Cars and Coffee torna alle origini !
Anche questa volta il mio arrivo nel “covo” Torinese dei ragazzacci di Cars and Coffee è adrenalinico. C’è tensione nell’aria, siamo a pochi giorni dal raduno “Torinese” e tutto lo staff è in piena attività, seduto sulle coreografiche sedie Sparco.
Francesco (Canta, che insieme a Gabriele Morosini è uno dei due fondatori) mi prende in consegna e, approfittando della temperatura mite che ancora ci regala questo settembre, decidiamo di fare due chiacchere in terrazza, ovviamente sorseggiando un buon caffè.
Come mi ha raccontato qualche giorno fa, è appena tornato dagli Usa (“Non solo per farci vacanza”, pero, tiene a precisare) e, proprio per questo, troverete qualche piccola anticipazione sul futuro di questo format unico se saprete leggere, per bene, ciò che troverete qui sotto.
Come vi siete conosciuti tu e Gabriele ?
La nostra conoscenza è iniziata sui banchi di scuola, visto che eravamo compagni di Liceo; poi il nostro cammino scolastico è proseguito anche a livello universitario, benché su due rami diversi. E’ stata un’esperienza di viaggio, vissuta insieme negli Stati Uniti, però a far si che iniziassimo a condividere questa passione per le auto e a far nascere ufficialmente, proprio quest’anno, la società “Cars and Coffee s.r.l.”.
Qual’è l’aspetto che vi piace di più e quello che vi piace di meno, della vostra attività legata al Cars and Coffee ?
Ovviamente l’aspetto migliore è quello della convivenza con le auto, con i loro possessori, in questa meravigliosa comunità di amici che si è venuta a creare attorno al nostro progetto.
Quelle un po’ più “antipatiche”, invece, sono le attività necessarie perché gli eventi possano trasformarsi in realtà, quindi tutto il lavoro d’ufficio e la burocrazia che ci gira intorno.
Quanti collaboratori “fissi” avete, oggi, che si occupano del progetto ?
Ormai ci sono molti ruoli da ricoprire in quello che tu chiami il nostro “covo”; grafica, segreteria, gestioni iscrizioni, rapporti con la stampa, gestione dei partner, comunicazione e Social Media. Come potrai capire non è facile stare dietro a tutto. La nostra fortuna, però, è di avere (oltre ad un importante staff fisso) anche molti collaboratori esterni e amici che, credendo tanto nel progetto, ci dedicano un po’ del loro tempo per darci una mano.
Parliamo di sabato 19 settembre: Come si svolge una vostra giornata “tipo” in prossimità del raduno ?
In questo momento l’impegno principale è quello di gestire le richieste di partecipazione; posso dirti che i numeri sono alti ed abbiamo già dovuto aprire delle liste di attesa. Possiamo arrivare intorno alle 200 auto, quindi a un numero inferiore rispetto a Brescia, ma abbiamo richieste da tutta Europa… E’ sempre un enorme dispiacere dover dire di no a qualcuno, ma stiamo cercando di fare una selezione che possa trasformare anche questo evento in qualcosa di indimenticabile, come sempre del resto!
Ci dai qualche anticipazione sulla location e sulle presenze più attese della tappa “Torinese”?
Le location, come sai, sono due: una chiusa al pubblico (e quindi destinata ai soli partecipanti accreditati) che sarà in una splendida abbazia cistercense (con origini duecentesche) a circa mezz’ora da Torino; è un posto nuovo, molto particolare rispetto alle location che abbiamo utilizzato fino ad oggi e, per la prima volta, non sarà (solo) il “prato verde” a farla da protagonista. Qui l’esposizione delle vetture avverrà nei cortili di un antico monastero medievale, quindi ti assicurò che sarà un modo nuovo di esibire molto coreografico. Nel pomeriggio, invece, tutti gli ospiti si dirigeranno verso la Sparco Factory di Volpiano dove ci sarà la parte aperta al pubblico e a tutti coloro che vogliono condividere, con noi, la passione per le supercar.
Per quanto concerne i marchi che avranno una forte presenza posso anticiparti i nomi di due Case automobilistiche: Lamborghini e Lotus. Ci sarà, inoltre, un gradito ritorno delle Americane. Se invece mi chiedi una novità esclusiva, beh, direi che sarà una supercar che conosci molto bene, visto che hai avuto la fortuna di guidarla, ossia l’Evantra di Mazzanti.
Si, certo, caro Francesco, e devo confessarti che mi sono divertito molto, come penso succederà anche nel trasferimento (guidato) verso la Sparco, visto che il Lifers parteciperà proprio con Luca (Mazzanti) al vostro evento.
