Primo test drive della nuova Classe A Mercedes-Benz
Ogni volta che ho il piacere di essere ospitato nella Casa della Stella a Milano, ho sempre la certezza che nulla venga lasciato al caso; anche quell’espresso, offerto al nostro arrivo al Mercedes-Benz Cafè, scopriremo più tardi è, in qualche modo, collegato al restyling della nuova Classe A. Non ha subito grandi modifiche (ed è giusto che sia così) quella che ancora da molti (forse troppi) è definita la “piccola” Mercedes. Cambiereste radicalmente voi un’auto che è, tutt’oggi, tra le più desiderabili e di successo?
Ovvio che no!
Lo sanno bene anche i designer della casa di Stoccarda che, quindi, hanno messo mano solo a piccoli, ma significativi, dettagli che (udite, udite) la rendono ancora più sportiva. La cosa geniale, inoltre, è che nel fare questo hanno assecondato, anche, il desiderio di maggiore confort espresso da molti clienti.
Lo sa bene anche il Dott. Eugenio Blasetti (Responsabile Marketing Prodotto) che, grazie al Dynamic Select riesce a gestire la personalità della sua vettura in relazione, addirittura, all’umore del giorno (programma “Individual“, fantastico !) ma, nello stesso tempo, mantiene esternamente la linea sportiva, a firma AMG, che tanto piace a suo figlio !
Ecco spiegato uno dei motivi per cui l’età media di chi guida la nuova classe A, in Europa, è oggi di circa 13 anni inferiore rispetto alla serie precedente.
Nuovo paraurti anteriore, dal profilo più affusolato, mascherina del radiatore Matrix, nuovi fari LED High Performance, gruppi ottici posteriori ridisegnati e strepitosi terminali di scarico integrati nel paraurti; ecco i principali ingredienti di questa ricetta che non sembra avere problemi di digeribilità. Anche all’interno, comunque, nell’abitacolo, aumenta la qualità percepita; piccoli ritocchi nella strumentazione, sedili più vivaci e un inedito pacchetto per l’illuminazione ambientale, con 12 colori e cinque livelli di attenuazione.
Poi c’è la parte dedicata alla sicurezza che, ormai, nulla ha da invidiare alle sorelle maggiori. Vi ricordate quel famoso caffè di cui abbiamo parlato all’inizio? Bene, la vostra Classe A vi consiglierà, nei lunghi viaggi, quando berlo (al fine di darvi un po’ di energia e meritato riposo dalla guida) ma anche il posto più vicino a dove vi trovate per poterlo gustare, tramite il suo navigatore. Bello vero?
Insomma, ci si sente amati e coccolati al suo interno e non è un caso che anche il servizio della trasmissione in tempo reale delle informazioni sulla viabilità stradale sia diventato di serie, per i primi tre anni.
E di viaggi ne farete e lunghi, vista l’ottima abitabilità (anche posteriore) e l’efficenza della nuova A 180 d (occhio, cambia la nomenclatura e sparisce la sigla “CDI”, rendendo tutto più semplice ed immediato) che, ci tengo a sottolinearlo, ha un livello di emissioni di 89 g/km che fanno cadere ogni immotivata “paura” che vuole il diesel un motore da emissioni nocive e non ecologico !
Il verde elbaite è strepitoso, lo ammetto, ci siamo lasciati tentare subito da questo colore giovane e di tendenza e l’abbiamo abbandonato (malgrado fosse abbinata alla A 160 da 102 CV, che è il nuovo modello base della gamma) solo quando, a fronte di un’estrazione degna del “Mago Houdini”, ci siamo ritrovati tra le mani le chiavi della performante A 45 AMG.
E se il kit esterno della Supersport (destinata alla 250 da 218 cavalli) potrebbe anche reggere il confronto, il discorso cambia radicalmente quando ci si siede alla guida grazie al quattro cilindri 2,0 litri turbo Twin scroll più potente del mondo, ora salito a ben 380 cavalli e perfezionato ulteriormente. L’avevate già guidata e non vi era piaciuto particolarmente il cambio ?
Tranquilli: Ora lo sportivo SPEEDSHIFT DCT a sette marce, grazie ai rapporti di trasmissione più corti per le marce dalla terza alla settima, regala in accelerazione emozioni ancora più intense, insieme a tempi di risposta e di innesto ottimizzati in qualsiasi range di velocità. È bellissima da guardare da ferma, ha un sound fantastico in moto ma, quando vi muovete, sterza in modo spontaneo, preciso, e sempre controllabile. Insomma, ha un unico nemico: il superbollo, visto che anche il prezzo, in relazione al suo ampio range di utilizzo, risulterebbe molto interessante.
Se dalle analisi di mercato, infine, pare che una percentuale di donne (nostalgiche del suo precedente aspetto da monovolume) hanno lasciato questo modello (sostituendolo, per rimanere nel marchio, con la Classe B o la Smart Foufour o, in qualche caso, migrando verso la concorrenza, sopratutto con la Mini Countryman) a noi pare che la nostra amica Silvia sia rimasta decisamente impressionata anche dal nuovo modello della performante 45 AMG… Del resto, solo scendendone felice avrebbe potuto fare tutti questi salti di gioia!
I don’t Like – Vi prego, se vestite da “Motorsport Edition” (il design sportivo, che riprende lo stile della Scuderia di Formula 1) la vostra nuova Classe A, beh, meditate molto bene prima di inserire l’enorme alettone posteriore;
Lifers Cool – Se vostro figlio vi chiede un suggerimento su quale versione scegliere, consigliategli la SPORT e vedrete che (ogni tanto) non resisterete dal rubargli le chiavi, esercitando il vostro diritto di patria potestà!
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