Renault 4 E-Tech Electric, attinge DNA reinventandosi

Vera e propria icona, Renault 4 è nata negli anni Sessanta per rispondere alle esigenze di una società in pieno cambiamento, tra esodo rurale, nascita della classe media e nuovo ruolo della donna. È nata come l’auto per tutti e tutto, simbolo di libertà. Si è anche distinta per aver partecipato a corse automobilistiche come i rally-raid. Pierre Dreyfus parlava di Renault 4 confrontandola con i blue-jeans. Era infatti altrettanto robusta, utile e cool e, proprio come i blue-jeans, anche lei ha attraversato i generi, le epoche e persino le classi sociali.

Renault 4 E-Tech Electric, attinge DNA reinventandosi

La nuova Renault 4 E-Tech Electric, coerente con i nostri tempi, attinge al DNA del modello originale reinventandosi come un’auto compatta e versatile dei nostri giorni.
100% elettrica e connessa, è più che mai una voiture à vivre, non solo un “crossover” per la guida quotidiana. Renault 4 E-Tech Electric trova il suo posto ideale nel segmento B, appena sopra Renault 5 E-Tech Electric.

Leggermente più grande e più “voluminosa” rispetto a quest’ultima, si posiziona come Captur rispetto a Clio. Mentre Renault 5 E-Tech Electric si rivolge ad una clientela che predilige una city car con linee da berlina, Renault 4 E-Tech Electric ha una visione più ampia e punta a convertire all’elettrico tutti i tipi di pubblico, comprese le giovani famiglie che preferiscono le linee e l’abitabilità di un SUV.

A riprova della sua versatilità, in primo luogo, Renault 4 E-Tech Electric offre al segmento un’inedita accoppiata di volume del bagagliaio / modularità: 420 litri “cubi”, soglia di carico più bassa che mai, ingegnosi vani portaoggetti, panchetta pieghevole, sedile del passeggero trasformabile in tavolino – una novità assoluta per i veicoli elettrici! – e tanto altro.

Inoltre, grazie alla maggiore altezza libera dal suolo e al sistema antislittamento avanzato Extended Grip,e l’auto compatta che ci vuole per restare zen nel traffico intenso, ma anche nei lunghi viaggi.

redazione

Tutti vogliamo che la vita sia meno "grigia metallizzata" e torni il capriccio di sognare a colori; cosa c'è, di meglio, di un bel rombo di un motore?