Ghost: Rolls Royce minimalista, ma estremamente complessa!

Appena aperta la cartella stampa di Rolls Royce ho capito subito che la parola d’ordine del nuovo corso è una sola: minimalismo.
Perfection is the expression of each element in its purest form.”
Parlare di restyling per la Rolls Royce Ghost sarebbe riduttivo. Il ceo Torsten Müller-Ötvös infatti la definisce “minimalista, ma estremamente complessa”, in cui tutto è stato ridisegnato e ingegnerizzato partendo da zero: “gli unici componenti che abbiamo ripreso dalla prima sono lo Spirit of Ecstasy e gli ombrelli”.

Il frontale è più tagliente nel design dei gruppi ottici e nella presa d’aria dominante, mantenendo l’eleganza iconica del marchio.
La filosofia del design segue il minimalismo esterno definito “post opulence”, che rappresenta la rinnovata idea di lusso del marchio britannico. Linee semplici e in linea con la tradizione, sfruttando anche i giochi di luce: sono presenti 20 diodi a led collocati nella parte superiore della mascherina che illuminano la griglia Pantheon, il cui retro è stato sottoposto a un trattamento opacizzante per attenuare e perfezionare il bagliore voluto dai progettisti.
Le fiancate sono pulite, con una sola semplice nervatura che enfatizza la lunghezza della vettura e che termina nei nuovi fanali posteriori, sempre iconici ma dalla forma più morbida rispetto alla generazione precedente.

Ghost: Rolls Royce minimalista, ma estremamente complessa!

Anche negli interni è stato mantenuto il classico layout della casa di Goodwood, coniugando la tradizione con lo stile minimal.
Come la storia ci ha abituato, pelli, legni e materiali sono di elevata fattura e la novità è rappresentata dal fascia illuminata che si colloca di fronte al passeggero: riprende il caratteristico motivo astrale del cielo dell’abitacolo (non mi stancherò mai di elogiarlo) circondando il nome Ghost con le stelle. In puro stile RR, la casa dichiara che per la sola realizzazione di questo elemento sono necessarie 10 mila ore di lavoro.

Ghost: Rolls Royce minimalista, ma estremamente complessa!

L’aggiornamento a livello di tecnologie è rilevante. I fari impiegati sono a tecnologia laser, con un raggio luminoso di oltre 600 metri, è disponibile una telecamera a raggi infrarossi, head up display, un hotspot wifi, il sistema di parking autonomo e un moderno sistema di infotainment e navigazione.

Sottopelle

La nuova Ghost abbandona il telaio d’acciaio della BMW Serie 7 per adottare l’architettura in alluminio già utilizzata dalle sorellone Phantom e Cullinam. Le dimensioni, a dispetto del minimalismo, rimangono importanti: 5,54 metri di lunghezza, 2,15 metri di larghezza e 2.490 kg di massa. La nuova piattaforma ha permesso tuttavia di avanzare le sospensioni anteriori per ottenere una ripartizione ottimale della massa, a tutto vantaggio dell’handling.
Si, ma il motore? La Ghost rimane una regina anche sotto questo aspetto. A spingerla è un V12, 6.75 litri da 570 CV abbinato ad un sistema di trazione integrale permanente con quattro ruote sterzanti.

Insomma, come sempre ci ha abituato, la casa inglese stupisce e coccola, sia che vi accomodiate sul sedile del passeggero sia che vi mettiate alla guida. “Inspiring greatness” è uno slogan davvero calzante, perché quando sarete su una vettura del genere, non potrete che sentirvi grandi!