Ma ora facciamo un po’ di gossip e dimmi se sono vere le voci che mi dicono che ci sia anche una nutrita presenza femminile fra i vostri iscritti; qual’è il loro ruolo: pilota o accompagnatrice ?
Guarda, se dobbiamo fare una percentuale riguardo alle donne che guideranno una sportiva all’evento, direi che non superiamo il 10%. Posso assicurarti, invece, che la presenza femminile, fra gli accompagnatori, sarà altissima e si attesterà intorno al 60 %. La cosa bella è che le partecipanti si divertono, fanno amicizia e, soprattutto, non si annoiano…
Vogliamo spiegare perché alcune Case non possono accedere alla vostra esposizione in stile Concorso d’eleganza del mattino, nemmeno con le loro serie speciali ?
Come abbiamo già detto prima, essendo tante le richieste cerchiamo di puntare molto sulle auto più particolari e prestigiose (siano esse attuali o d’epoca); risulta difficile, allora, dare accesso a modelli di marchi che, benché propongano serie limitate, hanno numeri di produzione elevati e quindi molti possessori che vorrebbero partecipare (come succede, ad esempio, con l’Abarth o la Toyota GT-86). La nostra filosofia, comunque, è quella di cercare di rappresentare – ovviamente con il “meglio” – ogni sorta di categoria.
Facciamo un piccolo gioco e guardiamo già alla prossima estate… Quale location vi piacerebbe di più, per ambientare un nuovo evento Italiano di “Cars and Coffee” tra: Forte dei Marmi, l’Isola d’Elba e Porto Cervo ?
Umh… Guarda… Io direi che come location, beh, vincerebbe sicuramente Porto Cervo… Peccato, però che, a livello organizzativo, risulti anche la meno fattibile.
Mi pare che il lato “fashion” (abbigliamento e gadget) stia avendo sempre più spazio nella vostra attività, o sbaglio ?
No, non ti sbagli; sai cos’è ? Inizialmente facevamo l’abbigliamento solo per il nostro staff e, puntualmente, i partecipanti ci chiedevano qualche polo o qualche capellino come ricordo.
Quando il fenomeno “social” ha iniziato a fare grandi numeri, anche chi ci seguiva da Facebook o Instagram ha iniziato a chiederci gadget quindi, beh, ci siamo decisi a fare una nostra collezione esclusiva e, presto, nascerà il nostro e-commerce dove acquistarla.
Ora che avete praticamente “conquistato” la penisola italiana, quali sono le prossime mosse per rendere ancora più esclusivi i vostri eventi ?
Stiamo facendo un grosso lavoro di pubbliche relazioni con le altre realtà di “Cars and Coffee” in giro per il mondo. Tutto è nato in America, come dicevamo prima, ma oggi che siamo diventati il più grande network di appassionati, possessori e collezionisti in Italia, abbiamo capito che possiamo collaborare anche con loro per trasmettergli la nostra esperienza. Di recente sono stato ad un evento in California. E’ sempre una grande emozione ma, parlando con gli organizzatori, abbiamo capito come alcune delle “personalizzazioni” che abbiamo attuato nei nostri raduni “made in Italy” potrebbero interessare anche negli Usa. In modo particolare è piaciuta la ricerca curata delle location e il nostro modo “ordinato” di esporre le vetture. Insomma, possiamo collaborare e già all’evento di Torino è attesa una delegazione americana in visita.
Si può già prospettare un appuntamento Europeo ?
Direi che il network instaurato con tanti stati europei è forte e consolidato, quindi non può che portare a buoni e rapidi sviluppi. Se devo pensare a dei raduni globali, su questo territorio, ci piacerebbe molto farne uno (importante) a Monaco… Ma anche qualche location Svizzera non sarebbe male.
Ho come l’impressione che il modo di dire “c’è tanta carne al fuoco” sia perfetto per descrivere l’aria che si respira, oggi, tra gli organizzatori Italiani di questi straordinari eventi che raccolgono, ogni volta, ospiti di rilievo, nomi illustri del mondo dell’automobilismo e personaggi iconici del web, alla guida dei loro bolidi. Io una promessa, però, a Francesco, prima di salutarlo sono riuscito a strapparla. Tutti gli interrogativi che vi girano per la testa, sul futuro di questi ragazzi, beh, avranno risposte certe… Quando ?
Presto, molto presto, sul LifersBlog, Blog and more, perché “non c’è 2 senza 3”… E’ il caffè, da queste parti è sempre più buono !
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