Evija, nuovo logo, nuovo corso, nuova vettura Lotus

Nuovo logo, nuovo corso, nuova vettura.
Oggi parliamo della Lotus Evija, punta di diamante della Lotus che verrà, che con 2000 CV e un prezzo oltre i 2 milioni di euro promette di stupire. Chi come me è cresciuto con il mito e la filosofia di Colin Chapman sicuramente rimarrà un pò diffidente all’inizio: la Evija non è certo vicina alla legge dell’auto spartana, dura e pura, con la giusta dose di potenza e il peso piuma che tanto portava a sentirsi nelle F1 dell’era d’oro. Però… analizziamola con calma.

Dopo l’acquisizione da parte della cinese Geely, la produzione della Evija inizierà con 130 unità, prodotte nello stabilimento di Hethel. L’esclusività della nuova nata si basa solide radici tecniche. E’ infatti la prima vettura del marchio inglese ad essere dotata di un telaio monoscocca in fibra di carbonio realizzato dalla modenese CPC in un pezzo unico, del peso totale di soli 129 kg.
Grazie a questa soluzione la lancetta della bilancia si ferma a 1680 kg, che la rendono la più leggera hypercar mai prodotta in serie. E questo a noi del Lifersblog piace!

I motori elettrici, quattro, sono stati sviluppati in collaborazione con la Williams Advanced Engineering, così come la batteria, posizionata al centro, dietro i due sedili. Le prestazioni sono ovviamente incredibili, con lo 0-100 che si attesta essere intorno ai 2.9 secondi.

 

Il design si discosta molto dalle ultime creazioni della casa di Hethel, diventando un vero e proprio inno all’aerodinamica. La vettura utilizza al meglio il flusso d’aria, che viene convogliato sopra, sotto e intorno al corpo vettura, così da ottenere un ottimo carico senza compromettere il design con troppe appendici. Il nuovo linguaggio è composto da linee fluide e funzionali, molto McLaren come filosofia, per sfruttare al massimo ogni superficie.

Evija, nuovo logo, nuovo corso, nuova vettura Lotus

Interni in puro stile prototipo Le Mans, questa volta però, con più comfort e maggiore attenzione all’ergonomia. Un unico, grande display posizionato davanti al guidatore dà tutte le informazioni necessarie, mantenendo il design interno minima e racing, davvero una combinazione affascinate.

Sicuramente è diversa dalla storia Lotus e farà discutere, ma come nuovo inizio è molto promettente.