Primo test drive Nuova Peugeot 3008 Allure BlueHDi 120 Manuale a 6 Rapporti S&S
Potenza 120 CV – Prezzo 38.425,00 €
Peugeot, durante la conferenza stampa internazionale (che si è tenuta in una fantastica location sulle colline tosco-emiliane) ha continuato più volte a sottolineare come questa seconda generazione della 3008 (si, sono già passati 7 anni, incredibile vero?!) anche se sostituisce un crossover, rappresenti un SUV compatto. Fortunatamente, però, nonostante sia alto da terra 22 cm, mantiene ancora molte delle forme sportiveggianti e coraggiose del modello precedente;
io, cercando (come sempre) di uscire dal coro, preferisco definirlo un gran bell’oggetto di design, visto che mi piace molto guardarlo, con quelle sua forma angolare e complessa.
Avete visto il suo anteriore?
Muso verticale con griglia tridimensionale leggermente concava, bellissima;
e dei coreografici (sopratutto quando azionate gli indicatori di direzione) occhi felini anteriori, a led tratteggiati, che mi dite?
E vogliamo parlare dei tre fari verticali a Led sul posteriore (collegati tra loro dal fascione nero) che, resti tra noi, fanno anche molto muscle car?
Insomma, il gioco di incastri tra cromature, fasce scure e linea di cintura fluida e slanciata funziona alla grande e, se il family feeling è sempre presente, mette in evidenza anche uno studio sulle forme che è stato veramente ben fatto.
Poi ci sono le ruote Michelin, grandi e belle, con cerchi fino a 19″ che, per una volta, non vi costringono a scendere a compromessi tra estetica, prestazioni e consumi. Quasi diabolico, no?
Ma è sopratutto nell’interno, grazie alla nuova generazione dell’i-Cockpit® che viene fuori tutto il coraggio (e l’innovazione) dei progettisti Peugeot che riescono, veramente, a proporre qualcosa di nuovo in questo affollato e, a volte così noioso, segmento dei SUV (in Europa parliamo di livelli superiori al 44% e 1 auto su 10 appartiene proprio a questa categoria).
Prendete il volante: due razze, posizionato ancora più basso del solito e dalla nuova forma (con parte superiore ed inferiore) più schiacciata che, finalmente, permette una maggior visibilità anche a chi, come me, è alto e (per deformazione professionale) guida con il sedile molto basso.
Dà assuefazione, questo già lo sapete, ma permette (anche) di mantenere un’ottima posizione delle mani ed è molto comodo in manovra.
Bella anche la sezione di tasti (a pianoforte) nella consolle centrale. Vi semplificano la vita e, in un mondo sempre più complesso (fatto di cartelle e sotto cartelle dei menù) vi permettono, in modo rapido ed immediato, di arrivare a meta.
Da non sottovalutare anche il design futuristico della plancia e l’uso di materiali insoliti dei rivestimenti.
A me è piaciuta, particolarmente, la scelta del legno (vero) di quercia, moderna ed elegante. Un po’ meno quella del tessuto, sopratutto al tatto.
L’abitacolo, se scegliete il tetto panoramico (optional da 1.100 €), è molto luminoso e l’ambiente, grazie al dispencer di Fragranze (che ha un circuito autonomo regolabile su 3 livelli) è pure profumato, mentre il sistema audio diffonde musica di qualità (a voi scegliere una delle innumerevoli fonti) grazie al sistema FOCAL (optional da 850 €), che garantisce un’ottima qualità d’ascolto. Poi c’è il portellone posteriore elettrico dotato di apertura automatica”HANDS FREE”(che, però, non siamo riusciti a far funzionare correttamente) e un baule ampio, con un piano movibile di doppio fondo che, oltretutto, scorre verso l’esterno e facilita le operazioni di carico. Insomma, viene subito all’occhio come la cura progettuale sia stata molto attenta, quasi da segmento superiore ma, nello stesso tempo, realizzata in modo che non vada mai a scontrarsi con la praticità.
Volete ancora chicche?
