DS3 Crossback auto rivelazione dell’ultimo Salone di Parigi
Prova su stradaDS 7 CROSSBACK
GRAND CHIC
Vogliamo condividere
con te le nostre
"emozioni di guida"
Prezzo: 47.750 € Potenza: 180cv
Test Drive
DS 7 CROSSBACK
GRAND CHIC
(prova su strada)
Quando qualche anno fa il Polo Automobilistico Francese ha deciso di dare al brand DS una vita propria, molti hanno gridato preoccupati.
La vedevano solo come un’operazione rischiosa:
“Meglio continuare ad usarlo come marchio distintivo del Gruppo Psa” hanno urlato, esattamente come fanno altre case automobilistiche per le loro versioni Premium.
Oggi, che il numero 7 è finalmente il primo SUV concepito dalla nascita per essere solo un nuovo DS, che significa (quindi) fascia alta, si iniziano a vedere i primi risultati di vendite pure in Italia, dove la gente (si sa) impiega sempre un po’ ad abituarsi alle novità, soprattutto se non sono a buon mercato.
BEST SHOTS
Assonanze temporali
Capisco che presentare un nuovo crossover compatto, per quanto di qualità, non sia originale come mostrare al mondo l’iconica DS del 1955, ma il mercato sembra apprezzare.
Cosi mi capita sempre più spesso che qualcuno mi chieda come va, questo DS 7, magari mettendolo proprio in confronto con la Citroën C5 Aircross.
La prima DS ci ha regalato sospensioni idropneumatiche, quindi anche in questo c'è assonanza: un sistema di sospensione che adatta continuamente gli ammortizzatori, in base alla strada davanti a se che, oltre a fidarsi dei vostri occhi, è scansionata (fino a 25 metri) perfino da una telecamera posta sul parabrezza, che ha l'obiettivo di vedere buche e dossi e far capire alla centralina quando li colpirete.
Su questi ultimi la morbidezza è fantastica e l’“effetto tappeto volante” (tanto pubblicizzato da PSA) confermato.
Design d’avanguardia
Così, quando vi sedete all’interno, un po’ di “avanguardia” la trovate: metallo, widescreen ad alta risoluzione. Sembra di entrare in una elegante boutique, più che nell’abitacolo di un SUV dalle dimensioni non proprio contenute. E questo da un senso generale di qualità e anche un po’ di ossessione, soprattutto nelle sue forme a diamante (o, se volete essere meno sofisticati, a rombi) ripetute.
È un motivo che troverete ovunque guardate. Fuori e dentro.
Interruttori, quadranti virtuali, grafica, zigrinatura, cuciture, un mood decisamente diverso da quello offerto dalle rivali.
Un po’ come la bella ruota a rullo che regola il volume dello stereo, gli interruttori dei finestrini elettrici (in metallo), i pulsanti di scelta rapida per l'infotainment che sembrano di vetro, l'orologio del cruscotto dell'orologiaio francese BRM.
Comunque sereni: all'interno c'è spazio anche per due schermi da 12 pollici.
Scegliete l’ispirazione RELAX!
Poi, però, vi chiedete perché scegliere proprio l’ispirazione (in DS chiamano così gli allestimenti) “Performance Line” , che vi priva (ad esempio) dei sedili elettrici (quando si potrebbe avere molta pelle Nappa pregiata e, per giunta, lavorata) per dargli un aria così “pistaiola” (ma un po’ inutile) grazie all’Alcantara®/TEP con impuntura dedicata.
Ma DS non si occupa di sportività. È più una cosa di confort: respiri profondi e relax!
Il “Pack Navigation Dub” vi offre (a 1.350 euro) navigazione 3D connessa con riconoscimento vocale, il DS Connect Box, la ricarica a induzione per smartphone (molto, molto comoda) e la Radio DAB che, sebbene sembri una cosa di cui potete tranquillamente fare a meno, poi crea dipendenza (soprattutto se amate più la musica, che le chiacchiere). Tutto questo è di serie sulla BUSINESS, quindi (ancora una volta) vale la pena di valutare se non sia sacrificabile quell’appena accennato animo sportivo.
Optional
Sicuramente, vorrete il Tetto panoramico apribile (1.100 euro), vetri laterali e lunotto posteriori oscurati (300 euro), cerchi in lega da 20” Tokyo e quello che manca all’interno del Advanced Safety Pack (che è di serie).
Certo, in una tipologia di crossover di questo tipo, potevano inserirci anche l’Adaptative Cruise Control, al posto del regolatore e limitatore di velocità basico, che non è nemmeno di facile intuizione;
invece lo trovate solo all’interno del Pack Pilot Connected, che comprende anche il DS Active Led Vision.
Normale è meglio!
Il diesel 2.0 da 180 CV va bene quando si va in giro, ma nei regimi più alti diventa un po’ rumoroso.
La trasmissione EAT8 è ok, soprattutto se lasciate che faccia tutto da sola (in manuale non ha mai reazioni troppo dinamiche) e non fatevi tentare dal tasto “Sport”, perché (sempre lui) sembra andare contro lo spirito della vettura.
Meglio passare, se proprio volete, dalla modalità comfort (dove il corpo galleggia un po' intorno ai 50-60 chilometri all'ora, ma si comporta molto bene alle basse velocità sui ciottoli o i dossi) alla modalità normale che tende maggiormente alla rigidità e, quindi, preferisco.
Il volante, però, mi piace più (nella sua forma tagliata nella parte bassa e dimensioni) di quello utilizzato da Peugeot e l'assenza di un grande tunnel di trasmissione 4x4 significa un piano posteriore piatto e molto capiente: 555 litri, che può essere ampliato fino a 1.752.
Ricordate infine che, sin dalla sua versione base, la DS 7 è ben accessoriata, ha un prezzo d’attacco interessante ed è prevista la compatibilità con i sistemi Mirror Link, AppleCarPlay e Android Auto; per cui se desiderate collegare il vostro smartphone e avere le App riportate sul display con configurazione di guida (messaggi WhatsApp letti a voce e non a schermo, così, per dire) non rimarrete delusi!
Ala fine, ormai, per qualcuno l’importante è questo, no?
I don't Like
I pulsanti posizionati nel tunnel centrale sono un po’ scomodi, come quello di accensione, il drive mode, e gli alza cristalli elettrici che non siamo abituati a cercare proprio li.
Lifers Cool
La doppia presa USB posteriore.
Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
DS Automobiles italia e il Sig. Marco Barbetta.
Marco Longhini
Autore
SVADAS
Fotografia
BACKSTAGE
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