Eccentrica omaggia i principi della meccanica classica

Si è tenuto a Milano l’unveiling del prototipo Eccentrica, start-up con sede a San Marino, il “restomod” basato sulla Diablo degli anni ‘90, che rende omaggio a un grande modello Lamborghini (disegnato dal Maestro Marcello Gandini) entrato nella storia.

Eccentrica omaggia i principi della meccanica classica

Il progetto nasce dalla passione di Emanuel Colombini, imprenditore Sammarinese classe ’78, che vanta un forte legame (sia come collezionista di auto “few off” che di modelli storici) con la Casa di Sant’Agata, con cui si è cimentato anche in pista come pilota AM nel campionato europeo Super Trofeo Lamborghini. Proprio Emanuel ha voluto dare nuova forma alla Diablo, “donor car”, pur conservandone la straordinaria identità.

Eccentrica omaggia i principi della meccanica classica
Mai nessuno prima d’ora aveva pensato di reinterpretare la Diablo, anche per la sua storia leggendaria, entrata nell’immaginario collettivo anche grazie a film e video di canzoni dal grande successo: “Alla base vi è l’idea che il mercato delle hyper & supercar avrà sempre più bisogno in futuro di un prodotto con un’anima sincera” – Dichiara Emanuel Colombini – “come lo erano le sensazioni che si provavano alla guida di questi bolidi“.

Eccentrica omaggia i principi della meccanica classica

Lo Studio BorromeodeSilva, in qualità di fornitore, ha lavorato sul design di Eccentrica. Allo stesso modo, lo sviluppo tecnico è stato affidato ad un team di eccellenze di ingegneria di fama internazionale, che sta fornendo il proprio know-how per la produzione futura. In particolare, l’intervento dei ragazzi di Carlo (Borromeo) ha valorizzato il giusto equilibrio tra dimensioni e performance, prendendo ispirazione dalla sportivissima Diablo GTR.
La carrozzeria è stata totalmente rivista, con l’eccezione del parabrezza che rimane originale. Tutte le altre parti (paraurti, cofani, fiancate e minigonne) sono state sostituite con componenti nuovi, garantendo una perfetta integrazione e una maggiore efficienza. Il tutto impreziosito da una serie di dettagli accattivanti, che non passeranno inosservati a un occhio esperto e amante del design italiano.

Carreggiata allargata sia nella zona anteriore che posteriore. Lunghezza e altezza restano pressoché invariate, mentre gli sbalzi sono più corti.
Tutto il frontale è stato razionalizzato e pulito. L’estrattore di grandi dimensioni prende ispirazione dalla Diablo GT mentre i passaruota sono stati attualizzati e integrati ma conservano l’iconica struttura ad arco di Gandini. Anche la minigonna è stata ridisegnata inserendo una pinna aerodinamica. Il finestrino è stato portato in continuità per integrare ancora meglio il montante B e creare un’unica forma. Invariate, invece, le famose porte a farfalla”.

La zona posteriore è caratterizzata da uno sviluppo orizzontale, ripreso dall’originale, impreziosito da nuovi dettagli quali il paraurti molto sottile in carbonio, le due grandi prese d’aria dove si trovano i radiatori principali e i due iconici fari rotondi reinterpretati secondo le ultime novità nel campo dell’illuminazione automobilistica. Soprannominati “fari Pop-Down”, si contraddistinguono per un un’estetica retro-futuristica e un funzionamento compatibile con le norme di omologazione attuali. Numerosi gli elementi in titanio, realizzati tramite la tecnologia di stampa 3D.
Spettacolare il vano motore, forse il contenuto di design più aggressivo e anticonvenzionale di Eccentrica, che vuole rendere visibile a tutti la bellezza ingegneristica del V12. È coperto da due cover in carbonio su cui campeggia la scritta “Remove before flight“, tipica del mondo dell’aviazione.

Il design esterno della vettura propone anche diversi dettagli nascosti, i cosiddetti “Easter Eggs” di derivazione americana, che impreziosiscono il progetto e ne valorizzano le capacità concettuali e produttive del team di Eccentrica. Tra questi il gancio traino, inserito nel paraurti anteriore, a contrasto cromatico e con una diversa finitura, e le prese d’aria NACA poste sopra ai passaruota, che richiamano le corna del toro e, quindi, sono un chiaro tributo al nome Diablo.

Per gli interni l’obiettivo era duplice: sostituire tutti gli elementi in plastica tipici degli anni ‘90, con materiali di alta qualità di matrice più moderna e rivedere completamente l’ergonomia e l’esperienza d’uso.
Anche il cambio, dietro a una forma molto semplice e pulita, cela una raffinata lavorazione di fresatura dal pieno, che lo rende un oggetto di design unico e prezioso. Nonostante sia caratterizzato da un look anni ‘90, il quadro strumenti è completamente analogico, mentre le grafiche e i comandi, tutti fisici e non digitali, derivano dal motorsport.

Eccentrica omaggia i principi della meccanica classica

Ogni veicolo sarà dotato di un raffinato e potente sistema audio creato in collaborazione con Marantz, per un’esperienza sonora di altissimo livello.
Anche i sedili di Eccentrica, confortevoli e avvolgenti, sono stati ridisegnati e rivestiti in un abbinamento intricante di materiali di pregio, come la pelle e l’Alcantara, il famoso materiale 100% Made in Italy.
Anche il tunnel centrale è rivestito in Alcantara plain sempre in tinta blu copiativo, come lo sono i rivestimenti interni delle portiere.

Anche il motore V12 da 5,7 litri originale è stato modificato introducendo evoluzioni tecniche. Nelle prime simulazioni virtuali le prestazioni sono da vera hypercar: accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 3,5 secondi, velocità massima di 335 km/h e accelerazione laterale in curva di 1,2 g. Si punta a raggiunge così un eccellente rapporto peso/potenza (inferiore a 2,9 kg/CV). Inoltre, per una maggiore stabilità e sicurezza della vettura, è stato rinforzato e irrigidito il telaio tubolare in acciaio. Altra novità introdotta sul prototipo Eccentrica è l’impianto frenante sviluppato appositamente da BREMBO e un sofisticato impianto di scarico, con terminali in lega di alluminio, realizzato da Capristo.

Eccentrica omaggia i principi della meccanica classica

La prima Eccentrica dedicata alla Diablo è un’autentica Few Off che sarà prodotta in 19 esemplari, il cui valore è destinato a crescere nel tempo.
L’intero processo di elaborazione stilistica e meccanica richiederà un tempo stimato compreso tra 16 e 18 mesi, compresa una fase di testing in diverse condizioni, e avrà un prezzo della trasformazione a partire da 1.200.000 euro, che rifletterà la personalità e i gusti del cliente portandolo al volante della sua icona unica e irripetibile. Il prezzo non include l’acquisto della “donor car” sul mercato internazionale. Noi già stiamo sperando, almeno, di poter gustare l’autentico rituale della procedura di accensione!

redazione

Tutti vogliamo che la vita sia meno "grigia metallizzata" e torni il capriccio di sognare a colori; cosa c'è, di meglio, di un bel rombo di un motore?