GLICKENHAUS 2-DOOR BAJA RACE BOOT

Dopo aver affrontato la Nordschleife con la sua SCG3, l’eclettico Jim Glickenhaus ha deciso di concentrarsi su una delle gare di off-road più toste del pianeta: la Baja 1000. La gara, inizialmente chiamata Mexican 1000 Rally, è stata fondata nel 1967 da Ed Pearlman, ed è una delle gare off road più famose e dure del pianeta. Per affrontare il massacrante itinerario della Baja California Peninsula messicana il collezionista americano ha deciso di ispirarsi al passato. Sta infatti progettando insieme alla sua scuderia un buggy che si ispira al mitico Baja Boot del 1967 di proprietà di Steve McQueen, acquistato dallo stesso Glickenhaus.

GLICKENHAUS 2-DOOR BAJA RACE BOOT

La parola chiave in questo caso è funzionalità: per affrontare le dune messicane è stato montato un motore da 650 CV abbinato ad una trasmissione automatica, trazione integrale e sospensioni con un’escursione di 22” (cinquantasei centimetri!).
L’aspetto non è propriamente armonico, ma poco ci interessa. La bellezza di queste vetture sta proprio nella loro “fuck you attitude”.
Non devono essere belle, devono divorare le dune di sabbia senza problemi, e siamo sicuri che la Baja Boot non avrà alcuna difficoltà a portare a termine questo compito.

GLICKENHAUS 2-DOOR BAJA RACE BOOT

Il primo Boot aveva una struttura in acciaio tubolare con un motore V8 della Chevy Camaro, posizionato dietro il sedile del guidatore.
Da notare la particolarità delle enormi gomme Goodyear “Baja Special”. Il team si ritirò, ma provò nuovamente a conquistare la vittoria nella terza edizione del 1969, bloccandosi per un problema alla trasmissione. Una volta risolti questi inconvenienti i Baja Boots riscossero un buon successo nelle gare off road fino alla metà degli anni ’70, registrando anche una vittoria alla “Baja 500” del ’69.

GLICKENHAUS 2-DOOR BAJA RACE BOOT

Disegno by Federico Francia

Erano veicoli davvero speciali e ne vennero costruiti soltanto due. Il secondo esemplare, Boot 2, è stato costruito in California ed equipaggiato con un motore Oldsmobile. Le sospensioni interamente indipendenti, le gomme di ampio diametro, la configurazione a motore centrale e il telaio tubolare rappresentavano un passo in avanti significativo per le vetture off road ed ancora oggi molte vetture da competizione traggono vantaggio da questa formula vincente progettata da Vic Hickey, ingegnere meccanico lungimirante a cui si devono vetture come lo Chevy Blazer, gli Humvee e persino il Lunar Rover.