Primo Test Drive Mercedes AMG GT S – Prova su pista
“La 24 ore di Le Mans è una gara difficile“. Mi viene più naturale partire da questo strano concetto, che farmi tediare da zucche, dolcetti e scherzetti, mentre sono in attesa (nella sempre più famosa, anche a livello Italiano, serata di Halloween) di scoprire cosa ha in serbo per noi Mercedes-Benz Italia. Siamo a Modena, il tempo è bello ma, solo qualche giorno fa (mi confida Alberto Nobile – Responsabile dell’Autodromo) avremmo trovato ad accoglierci una fitta nebbia. Meno male.
Fuori è buio pesto, ma l’asfalto è perfetto e il gruppo è molto eccitato, nonostante non sappia (ancora) cosa l’attende al di là dei box, sulla pit line.
In realtà siamo venuti qui per scoprire, in anteprima, le nuove versioni Limited Edition Night e Dark Night, in esclusiva per il mercato Italiano, della gamma CLA. Le abbiamo già trovate schierate sul piazzale, nella versione Shooting Brake, e sono un’ottima opportunità per avere la macchina dei vostri sogni, nella motorizzazione che più vi si addice con… Un ottimo risparmio ! Ma, come sempre capita quando si ha a che fare con il geniale Eugenio Blasetti (Responsabile Marketing Prodotto) beh, ci aspettiamo qualche sorpresa…
Finalmente, dopo la divisione in gruppi ed un piccolo breafing introduttivo insieme a Vadim Odinzoff, beh, si aprono le serrande motorizzate dei box e, boato di stupore, la sorpresa (o lo “scherzetto”, dipende dai punti di vista) arriva puntuale in tutta la sua eccitante bellezza:
Una Mercedes AMG GT, nella sua versione “S” (per ora) più estrema, nera con interno bicolore rosso. Fantastica !
Ovviamente, già tutti molto ambiziosi e motivati nel dimostrare che si può andare su un circuito anche di notte, senza grandi punti di riferimento, ora siamo anche tutti iper eccitati dall’idea di provarla e lasciarci conquistare dal suo handling, perché correre (prima di tutto) per noi è proprio questo: divertimento.
Voglio essere sincero, non sono stato lì, fermo, a studiarla più di tanto, cercando di cogliere particolari estetici, dinamici e materiali; per questo ci sarà tempo e modo quando l’avremo, a nostra disposizione, durante il test di lunga durata.
Ora voglio solo guidarla e quindi mi infilo (o meglio) “scendo” (perché nonostante al primo sguardo potrebbe non sembrare così, la GT è molto bassa) immediatamente all’interno del suo abitacolo e mi sistemo.
La prima cosa che noto è che il tunnel centrale è veramente molto massiccio e sembra quasi voler mettere in chiaro le regole del gioco dividendo, in modo netto, chi guida dal passeggero. Se mi lascio tentare dai vari pulsanti e dalle posizioni del selettore, che consente di tarare cambio, sterzo, acceleratore e sospensioni su quattro posizioni diverse o individuali, finirei per passare tutto il tempo a mia disposizione a smanettare con l’elettronica quindi, sentendomi temerario, opto subito per lo “Sport +“, allaccio le cinture e, dopo aver acceso il V8 Biturbo (ed essere rimasto “traumatizzato” dalla tonalità aggressiva ma, allo stesso tempo, sexy ed invitante dello scarico) mi fiondo in pista per scoprire quello che conta di più, ossia: la precisione, la reattività e ciò che sterzo e i sedili mi riescono a comunicare.
Ho avuto la fortuna di guidare spesso l’SLS AMG, imparandola a conoscerla un po’ alla volta, quindi mi stupisco di come la GT (nonostante mantenga il suo cofano lungo) dia subito un’inaspettata confidenza a chi la guida (ricordate, stiamo girando di notte e l’autodromo non è illuminato !); 510 CV non sono pochi, ma il telaio è molto stabile e anche sfruttando appieno la sua potenza, da margini d’azione davvero elevati (decisamente notevole per una trazione posteriore di questa caratura); se si esagera con il gas, ovviamente, si provoca un sovrasterzo che, però, con un minimo di esperienza, si recupera in fretta e facilmente, sopratutto se l’angolo è stretto. Insomma, mentre la guido mi viene più volte in mente la 911 (e non solo per via della somiglianza del taglio dei fari posteriori, capite a me, ma come punto di riferimento). Qualche riserva mi rimane, solo, sul comportamento del cambio a 7 rapporti Speedshift DCT AMG, ma spero vivamente di ricredermi, avendola per un po’ più di tempo a mia disposizione. Ovviamente, a velocità da codice (qui abbondantemente superate) beh, ritengo sia spettacolare, sopratutto grazie a quell’aria da ragazzina cattiva, ma mai cafona, che la rende così aggressiva e mai brutale.
Per una volta, quindi, cedo ancor più malvolentieri il posto, nonostante dovrei rallegrarmi (e non poco) per il fatto che la mia serata non finisce qui, ma continua ad oltranza sulla CLA 45 AMG, che risulta un’altra bella scoperta.
Ne abbiamo già parlato un po’ di tempo fa (leggete “qui”) e la sua derivazione “Shooting Brake” ci sembrava, addirittura, più armonica di quella della CLS. Anche nella sua versione più estrema, quindi, vi confermo che ha un buon feed back a livello di guida: I freni sono potenti e il bello di questa auto e che è divertentissima ma, nello stesso tempo, una perfetta stradale, con tanto spazio per la categoria (sempre più folta) dei papà single.
Il bello sta proprio qui: nonostante i 34 cm in più di lunghezza, rispetto la Classe A, e i suoi quasi 500 lt. di vano posteriore, vi regala uno 0-100 da 4,7 secondi. Inutile nascondervi quindi che, se potessi, collezionerei (in una sorta di album “Panini”) tutti gli autografi degli uomini che, quotidianamente, costruiscono a mano questi motori, facendoli gridare di piacere !
Mano mano che si gira, gli occhi si abituano al buio, le traiettorie diventano più pulite e i punti di staccata più veloci da raggiungere. È vero: “La 24 ore di Le Mans è una gara difficile“… Ma, stasera, chi di noi (rinunciando al dolcetto e preferendo lo scherzetto) non si è un po’ sentito Stirling Moss?
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