I due schermi del sistema di infotainment che, grazie ad un software compatibile sia con Apple CarPlay, che Android Auto, vi permettono di ottenere una serie di funzioni decisamente impressionanti, per non essere su una tedesca. C’è un display digitale sul quadro strumenti da 12″ che, personalizzabile a vostro piacimento (ben 5 setup, guardate il nostro video), vi rende indipendenti dallo schermo touch centrale, che di pollici ne ha 8, con tecnologia capacitiva e una reattività decisamente da tablet. Qui, di sistemi che vi aiutano alla guida, ce ne sono veramente molti: sicuramente da citare il Cruise Control adattivo che può leggere i cartelli segnaletici per voi e adeguare (a questi) la vostra velocità. Inoltre vede anche i semafori rossi, indicandoveli, ed ha la capacità di fermata completa (utilissima se siete in coda nel traffico). Ci sono anche i servizi Tom Tom, la telecamera posteriore, il controllo dell’angolo cieco e della corsia; ovviamente non tutti sono di serie e si pagano a parte.
Infine, nonostante stiamo parlando di una trazione (per ora) solo anteriore è possibile avere (ma solo come optional) il sistema Hill Assist Descent Control che vi permette, in maniera completamente automatica, di affrontare discese sconnesse lasciando che il motore gestisca, in autonomia, la velocità. Una sorta di ridotta, insomma. Forse ci saremmo aspettati (vista l’insistenza del termine SUV) che questo interessante dispositivo (che dona maggior sicurezza, sopratutto nella brutta stagione e nelle condizioni che creano ansia) fosse di serie, insieme all’Advanced Grip Control (dal posizionamento un po’ nascosto della manopola) almeno nelle versioni alte di gamma. Oltretutto non richiede un esborso economico alto (480 €) come l’utilizzo di una vera trazione integrale, che arriverà solo nel 2019 con l’ibrido plugin benzina, attraverso i suoi motori elettrici.
Personalmente, nonostante sia sempre alla ricerca di cavalli, devo dire che la motorizzazione che mi ha più convinto (tra quelle provate, quattro diesel e due benzina) non è stata la 2.0 da 180, ma la 1.6 THP 120 CV BlueHDi, proprio quella su cui puntano maggiormente (e giustamente) gli uomini Peugeot;
se avete l’animo sportivo, beh, ve la consiglio con cambio manuale. In modo particolare, mi hanno portato a questa scelta controcorrente (anche per me) i saliscendi delle strade percorse, che fanno da scenario (anche) alla mitica Millemiglia. Qui l’automatico (con convertitore di coppia) ha delle dinamiche decisamente più nervose, rispetto al manuale, e questo vi fa un po’ rimpiangere quelle decisamente più rilassate che l‘EAT6 tiene (invece) perfettamente in autostrada e in città, dove è fluido e confortevole ed ha una bella leva. Forse un telaio così ben realizzato avrebbe meritato un doppia frizione, chissà… Visto che i paddle già ci sono e, ovviamente, sono pure loro di design.
La dinamica di guida è comunque piacevole e divertente e non strizza l’occhio (solo) al confortevole, come suggeriscono il tasto sport e le sue sospensioni che tengono a bada il rollio, meno accentuato che su altri SUV. Ho guidato anche di notte, su stretti tornanti, al buio, ed ho potuto apprezzare la commutazione automatica degli abbaglianti, nei rari casi in cui ho incontrato delle vetture, nell’altro senso di marcia.
Insomma, ho passato due giorni a bordo del nuovo Peugeot 3008 (anche sedendomi dietro, dove si sta ottimamente) e mi sono proprio convinto che non gli manchi nulla per andare a lottare con il nutrito gruppo dei suoi “avversari” e, dopo essermi regalato l’ultimo massaggio, in più punti, grazie al sistema inserito nei sedili anteriori, beh, l’ho restituito sempre più convinto che “un bell’oggetto di design” sia proprio la sua definizione migliore!
I don’t like – La posizione del cambio manuale e un po’ spostata sulla DX, a causa del pulsante di accensione, quindi malgrado la leva garantisca (per forma e qualità) una buona impugnatura, il bracciolo centrale (refrigerato è molto profondo) imbroglia un po’ nel raggiungerla.
Lifers Cool – il doppio colore (con il classico “taglio”) della speciale 3008 GT. È la Top di gamma, perché non ci sarà MAI una versione GTi, per questo tipo di carrozzeria…
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