La nuova Mercedes SLC
Sono stato possessore di 2 SLK, la prima (quella d’esordio, del 1994, svelata al Salone di Torino come prototipo) mi fece perdere le notti di sonno (Bruno Sacco, la colpa fu sua !!) perché mi conquistò da subito, grazie alla sua innovativa idea del tetto retrattile poi copiato da molti (ad esclusione di Peugeot che, in effetti, ne deteneva la reale paternità).
Poi di una R171, si proprio quella con il “musetto” da Formula 1, ripreso anche sulla McLaren SLR, che rimane (per me, ma anche per molti) la più bella roadster dell’era moderna. Sono quindi contento che, a venti anni esatti dal suo debutto, visto il risultato non proprio entusiasmante della R172 (che nell’anteriore avrebbe dovuto riprendere le linee dell’SLS AMG ma, forse, proprio a causa del suo lungo cofano e delle sue “ali da gabbiano”, non diede il risultato sperato) i vertici Mercedes abbiano deciso di fare un cambio di sigla e sostituire il mitico “Sportlich Leicht Kurz” con la nuova Mercedes SLC, anche se poi il risultato finale non è certo stato quella di stravolgerla ma (fortunatamente) di mantenerne inalterato il suo innovativo concetto.
Il nuovo nome testimonia la stretta relazione che la vettura ha sempre avuto con la Classe C, dalla quale derivano molte delle sue caratteristiche tecniche. Complessivamente rinnovata e con una gamma che va dalla SLC 250 d, potente ma parca nei consumi, alla SLC 300 (che dispone di serie del confortevole cambio automatico sportivo con convertitore di coppia 9G-TRONIC), alla nuova SLC 180 da 115 kW (156 CV), per finire con la (ormai epica) SLC 200 (da 180 CV).
In contemporanea arriva anche la nuova SLC 43 AMG, versione di punta della gamma che, oltretutto, prova come alta dinamica di guida e consumi contenuti non necessariamente si escludono a vicenda. Ciò è dimostrato dalla combinazione tra un motore 3.0 litri V6 biturbo e un cambio sportivo 9G-TRONIC, che danno alla roadster (da 362 CV) un consumo di carburante minore rispetto al modello precedente, la SLK 55 con un motore V8 aspirato.
Con il DYNAMIC SELECT la dinamica di marcia viene regolata, istantaneamente, e il sistema interviene sulle caratteristiche di motore, cambio, sterzo e assetto sulla base dei desideri del guidatore. I cinque programmi di marcia ‘Comfort’, ‘Sport’, ‘Sport+’, ‘Eco’ ed ‘Individual’ possono essere comodamente selezionati premendo semplicemente un pulsante.
Scegliendo il pacchetto Dinamica di marcia (a richiesta), che comprende assetto ribassato di 10 mm, sistema di sospensioni attive, sterzo diretto e sistema di assistenza per la dinamica in curva ESP®, è anche possibile utilizzare il DYNAMIC SELECT per scegliere la forza di smorzamento nelle tre modalità ‘Comfort’, ‘Sport’ e ‘Sport+’. In tal caso la forza di smorzamento viene adattata automaticamente ed in modo continuo per ogni singola ruota a seconda della situazione di marcia del momento.
L’impianto di scarico sportivo è consigliatissimo e consente di intensificare l’emozionante sound di propulsione, regolandone l’acustica mediante una farfalla di scarico in funzione del programma di marcia DYNAMIC SELECT selezionato. La SLC 300 dispone di serie dell’impianto di scarico sportivo, mentre sulla SLC 200 è disponibile in abbinamento al 9G-TRONIC e all’AMG Package. Sulla SLC viene montato per la prima volta di serie anche il sistema attivo di assistenza in frenata, già conosciuto su altre Mercedes come COLLISION PREVENTION ASSIST PLUS, che (scommettete) diventerà il “giochino” preferito nei test drive.
L’hard-top ripiegabile della SLC coniuga il piacere della guida open air con un comfort senza compromessi in caso di maltempo. Il comando del tetto ad azionamento elettroidraulico è ora ancora più confortevole. Se durante l’apertura o la chiusura del tetto la vettura deve muoversi a causa delle condizioni del traffico, la fase di apertura o chiusura già iniziata può continuare fino ad una velocità di 40 km/h circa. Un’altra novità è rappresentata dal divisorio automatico del cofano bagagliaio che, se avete avuto le serie “vecchie”, beh, sicuramente qualche volta avete finito per odiare, dimenticandovi di agganciarlo: ora, se il divisorio si trova nella posizione superiore per consentire una maggiore capacità del bagagliaio, quando il tetto viene aperto si sposta automaticamente verso il basso. Qualora lo spazio non sia sufficiente poiché il bagagliaio è pieno, il tetto non si apre e sulla strumentazione compare il messaggio “Chiudere divisorio bagagliaio”.
È stato aggiornato anche l’impianto di intrattenimento Audio 20 CD, che ora dispone di display maggiorato (17,8 cm/7”) ed è associabile al sistema di navigazione Garmin® MAP PILOT, con il quale si utilizzano dati di navigazione memorizzati su scheda SD. Viene inoltre offerta una guida a destinazione ottimizzata mediante Live Traffic Information.
Una cosa è sicura: Anche con il nuovo nome, la Roadster compatta rimane un modello di riferimento che sa coniugare in modo ottimale passione e razionalità, coinvolgendo il cuore e la mente”.
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