Livorno Ferraris, Deautoveloxizzato
Livorno Ferraris è un comune piemontese che conta poco meno di 5.000 anime. Si trova in provincia di Vercelli, ma quasi al confine con quella di Torino, ed è famoso per due ragioni: la prima, è l’aver dato i natali a Galileo Ferraris, tanto che nel 1925, circa trent’anni dopo la scomparsa dello scienziato che inventò il motore elettrico a corrente alternata, la sua cittadina d’origine decise di mutare il proprio nome da Livorno Piemonte in Livorno Ferraris appunto; la seconda, è per aver convissuto a lungo con un vicino un po’ inquietante, vale a dire la Centrale Nucleare Enrico Fermi (dismessa dal 1990), che si trova – è vero – sul territorio comunale di Trino Vercellese, ma dista pochi km in linea d’aria (ed è quella la strada che avrebbe potuto seguire un’eventuale onda radioattiva…) da Livorno. Ferraris, ovviamente.
Che cosa c’entra tutto ciò col mondo dell’auto?
Beh, avrete sicuramente notato l’immagine d’apertura: per la prima volta nella mia vita, circolando per l’Italia mi sono imbattuto in un cartello come quello… “Comune Deautoveloxizzato”. Vale a dire bonificato dai vari discutibili sistemi con i quali molte amministrazioni locali si autofinanziano a spese – tanto per cambiare – dei cittadini. Beh, volete sapere una cosa?
Colpito dal simpatico quanto bonario invito a rispettare i limiti, questa volta l’ho fatto con piacere, addirittura sorridendo e godendomi un paesaggio invernale che – ho scoperto procedendo a cuor leggero – aveva un suo fascino. Situazione ben diversa da quella che vivi quando t’infili in una strada con mille minacciosi cartelli e aliene telecamere, e ti vedi costretto a guidare con gli occhi fissi sul tachimetro nel terrore di sbagliare di quei pochi km orari che significherebbe spese e seccature pesanti…
Una goccia d’ottimismo e – concedetemelo – di vera democrazia in un Paese che ha tanto bisogno di piccoli, quanto ottimi, esempi.
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