TEST DRIVE CHEVROLET CORVETTE STINGRAY COUPÈ
Prova su stradaCorvette C8
Stingray
Convertible
Vogliamo condividere
con te le nostre
"emozioni di guida"
Prezzo: 116.552€ Potenza: 482cv
Test Drive
Corvette C8
Stingray Convertible
(prova su strada)
Erano due anni che attendevo questo momento e, vi posso assicurare, che arrivare al risultato non è stato facile.
Essere tra i pochi che avranno l'opportunità di far entrare nel proprio garage una Stingray di ottava generazione crea emozioni e grandi aspettative.
Scoprire che a differenza della coupè prevista, c'è una Convertible e al posto dell' "AMPLIFY ORANGE TINTCOAT", un fantastico "RAPID BLUE" (che è il mio colore preferito) genera un sorriso a 360° stampato sulla faccia.
E questo nonostante fuori stia piovendo.
BEST SHOTS
Inside...
Appena ci sali (i brancardi, da superare, sono un po’ larghi) capisci che l'americana è diventata più europea di quello che ti aspetti.
I materiali ora sono ottimi, la plastica degli interruttori, la pelle, le finiture e gli accoppiamenti anche. Il fatto che ci siano solo due postazioni per i bicchieri, invece della solita dozzina, rilassa.
La posizione di guida, oltre ad essere da vera sportiva, è completamente rivolta al guidatore. Il passeggero potrebbe anche non esserci o non esistere.
Ricorda molto quella di un jet militare e il tunnel centrale crea una sorta di divisione netta (ed invalicabile) con il fortunato che vi sta di fianco che, al massimo, può permettersi di regolare la temperatura del clima o la quantità di aria che soffia dalle bocchette di aerazione nel suo lato.
Nemmeno la scelta di una canzone o di una destinazione sul navi gli sono concesse. Troppo complicato da quella posizione.
Quindi se siete abituati a delegare a qualcun altro, per queste cose, beh, dovrete rivedere un po’ le vostre abitudini. Anche il display centrale dell’infotainment (che è semplice da utilizzare e funziona molto bene) è montato in alto, ma inclinato solo verso chi guida.
Il cruscotto digitale è pieno zeppo di tecnologia interessante!
È personalizzabile da 12 pollici, mentre per il sistema di infotainment si è optato per uno da otto.
Ci sono 17 pulsanti fisici posizionati sul tunnel centrale. Sono progettati per massimizzare la forma e la funzione, dice Chevrolet ma, forse, in un epoca touch sono un po' troppi. Soprattutto le prime volte quando, beh, si rischia di farsi distrarre e confondere.
Un po’ come con l’hazard che è posizionato in alto e troppo vicino a quello dell’SOS.
Però nell’abitacolo ci si sta da Dio e anche quel volante, che alle prime mi era parso un po' un azzardato per via della sua forma strana, nell' utilizzo risulta invece ottimo, sia in termini di sensibilità che di precisione e non lo sostituirei con nessun altro.
La parte superiore piatta incornicia, piuttosto che oscurare, gli strumenti. La parte inferiore (sempre piatta) dà più spazio alle gambe.
Sul lato sinistro, nella parte centrale, non puoi non notare la presenza di un pulsante color metallo che riporta la lettera "Z". Rende omaggio ad alcune auto leggendarie del passato, come la Z06 e la ZR1 e, non appena viene premuto, fa apparire sul cruscotto le vostre impostazioni preferite.
Tu sei il pilota
Trovare la posizione di guida ideale è facile ed immediato, anche grazie ai sedili che sebbene sportivi e con guscio in carbonio si pavoneggiano della completa regolazione elettrica.
Ciò che stupisce, non appena vi sarete sistemati, e l’eccezionale visuale anteriore.
Sfrutta la linea bassa del cofano e del parabrezza e, considerando che il muso è più corto e l’abitacolo è stato fatto avanzare, ancora una volta sembra quella che avreste all’interno di un aereo da combattimento, magari con le ali a delta.
Le uniche difficoltà arrivano quando decidete di guardare dietro.
Metà dello specchietto è occupato dal vano motore posteriore che emerge dal lunotto e, quindi, si comprende bene (oltre che apprezzare) la scelta di aver inserito nel retrovisore centrale uno schermo che, all’occorrenza, vi mostra in modo molto più nitido l’immagine della telecamera posteriore, migliorando la visibilità durante la guida.
Exotica
Nella sua ricercatezza (direi assolutamente centrata) di essere unica, attraverso un’evoluzione estrema della forma angolare della Corvette C7, c’è qualche scelta un po’ esotica, come le graffette per regolare le bocchette di areazione (che sono molto sottili).
