MICHELIN PILOT SPORT ⁴ S, sviluppo simultaneo di prestazioni diverse in uno stesso pneumatico!

Partecipare agli eventi Michelin è sempre molto stimolante. Primo perché lo staff, più che riempirti la testa di dati, materiali e diagrammi, preferisce farti toccare con mano la qualità dei loro pneumatici (e, questo, tradotto in poche parole, significa che ti mette su una macchina veloce e ti dice: maltrattala!), secondo perché si parla di “Erba Luce“, di spade giapponesi e ninfee…
Un modo nuovo e intelligente di Valerio Sonvilla (Responsabile Prodotto) per tenere viva l’attenzione e, nello stesso tempo, elencarti tutte le qualità di questo nuovo modello che rientra nei top di gamma dei pneumatici (ecco perché ci siamo anche noi) dedicati alle vetture ad alte prestazioni.

MICHELIN PILOT SPORT ⁴ S
Insomma, lo slogan “MICHELIN PILOT SPORT ⁴ S: passione vera, prestazioni eccezionali“, mi pare molto azzeccato e, dopo aver passato una giornata a stressarlo (sfruttando le varie aree messe a disposizione all’interno dell’autodromo di Valencia “Ricardo Tormo“) per nulla eccessiva.
È bella la voglia di mettersi in gioco che contraddistingue da sempre il produttore Francese (ma che, non dimentichiamolo, è anche – con i suoi stabilimenti – una consolidata realtà italiana) andando a pescare il meglio della gamma concorrente: parliamo di Pirelli, Continental, Bridgstone, Goodyear…
Questo ci permette di fare delle prove comparative dove, al di là dei materiali e della loro lavorazione, sono proprio le nostre sensazioni ad avere il sopravvento e le telemetrie a dare il responso finale.

Nonostante i giri veloci sul circuito (che per me hanno voluto dire mettere alla frusta una Lexus RC-F  da 477 CV) che sono si tecnici, ma anche molto emozionali, è nella riproduzione ridotta del tracciato in formato handling (utilizzato anche come kartodromo) che si riesce veramente ad apprezzare (a velocità inferiori, ma con uno stress della vettura – in questo caso una divertente Ford Focus RS 2.3 Ecoboost AWD da 350 CV – notevolmente maggiore) le differenze sostanziali, ad esempio, con il top di gamma Pirelli P Zero (misura 235/35 ZR 19) che, se vi dà l’impressione di poter entrare sul punto di corda in modo più aggressivo e veloce, poi paga in uscita dove il Michelin regala, invece, più grip ed una compostezza maggiori.

Anche nei test di frenata, con l’auto lanciata rispettivamente a 100 km/h e 90 Km/h, la strumentazione installata a bordo ha calcolato gli spazi (sia su asfalto asciutto, che su asfalto bagnato) fino all’arresto della vettura. La media ottenuta dalla Seat Leon 2.0 TSI Cupra (300 CV) è stata di 35,3 metri con le Michelin e di 36,4 metri con i pneumatici Bridgestone Potenza S001.
Nella prova sul bagnato, invece, abbiamo generato lo scoppiettio di una Mercedes A 45 AMG Automatica 4Matic (380 CV) che viaggiava a 90 km/h: sono bastati 28,6 metri per fermarsi, contro i 30,1 metri delle Bridgestone che, ho notato, richiedevano anche la necessità di qualche correzione aggiuntiva con il volante per controllare il retrotreno. Insomma, pare proprio che grazie alla tecnologia bi-mescola (in cui il pneumatico è composto da un lato esterno costituito da un elastomero ibrido per la massima aderenza sull’asciutto e da un lato interno con un mix di mescole con specifici “elastomeri funzionali” e silice che offrono un’eccellente aderenza e frenata su bagnato) siano proprio in linea con la strategia Michelin Total Performance, che prevede lo sviluppo simultaneo di prestazioni diverse in uno stesso pneumatico.

MICHELIN PILOT SPORT ⁴ S

Altra cosa che mi ha colpito è che, in un mondo sempre più votato all’immagine (pensate all’utilizzo massiccio dei vostri smartphone per farvi dei selfie) anche i Pilot Sport ⁴ S si presentano con un look molto accattivante (aspetto molto importante per le vetture alte di gamma) che, pensate,  ricorda addirittura il velluto. Inoltre, chi alla guida della sua sportiva non è in apprensione quando, in fase di parcheggio (per via dei cerchi di grande diametro e dei pneumatici a fianchi corti) gioca con la sorte nel cercare di evitare (come la peste) il contatto tra lo stesso e il marciapiede?
Bene, Michelin ha pensato anche a questo dotando i ⁴ S di un cordolo di protezione per il cerchio. Geniale!

Ecco perchè sportive come la Porsche Panamera 2016, la Ferrari GTC 4 Lusso, la AMG E63 li hanno già scelti come pneumatici di primo equipaggiamento per le loro vetture ad alte prestazioni. Ma, ora, potete sceglierlo anche voi visto che, finalmente, è disponibile con ben 34 dimensioni (da 19 e 20 pollici) che coprono il 92% del mercato. Il listino prezzi parte dai 224€  per i 225/35 ZR 19 (88Y) TL EXTRA LOAD,  per arrivare ai 445 € dei 345/30 ZR 20 (106Y) TL EXTRA LOAD come prezzo consigliato (che, per la Casa dell’Omino, significa “prezzo di valore”)

Crediamo, quindi, che il successore del MICHELIN Pilot Sport 4 (indicati dalle testate di tutta Europa come i migliori pneumatici estivi sul mercato) offra tenuta di strada e capacità direzionale elevatissime, regalando sicurezza e un grande piacere di guida.
Mi piace, inoltre, che per farcelo provare il Bibendum ci abbia dotati di calzature specialistiche fornite dalla Vandel; mi pare, quasi, che in questa scelta ci sia, conoscendo la passione degli amici di Michelin, un velato messaggio:
“voi andreste in giro con delle belle scarpe di marca, ma dalla suola consumata?
No, vero?”
Ok, allora pensate anche al bene della vostra supercar (regalandole un battistrada che ottimizza l’impronta al suolo in tutte le situazioni, anche le più estreme) quando, dopo aver percorso molti km, vi scordate di controllare le sue gomme!

Staff Michelin Italia

Marco Longhini

Giornalista iscritto all'Ordine, insegue da sempre (creando strani incastri) le sue due più grandi passioni, AUTO e MUSICA. Ha partecipato a numerosi corsi di guida performance e si definisce un "car addicted"; a differenza di molti colleghi, però, è più interessato ai pregi e difetti con la loro convivenza, che alla quantità di fumo che sono in grado di generare dalle ruote posteriori. Vive nell'eterno dilemma: "lusso o prestazioni" ? Fondatore del Lifersblog (ora casa di villeggiatura) si augura diventi presto il suo domicilio principale...