Dacia Arena – 20 future mamme in campo
Test Drive
Dacia Duster Prestige
4X2 1.0 TCe 100 ECO GPL TCe
Che ne dite di fare un piccolo sondaggio con me?
Scendete in strada, guardatevi attorno, e ditemi quante Dacia Duster vedete lungo il vostro cammino...
4, 5 nell’arco di pochi metri?
Bene...
Poi salite in macchina e, pur rimanendo concentrati alla guida, spaziate con la vista attorno a voi e ditemi, ancora, quante Dacia Duster incontrate?
15, 20 nel giro di pochi chilometri?
Esatto...
Fate un lungo viaggio, magari di quelli autostradali (in cui si macinano km e si fanno soste in autogrill) e, sono certo, che oltre a vederne 50/6O, incontrerete anche qualche bisarca, piena zeppa di Dacia Duster!
Insomma: pare (quasi) che siamo sotto assedio! Molti la vogliono e moltissimi l’hanno già comprata, in tutte le sue versioni, più o meno recenti.
Non a caso si è presa il titolo di auto estera più venduta nel nostro paese.Così, quando durante il lock down sono stato invitato da Dacia Italia a seguire la conferenza stampa di lancio del nuovo modello GPL, sono rimasto particolarmente colpito dalle parole di Francesco Fontana Giusti (Image and Communication Director Renault).
Lui sosteneva che “a differenza di altri mercati, in Italia siamo riusciti ad avere un posizionamento molto life style e basta andare ai Parioli per vedere Dacia che girano ovunque” e a me, questa cosa, ha colpito molto e mi è venuto il trip di averne una, per poterlo verificare.
Ovviamente, per farlo, non siamo andati a scomodare i quartieri alti della borghesia romana, ma quelli della collina torinese.
Così abbiamo iniziato a frequentare, su e giù, le strade strette e impervie dietro la Gran Madre, a due passi da Villa della Regina, in strada alle Sei Ville per la precisione. Un vialetto blindatissimo al termine di corso Picco porta alla doppia abitazione di CR7, che ospita tutto il meglio della sua collezione automobilistica.
Troveremo anche qui delle Dacia Duster?
Ma vediamola questa nuova versione Turbo GPL...
L'aggiornamento riguarda solo la motorizzazione, lasciando inalterate le altre caratteristiche viste con il lancio di questa generazione.
La griglia e i fari (che utilizzano DRL a LED) sono ora più larghi e le luci posteriori sono quadrate non verticali. Magari strizzano un po’ gli occhi a Jeep, ma danno un senso di avventura in più.
Il cofano è più sagomato e le ruote sono più grandi, soprattutto se prendete la versione top. Tutto fa sembrare il corpo più ampio anche se, in realtà, non è cresciuto affatto. Ecco perché questo SUV diventa un'auto comodamente stretta per città o strade di campagna.
Cambia poco la forma, ma molto la sostanza.
Il nuovo sistema di infotainment, Media Nav Evolution, più attuale ma non ancora al passo con i "tablet" touch delle nuove generazioni, funziona bene.
È fluidissimo con gli smartphone e legge anche gli MP3 (cosa sempre piuttosto difficile da far fare in Renault). Sono disponibili il climatizzatore automatico, il cruise control (non adattivo) e i sensori di parcheggio con Multiview camera, molto utile nell’offroad e per non rigare i cerchi delicatissimi nei parcheggi in città. Oppure, a richiesta, si possono avere anche la chiave elettronica e il tasto di avviamento del motore.
I comandi sul volante e il piccolo schermo digitale nel quadro strumenti aiutano a darvi la percezione di auto più matura; nella Comfort e nella nostra Prestige (che sono le Duster più accessoriate e che vanno scelte per una convivenza anche extra lavorativa) trovate di serie anche il nuovo bracciolo per il conducente, gli alzacristalli elettrici al posteriore, barre sul tetto e protezioni sotto-scocca anteriori e posteriori Dark Metal.
Il design dei cerchi in lega da 17'' si chiama Maldive e, visto il periodo, fa anche sorridere.