Qualche altra prende spunto da supercar Italo tedesche e inglesi.
Il selettore del cambio automatico (Lambo?), il deflettore posteriore che si abbassa e permette al sound di entrare nell’abitacolo (Ghini?), il poggiapolso che nasconde la manopola circolare che vi permette di modificare le mappe della vettura (GT?), la presa d’aria del motore (McL?).
Chiamiamoli piccoli omaggi, ma ben realizzati, nei confronti di altre sportive di alto rango.
Ottimo, no?
Stabilità e fiducia
Ok, piove, ma secondo voi non decidiamo (appena le nuvole ci danno un attimo di tregua) di fare un giretto anche aperti?
Del resto l’“open-air” fa parte da sempre della filosofia Corvette.
Il tetto (che è rigido e ripiegabile con un comando elettrico posizionato nell’abitacolo o direttamente dalla chiave) aggiunge solo 35 chilogrammi al peso totale del veicolo e si posiziona in appena 17 secondi (e fino a 50 Km/h) sopra il motore. Nella nostra è in carbonio, perché vogliamo che i passanti capiscano, più facilmente, che è un open-top.
L'auto è stata sviluppata come una decappottabile fin dall'inizio, cancellando l'instabilità che una conversione da tetto chiuso a tetto aperto poteva portare.
Questo non influisce nemmeno sulla capacità di carico totale che, sommando il bagagliaio anteriore a quello posteriore, è di 357 litri. Qui ci fate le vacanze e non solo il w.e.
Fidatevi!
Così una volta accesa (si può fare anche dall’esterno, attraverso la chiave, sono strani questi americani), abbiamo tirato l'interruttore D sulla console, premuto il tasto M per il manuale e... Siamo partiti!
Parola d’ordine: GRIP!
La C8 genera un grip sorprendente su ogni tipo di percorso. Le sospensioni assorbono ogni asperità con una facilità incredibile. Aperta o chiusa, non cambia nulla.
Non la mettono in crisi nemmeno le sconnessioni e questo è l’aspetto più sorprendente.
Solo quando si esagera col gas, in uscita dalle curve più strette, il posteriore perde un po’ di grip (complice anche la strada bagnata). Bisogna sacrificare qualcosa in ingresso curva e poi affidarsi all’eccezionale motricità, dando gas senza paura. Ma, se siete in Sport, i controlli (forse un pelo troppo invasivi) vi riportano subito sulla retta via.
Lo sterzo è davvero rapidissimo e lo apprezzerete soprattutto nella modalità pista, che chiede qualche abilità in più. Il cambio è molto fluido (forse troppo, quando si guida in modo cattivo) e cerca di adattarsi alle diverse condizioni di guida, come farebbe ogni apprezzabile Gran Turismo.
Anche il cambio automatico a doppia frizione, un 8 rapporti (piuttosto corti) di Tremec (di nuovo una prima per una Corvette), si adatta molto bene a questa situazione. Un "manuale" è stato preso in considerazione ma, alla fine, gli ingegneri hanno ammesso che, secondo la loro ricerca, oltre il 90% dei potenziali clienti avrebbe voluto un doppia frizione.
Gira la ruota
Ed ecco che il più grande miglioramento è stato fatto proprio in termini di stabilità e di fiducia alle alte velocità. E questo mi rende proprio entusiasta del lavoro svolto dagli ingegneri Chevrolet.
Alla fine, a pensarci bene, incute più timore a passo d’uomo lungo le strette e trafficate stradine del lago di Como, in modo particolare per via del largo posteriore, che quando le tirate il collo lungo i tornanti del Pian del Tivano. Numerose sono le modalità di guida tra cui scegliere - Meteo, Tour, Sport, Pista e Individuale – che incidono (quanto lo decidete voi, con un set up personalizzabile decisamente invidiabile) su cambio, impostazioni del differenziale elettronico, sterzo e mappa dell'acceleratore. Potete scegliere e regolare anche il livello del sound del motore, anche se il V8 rimane sempre un po’ troppo timido, per via delle limitazioni UE.
Ciò, però, non toglie il fatto che sia un aspirato a carter secco e da 6,2 litri... E si trova dietro al pilota - anziché davanti - a differenza di qualsiasi altra Corvette mai realizzata nella storia.
Era dal 2012 che ci studiavano e, finalmente, ci sono riusciti.
Anche se le persone non compreranno una Corvette per il suo risparmio di carburante, il V8 ad alto regime si trasforma in un V4 leggermente più efficiente quando non è richiesta potenza extra; e questo male non fa e aiuta a giustificare questa macchina anche in un uso quotidiano.
