvette e davanti rompe un po’ quelli che sono gli schemi classici di Maranello.

Del resto è la più potente tra le stradali che potete portarvi a casa, la prima elettrificata, quindi è normale che Flavio Manzoni e il suo staff abbiano deciso di dare vita a nuove linee e guardare a ciò che piace ai mercati più floridi e ricchi, dove troverà i suoi principali acquirenti.

La parte terminale del cofano motore è completata da un elemento sospeso composto da due elementi: uno fisso che incorpora il terzo stop, e uno mobile dalla forma a cuneo nella parte anteriore, lo shut-off Gurney.

Un sistema attivo brevettato che, regolando i flussi che investono la parte alta della carrozzeria al posteriore, permette di ridurre la resistenza nelle situazioni di marcia rettilinea o con minimi angoli di sterzo, massimizzando invece il carico verticale in caso di frenata, cambi di direzione o in percorrenza di curva durante l’impiego prestazionale della vettura.

RHT

Il Retractable Hard Top, cioè il tetto apribile in lamiera ad azionamento elettrico, la rende indistinguibile dalla Coupé; questo significa che l'integrazione è ben riuscita ed è la scelta migliore da fare.
Fidatevi.
Funziona alla grande, è veloce ed armonico sia in apertura che in chiusura e, soprattutto, non le guasta il design. Forse perché, se alla fine chiusa è bella come la coupè, aperta è più una “targa” che una cabriolet.
Perché rinunciare, quindi, alle emozioni di guida en plein air?
E chi se ne frega se il volume dei bagagli scende a 100 litri!

Tranquillità referenziale

Mi siedo e la prima sensazione non è quella di timore, ma di tranquillità. E questo nonostante gli ingombri che non sono certo da city car.
Positivo.
L’Alcantara è ovunque e il volante hi-tech è dotato di superfici touch e tanti comandi (molti a sfioramento) posizionati secondo un ordine di priorità: ci va qualche minuto per capirne le dinamiche (pensate che Maranello ha creato pure un tutorial, con tanto di video interattivo) e, almeno i primi tempi, questo può distrarre. Visto in un’ottica sportiva, mi fa un po’ rimpiangere quei bei volanti privi di qualsiasi appendice; visto in un’ottica GT, non appena li avrete memorizzati, vi permetterà di non perdere mai di vista la strada che scorrerà veloce davanti a voi.
Pensate che c’è pure un head-up display che vi dice il tipo di curva che andrete ad affrontare.
Anche il cambio a griglia porta un nuovo stile che, subito, può leggermente disorientare. E’ un chiaro omaggio al manuale a “cancelletto” delle Ferrari d’epoca. Forse un modo da parte del Centro Stile Ferrari di mettere a tacere i soliti clienti irriducibili che dicono: “Ah, quando c’era la leva era tutta un'altra cosa”...
L’interfaccia uomo-macchina è 100% digitale, con un display ricurvo da 16" con una risoluzione eccellente, che vi da un sacco di informazioni.

Ma se foste nei miei panni, stareste fermi a scorrere fra i menù o ne approfittereste per guidare?

THE SOUND OF SILENT

Allora la accendo.

Ma nulla... Nessun rombo! Eppure è "in moto", le spie del quadro strumenti me lo dicono.
Mi assale un piccolo affanno e qualcuno attorno a me sorride.
Non so a voi, ma l’idea di essere seduto al volante di una delle auto di serie più potenti al mondo, senza far girare nemmeno una testa, mi provoca un piccolo fastidio.
Poi Federica mi suggerisce di mettere in Sport e la musica cambia immediatamente. Non sono più su un clone di una Prius ma, finalmente, su una Ferrari.
Il V8 fa il lavoro per cui è stato inventato e, finalmente, la gente ascolta ammirata, ma anche un po’ intimorita, il latrato del biturbo arrabbiato.
E se poi, a mia disposizione, ci sono anche tre motori elettrici da utilizzare per dare più spinta, piuttosto che per farla marciare 100% elettrica per soli 25 Km, beh, che altro dire se non benvenuti?

Occhi sulla strada, mani sul volante...

La verità è che non sei mai veramente pronto per una SF90 se cerchi di dare il massimo.
Per fare ciò dovrai uscire dalla modalità eDrive o Hybrid e selezionare, almeno, Performance o idealmente Qualify ripercorrendo, mentalmente, l'intera esperienza lavorativa in Scuderia del sabato con Charles o Carlos.
Il motore termico è un 4.0 V8 turbo da 780 CV e lavora assieme ad uno a corrente integrato nel cambio robotizzato a doppia frizione. Altre due unità elettriche muovono le ruote anteriori (si occupano anche della retromarcia, dato che questo rapporto è assente nel cambio) realizzando, quando serve, una trazione integrale.