La Giannini 350 GP è una delle automobili che, senza dubbio, ha destato maggiore curiosità nell’ultima edizione del Parco Valentino di Torino. La vettura, progettata e creata da GRAM (Gram Torino Engineering) intendeva omaggiare i 100 anni del noto brand romano;  muscolosa, dotata di un’aerodinamica e di una meccanica raffinatissime, ultrapotente e leggerissima grazie al generoso uso di materiali compositi, la 350 GP non poteva certo passare inosservata. Ovviamente, il concreto interessamento dei media e di molti potenziali clienti ha convinto GRAM a spingere sull’acceleratore di un secondo progetto, che sta diventando realtà. Si tratta della Giannini 350GP4 che, esteticamente simile alla 350 GP, può essere considerata un modello a se (e del tutto inedito) che presenta contenuti di notevole rilevanza tecnica.

Se la grande potenza del propulsore (350 cavalli) è un punto in comune tra la GP e la GP4, la nuova nata ha il motore in posizione anteriore, invece che centrale, ed è una quattro posti, laddove la 350 GP è una due posti secca. Ovviamente si guarda all’uso quotidiano e alla riduzione dei costi di vendita. Poi c’è la grandissima e sostanziale novità della trazione integrale, che può far ipotizzare utilizzi differenti e più “estremi” della piccola nata a Torino, riconoscibile dal felice tratto di Emanuele Bomboi e firmata Giannini. Ovviamente c’è anche la necessità (pensiamo noi) di gestire questa enorme potenza su una vettura che parte, come base, dalla Fiat 500 nella sua declinazione più sportiva, ossia l’Abarth.

La 4×4 sta ultimando i test, ma pare non passerà molto tempo prima che venga presentata ufficialmente.
Noi, ovviamente, cercheremo di provarla quanto prima!