E la C8 potrebbe essere la migliore Corvette in assoluto in questo senso, grazie all'abbondanza di tecnologia disponibile. Poi, quando vi va, lo 0 a 100 km/h in 3,5 secondi è sempre garantito e verificato.
Il Bar dello Sport
Non vi fate “intortare” da quei discorsi da bar che la vedono praticamente regalata negli Usa.
Non è proprio così.
Ragazzi, l'inflazione sta davvero colpendo duramente anche alla GM e, per la seconda volta quest'anno, Chevy ha alzato il prezzo della supercar americana anche negli Stati Uniti.
Da noi arriva con due pacchetti (uno di equipaggiamento 2LT ed uno tecnico, lo Z51) che significano pneumatici (Michelin) e freni (Brembo), un sofisticato differenziale a slittamento limitato e altri gustosi pezzi di ingegneria sportiva che, negli Stati Uniti, si pagano a parte e a caro prezzo. Poi c’è lo scarico performance, il pacchetto aerodinamico, i sedili riscaldati e ventilati, l’head up display, la ricarica wireless (collocata alle vostre spalle), la telecamera a 360° e l’impianto audio Bose performance con 14 speaker.
Questa, oltretutto, ha anche gli ammortizzatori adattivi opzionali (Magnetic Ride, secondo me assolutamente necessari), le cinture del colore della carrozzeria (che tanto piacciono al nostro Federico) e la possibilità di alzare il muso per non toccare sulle rampe o sui dossi rallentatori, con tanto di punti di memoria. Insomma, un totale di 16.712€ di optional che, capisco, non sono pochi ma nemmeno molti in un listino totale di 116.552 mila euro circa, che è in linea con rivali più piccole, come una Cayman GT4 o una M2 CS.
Un ottimo affare, no?
Cercando tra le alternative a motore centrale - Audi R8, Ferrari F8, Lamborghini Huracan, Maserati MC20, o anche alcune McLaren o la Honda NSX, dovete spendere, almeno, il doppio.
E questo si che è un bell'argomento da discutere davanti agli amici, offrendo loro una birretta.
Quindi?
Se guardiamo all’olimpo delle supercar, magari questa Vette Euro-spec ha meno potenza e coppia di quanto speravamo, pesa un po' di più di quanto ci aspettassimo e, quindi, non può fare a meno di non essere così veloce - o agile - come credevamo all'inizio. Magari (si spera) la versione Z06 metterà tutti a tacere.
Ma questo, credetemi, non ha influito minimamente sul fattore divertimento che offre in movimento e sulla nostra gioia di esibirla.
Ha ancora la stessa capacità di dipingere un sorriso grande, grandissimo sulla vostra faccia!
Una precisione nei controlli e un'abilità nelle risposte che i conducenti di Corvette tradizionali, a motore anteriore, farebbero fatica a riconoscere.
Quindi: se ha perso un po’ il suo sapore di "muscle car" a stelle e strisce, in un mercato dove le sportive sono quasi tutte turbo, ha recepito (senza ombra di dubbio) il badge di GT globale travestita da SUPERCAR.
Sarà una reliquia istantanea o una boccata d'aria fresca?
Dipende se avrà la forza di nuotare contro il flusso dell'establishment delle sportive di rango.
Io, intanto, so solo che me la metterei in garage (anche) subito, e (pure) come prima vettura!
I don't Like
I paddle, fissi al volante, sono di buona fattura e dimensioni accettabili. Ogni volta che li azionate, però, producono un imbarazzante rumore “plasticoso”.Vi prego, trovate il sistema di eliminarlo!
Lifers Cool
Scaricatevi, dal sito del Gruppo CAVAUTO (unico distributore ufficiale in Italia, con mandato da parte della filiale Cadillac & Chevrolet Europe ) la brochure ufficiale e provate a configurarla. Chevrolet continua a ravvivare le cose ogni anno con nuovi colori, accessori e il livello di individualità che potrete ottenere. Pressoché infinito!Proprio come piace ai proprietari di supercar...
Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
(riservato a concessionari e proprietari di auto particolari)
RINGRAZIAMENTI SPECIALI
Chevrolet Europe e Michael Koch (PSM&W), Andrea Cittadini e tutto lo staff di Cavauto Monza.
Marco Longhini
Autore
Federico Francia
Fotografo
BACKSTAGE
Vuoi acquistare le immagini in alta risoluzione con liberatoria copyright?
contattaci e ti mostreremo l'album fotografico completo da cui scegliere
testi ed immagini di questo articolo sono protetti dalla legge sui diritti d'autore. E' partanto vietata la riproduzione senza espresso consenso scritto da parte della redazione di LifersBlog.