Huayra Roadster BC: un’altra creatura Pagani.

Un’emozione spontanea, irrefrenabile, un desiderio che ha portato il Cliente a sognare la realizzazione di una nuova opera, un’altra creatura Pagani. Così nel 2017 prende vita l’idea di Huayra Roadster BC, da una circostanza curiosa e inattesa, capace di dare il via ad un percorso di ricerca rigorosa. Un lavoro meticoloso sull’estetica, maniacale sui dettagli, per realizzare una Pagani stradale dai tratti unici che trasmettesse le sensazioni impareggiabili di guida di una roadster, unendole al massimo della tecnologia“.
Si apre così il sito ufficiale Pagani dedicato alla nuova scommessa di Horacio, ossia la Huayra Roadster BC.

Pagani Huayra Roadster BC

Ogni singolo sforzo messo in campo dal team Pagani ha visto designer, ingegneri, artigiani uniti all’insegna della più estrema ricerca scientifica, della bellezza e dell’unicità. Un impegno collettivo rivolto soprattutto verso il perseguimento di un ideale: cercare di superare le aspettative del Cliente e ricambiarne la profonda fiducia, in una prova senza precedenti sotto la guida ed il rigore del poliedrico Horacio Pagani.

Ciascun componente di quest’auto, infatti, è il risultato di un’analisi scrupolosa e di un approccio critico del team Pagani, preparato proprio per mettere in discussione ogni conseguimento, ogni traguardo, ogni volta. Per giungere solo così all’inevitabile perfezionamento, senza innamorarsi dei risultati raggiunti ma, al contrario, sapendoli analizzare con sguardo critico. Il motore montato sulla nuova supercar sportiva di Horacio è un V12 biturbo di 6.0 litri, realizzato in collaborazione con il team di Mercedes AMG. Lo stesso è in grado di realizzare una potenza eccezionale di ben 802 cavalli e 1050 Nm di coppia massima.

Tutti questi sforzi si traducono in innovazioni, invenzioni e aperture verso percorsi inesplorati per spingersi semplicemente oltre, senza seguire le mode e provare così a creare opere intramontabili. Ecco l’essenza di Roadster BC. Estrema, esuberante, plasmata a mano secondo i principi cardine di Arte e Scienza di Leonardo Da Vinci, elementi fondamentali della filosofia creativa di Pagani Automobili.

 

Un’auto pensata per la pista, ma sviluppata per la strada in linea con i concetti che fanno parte del DNA Pagani Automobili: una vettura semplice, intuitiva e amica, che si domina già dopo pochi chilometri (nonostante la trazione posteriore) e su cui si vivono emozioni di guida a cielo aperto indimenticabili (ma ha, anche,  una copertura amovibile in fibra di carbonio in caso vogliate usarla anche in presenza di brutto tempo).


Dall’aerodinamica al design degli esterni ed interni, fino al componente più piccolo, anche la chimica e la combinazione dei materiali compositi avanzati sono inediti. Anche l’elemento più nascosto all’occhio esperto viene ottimizzato per emozionare e, insieme, conquistare traguardi su più fronti. Come in un grande orologio, ogni componente di Roadster BC rappresenta la sintesi del massimo sviluppo di ingegneria, design e tecnologia, racchiusi in appena 1.250 kg. Il cambio è un sequenziale Xtrac a sette rapporti con la frizione tridisco e il differenziale autobloccante a controllo automatico. Ottimo l’impianto frenante Brembo con dischi carboceramici da 398 mm con pinze monolitiche a sei pistoncini all’anteriore e da 380 mm con pinze a quattro pistoncini al posteriore.

Si può puntare alla performance estrema senza trascurare il piacere e la facilità della guida?
Leggerezza e sicurezza possono fondersi con il design?
E con l’eleganza?

Le risposte esistono e si trovano nei gesti sapienti e abili di chi crede che solo attraverso l’approccio rigoroso, l’intellettualità manuale e la lavorazione artigianale sia possibile raggiungere la perfezione, l’unicità dell’oggetto.
Del resto Pagani Automobili mira alla perfezione, creando le migliori automobili mai realizzate da mano umana, come un vero inno al Rinascimento. Quindi che questa Huayra Roadster BC arrivi ad un valore di mercato di 3 milioni di euro, beh, è solo una piccola formalità…

redazione

Tutti vogliamo che la vita sia meno "grigia metallizzata" e torni il capriccio di sognare a colori; cosa c'è, di meglio, di un bel rombo di un motore?