Vanderhall Edison²: l’elettrica a 3 ruote!
Test Drive
Caterham Seven
275R
(prova su strada)
Eh si. Il vero appassionato (per alcuni un po’ masochista) è quello che vede la Caterham Seven come l’auto ideale.
Del resto ha, allo stesso tempo, l’essenziale e tutto quello che serve.
Qua stiamo parlando della filosofia del “less is more” tanto cara a Colin Chapman, fondatore della Casa inglese Lotus e padre della Seven. Fu proprio lui, infatti, a idearla.
Progetto poi acquistato da Caterham che è riuscita a tenerla al passo dei tempi facendola arrivare ai giorni nostri “intatta” nell’animo.
L’essenziale è… Tutto quello che serve!
Senza troppi rimandi vi svelo che quelli passati con Lei sono stati i 3 giorni motoristici più belli della mia vita. Un minuto dopo esser salito in macchina stavo già ridendo da solo come un deficiente: chi mi ha visto, se non era un appassionato, non può aver compreso...
La sensazione di libertà, e zero compromessi che emana, fa capire all’istante su cosa hai poggiato le tue chiappe che, per la cronaca, non devono essere troppo grosse, anche se esiste la SV basata su un telaio più grande. Pena, l’impossibilità a guidarla.
Tu chiamale, se vuoi, sensazioni...
Calato nel posto di guida, essenziale ma qualitativamente buono (la R ha pure carbonio a vista per cruscotto e altri dettagli), mi ritrovo completamente avvolto proprio come... In una monoposto. Fortunatamente capisco subito che mezzo giro di volante è sufficiente a far tutto e la sensazione claustrofobica rimane, appunto, solo una sensazione.
Ciò che rende la Seven veramente intima sono proprio i 500 kg di pesoabbinati ad uno sterzo direttissimo; l’inserimento in curva è una faccenda quasi prettamente mentale. Superati i micro traumi derivanti dal capire quanto “mollacciose” e filtrate sono le nuove auto, o superata la frustrazione data dal guidare in centro città una vera sportiva, il territorio francese è un toccasana in generale.
R oriented!
Non potrò certo dimenticare il Passo del Moncenisio affrontato abbastanza allegramente da stizzire certi motociclisti che hanno solamente tentato di tenere il ritmo di questa “moto-macchina”.
Non a caso è vestita di un bellissimo verde che, in Casa, hanno voluto chiamare “Kawasaki Racing Green", un colore e un nome da moto che calzano a pennello per il carattere della Seven, e di questa in particolare.
Denominata R è orientata alla pista ed è dotata di tutta una serie di accorgimenti quali:
Cambio ravvicinato 6 rapporti, differenziale autobloccante, ammortizzatori bilstein regolabili e cerchi in lega capaci di esaltare (o elevare) a potenza le ottime caratteristiche di un telaio che gode di anni di sviluppo orientato al “fun to drive", al contrario di certe sportive che si prendono troppo seriamente per risultare divertenti oltreché veloci.
E devo dire che in Italia risulta pure un affare, con il suo 1.6 Litri Fordda 136 CV dotato di variatore di fase su entrambi i lati (aspirazione e scarico);
prestazioni e reattività sono da purosangue, ma con costi di gestione da Ford Focus millesei.
Comunque, le possibilità di scelta spaziano oltre che per gli allestimenti - base, S e R - anche per le motorizzazioni adottate. In questo caso si parte dall’unica assemblabile in garage, la 165 da 81 cavalli (3 cilindri, 660cc turbo!) per arrivare alla 485 da 240cv (2.0L Ford Duratec) e prestazioni veramente importanti.
I prezzi sono rispettivamente di circa 24 mila Euro, oltre 45 mila e i 35 mila della vettura in prova.Non vi resta che fare un salto a Milano per capire meglio di cosa stiamo parlando...
I don't Like
Va custodita in un luogo chiuso ed è meglio non abbandonarla, dagli occhi e dal cuore, per troppo tempo;
Lifers Cool
La sensazione di libertà e zero compromessi che emana.
Anche tu hai un'auto che ci vorresti far provare?
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