Quel vizietto del telefono al volante
Quel vizietto del telefono al volante
Lo smartphone è ormai un’estensione del nostro corpo, non possiamo fare a meno di averlo sempre a portata di mano e di consultarlo ovunque siamo.
Basta guardarsi intorno: camminiamo per strada e incrociamo persone con la testa china sullo schermo, sui mezzi pubblici, in fila dal dottore o in coda al reparto salumi del supermercato è tutto un digitare su tastiere virtuali, scattare selfie e cacciare pokemon.
Certo, lo usiamo anche per scopi più pratici e produttivi: leggere e mandare email, cercare un percorso o un’attività commerciale, consultare orari dei mezzi pubblici o treni e qualsiasi altra delle infinite possibilità che la tecnologia ci offre con un semplice click.
Fin qui nulla di male, il problema sorge quando l’inevitabile disattenzione derivata dal tenere gli occhi incollati al telefono ci porta a compiere azioni pericolose per noi e per gli altri.
Una delle situazioni più rischiose per utilizzare lo smartphone è mentre siamo alla guida, situazione che – senza voler essere ipocriti – è capitata a tutti, ma se ci fermiamo un attimo a riflettere dobbiamo ammettere a noi stessi che siamo stati fortunati a non farci male. E a non farlo ad altre persone. Già, perché una distrazione al volante, anche di pochi secondi per leggere un sms o cercare un numero in rubrica può essere fatale. Un esempio?
Staccare gli occhi dalla strada per leggere un sms può distogliere la nostra attenzione per “soli” 5 secondi, sufficienti però a percorrere 70 metri ad una velocità di 50 km/h, quella tipica dei centri urbani. E 70 metri di marcia “alla cieca” sono una follia solo a pensarla.
La pensa così anche il legislatore, che ha regolamentato la questione attraverso il comma 2 e 3-bis dell’articolo 173 del CdS, che prevedono: Comma 2 È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all’articolo 138, comma 11, e di polizia. È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie (che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani). Comma 3-bis . Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 2 è soggetto alla sanzione amministrativa con pagamento di una somma da euro 161 a euro 646 e la decurtazione di 5 punti dalla patente. Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio.
Nel 2014 sono state circa 60 mila le multe per l’uso del telefono alla guida, un trend in crescita che – evidentemente – non riesce a limitare il problema. E allora arrivano proposte di pene più severe, l’Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale) ha proposto di sequestrare la patente da 1 a 3 mesi e il sequestro amministrativo del telefono per un mese a partire dalla prima contestazione. L’Associazione Familiari e Vittime della Strada va ancora più diretta chiedendo che sia obbligatorio riporre il telefono lontano dalla portata del guidatore (in borsa, nel cruscotto, nel portaoggetti) per evitare tentazioni.
Dunque, sembra che la via per sradicare il fenomeno passi attraverso l’inasprimento delle sanzioni, un’operazione che altrove è arrivata a prevedere anche il divieto dell’uso di auricolari. In Francia è stata introdotta una sanzione di 135 euro per chi utilizza le cuffiette collegate al telefono mentre si trova alla guida di auto, moto e persino bici, perché gli auricolari tendo ad isolare il guidatore dall’ambiente circostante limitando la sua capacità analitica e di reazione di fronte ad un pericolo. Andando un po’ più lontano nel mondo, Giappone e Nuova Zelanda permettono di utilizzare il telefono alla guida esclusivamente tramite i comandi vocali del Bluetooth.
Insomma, utilizzare il telefono mentre si sta guidando è pericoloso, prima di beccarsi multe salate, o peggio ancora di causare un incidente, pensateci!
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