GT500, la Shelby estrema della Mustang
GT500? Parola d’ordine: aggressività
La versione più estrema della Mustang si presenta con V8 sovralimentato di 5.2 litri che sviluppa 771 CV e 847 Nm di coppia massima.
Il tutto abbinato ad un cambio doppia frizione a 7 rapporti che assicura cambiate in 80 millisecondi.
La trazione è posteriore, gli innesti vengono completati in meno di 100 millisecondi e lo 0-100 km/h viene bruciato in circa 3 secondi.
E’ la Ford street legal più performante mai prodotta, la più potente della storia dell’ovale blu.
I cerchi da 20″, che a richiesta possono essere anche di fibra di carbonio, possono calzare pneumatici Michelin Pilot Sport 4S o Pilot Sport Cup 2 appositamente sviluppati per questo modello, mentre l’impianto frenante firmato Brembo utilizza dischi anteriori da 420 mm con pinze a sei pistoncini.
Il frontale rivisitato adesso dispone di prese d’aria maggiorate e di un aspetto più tagliente ed aggressivo. Al posteriore fa la sua comparsa un’ala fissa di carbonio per aumentare la deportanza. I clienti potranno optare per due diversi pacchetti aerodinamici: l’Handling Package o il Carbon Fibre Track Package.
Il primo dispone di uno spoiler con flap di Gurney (piccole appendici angolate applicate ai bordi delle uscite alari) e supporti regolabili per gli ammortizzatori mentre il secondo è caratterizzato dall’ala regolabile delle versioni da gara GT4, flap anteriori e cerchi in fibra di carbonio più larghi di 1,3 cm al posteriore. I sedili posteriori vengono infine eliminati per risparmiare peso. Le due configurazioni consentiranno alla GT500 di raggiungere livelli di downforce mai raggiunti in precedenza da una Mustang stradale.
In gamma vengono aggiunti anche tre nuovi colori: l’Iconic Silver, il Red Hot e il Twister Orange… A questo punto non ci resta che scegliere!
Ah dimenticavo…
Il primo esemplare della GT500 è stato messo all’asta e venduto per circa 980.000 €. Ad aggiudicarselo è stato Craig Jackson, CEO della casa d’aste Barrett-Jackson, che ha voluto personalizzarla rendendo omaggio al passato. Ha infatti scelto lo stesso verde scuro che caratterizzava la Shelby EXP500, un prototipo del 1968, rimasto tale, chiamato per l’appunto “Green Hornet”.
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