Per la parte sicurezza, abbondano gli airbag, l’Hill Start Assist + ESP. È vero, mancano l’anticollisione e la frenata automatica di emergenza, ma considerando che il prezzo di questo crossover parte da meno di 13.000 € (ovviamente per un 4x2 con specifiche base), se togliete le plastiche un po’ cheap e non siete alla ricerca di effetti speciali, beh, converrete con me che i risparmi nella scelta delle dotazioni sono davvero intelligenti e non influiscono sul risultato finale.
Sotto al cofano?
Trovate un piccolo motore a tre cilindri, da 1,0 litri e 100 CV, che ronza bene e guida solo le ruote anteriori; ma al posto della ruota di scorta c'è un serbatoio GPL (è un Landi-Renzo montato direttamente in fabbrica) da 33,6 litri. Il carburante può essere cambiato premendo un pulsante (dall'aspetto un po’ minimal ed economico) sul lato sinistro del volante, sia che siate fermi o in movimento. Non potete, però, avviare l'auto in modalità GPL (il passaggio è automatico e inavvertibile) quindi, se siete degli integralisti del gas, non dimenticate mai di avere almeno un “chupito” di benzina nel serbatoio ridotto a 42 litri. L'unica differenza, rispetto alla versione TCE, sono le doppie porte di riempimento sistemate, in modo ordinato, sotto un unicosportellino. Gli acquirenti del GPL non perdono un centimetro quadrato di spazio (445 litri sotto la cappelliera) per i bagagli.
In strada si nota subito la coppia aumentata rispetto al precedente aspirato.
La Duster, ora, ha una buona curva e il turbo suona allo stesso modo, qualunque carburante stiate bruciando. Il risultato è un po’ di potenza extra, che fa guadagnare 10 Nm di coppia (170 Nm) e abbassa di 750 giri il momento in cui il motore eroga questo valore massimo (a 2.000 giri/min). Si ha la sensazione di avere, sotto al cofano, un motore più potente rispetto alle sua caratteristiche e questo è sempre gratificante.
Anima Cittadina
Anche il rollio è abbastanza contenuto (grazie alla sospensione leggermente rigida) e ce n'è quanto basta per giustificare il comfort e la comodità della Duster.
Qualche problema sulla schiena (soprattutto del passeggero) può farsi sentire solo su viaggi autostradali molto lunghi.
Lo sterzo è leggero e il cambio manuale e piacevole, dalla corsa non cortissima ma dagli innesti precisi. Peccato abbia solo 5 marce che, però, grazie alla maggiore altezza da terra e al telaio robusto, aiutano a salire anche su fondi sconnessi e stradine di campagna.
L’economico che piace
La garanzia per la doppia alimentazione è di 36 mesi i o 100.000 chilometri e si ha, a parità di utilizzo, un risparmio medio annuo di carburante quantificato in 300€ rispetto al diesel e 700€ nei confronti del benzina.
Poi c’è l'11% in meno di emissioni di CO2 rispetto a un motore a benzina equivalente.
Vi bastano, come motivazioni, per sceglierla Bi-Fuel?
INSOMMA
Nonostante a Torino le parole d’ordine, per tutti, restano privacy e discrezione, anche su molte delle sue strade Vip, ora, a fianco delle inossidabili Panda 4x4 è possibile vedere (anche) delle Dacia Duster.
E poi volete mettere la gioia, una volta ogni tanto, di poter fare un pieno di GPL (portando l’autonomia combinata a circa 1.400 km) e sentirsi dire dal benzinaio che gli dovete, solo, 19€?
Nelle supercar che siamo abituati ad usare noi, con quella cifra, ci facciamo al massimo due sgasate!
Di questi tempi, beh, male non fa...
I don't Like
Ci sarebbe piaciuto un dialogo con la strumentazione di bordo che ci dicesse l’autonomia di Benzina/GPL.Lifers Cool
Dacia è tra i pochissimi produttori che propone listini veri, con il prezzo indicato sulla carta che rispecchia quello delle concessionarie.Che bello evitare noiose trattative!
VIDEO
Dacia Duster Turbo GPL: intervista a Francesco Fontana Giusti (Direttore della comunicazione di Renault Italia) in occasione della sua presentazione stampa.
Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
Dacia Italia (Brand del Gruppo Renault) nelle persone del Dott. Daniele Romano e della Dott.ssa Giorgia Solarino.
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