La Type Atlantic 57 è una vettura speciale, forse la più iconica del marchio Bugatti di Molsheim.
Quattro esemplari costruiti: la Rothschild, la Holzschuh, la Pope e quella personale di Jean Bugatti.

Immaginate di trovarvi nel 1936 e di avere davanti quelle linee fuori dal mondo. E’ esattamente questo che ho provato quando ho visto per la prima volta le linee della La Voiture Noire. One off creata per celebrare i 110 anni della casa francese.
Sono sempre stato un fan della leggerezza e dell’agilità e non della potenza smisurate, quindi mi ricordo bene che quando uscì la prima Veyron rimasi sì impressionato, ma non mi innamorai. Devo però ricredermi difronte al percorso che è stato seguito da Bugatti, fino ad arrivare a questo esemplare che mi ha fatto battere il cuore.

Le linee sono muscolose ma filanti. Dimenticatevi le appendici aerodinamiche estreme della Divo o gli abbinamenti cromatici brillanti disponibili sulla Chiron. Qui è tutto NERO.
Il motore rimane il classico W16 da 1500 cv ma questa volta, come dichiarato dal presidente Stephan Winkelmann, si è andati alla ricerca del perfetto equilibrio tra prestazione estrema e comodità di una limousine.

Una linea sinuosa segue il profilo della vettura dal frontale muscoloso fino alla coda elegante caratterizzata da un unico led e da sei, sì sei, terminali di scarico. La “C line” della fiancata è stata ridotta per amplificare la fluidità della linea di cintura.
Il centro stile dalla casa francese, guidato da Etienne Salomè, è andato alla ricerca della linea perfetta, della gran turismo dall’eleganza con la maiuscola.

Trovo che coniugare eleganza e potenza sia una delle operazioni più difficili a livello di design e questa volta l’obiettivo è stato centrato.
Brava Bugatti, e grazie.