Bologna diventa patrimonio mondiale dell’umanità

Dopo anni di lavoro per la candidatura da parte di Comune, Regione Emilia-Romagna ed Istituzioni, l’UNESCO ha nominato i portici di Bologna patrimonio mondiale dell’umanità.

Con i suoi 62 chilometri di portici, i primi risalenti al XII secolo, Bologna trasforma uno dei suoi simboli architettonici che la caratterizzano in un elemento riconoscibile in tutto il mondo: ogni portico di Bologna è ben distinguibile l’uno dall’altro e sono descritti in poesie, canzoni e romanzi famosi. Dal più antico portico degli Alemanni al più lungo del mondo, il portico che conduce al Santuario della Madonna di San Luca, in cima al colle della Guardia, costituito da ben 666 arcate per una lunghezza di 3796 metri.

Bologna diventa patrimonio mondiale dell’umanità

L’UNESCO, l’Organizzazione delle nazioni unite per la scienza, cultura e turismo, fondata dopo la Seconda Guerra Mondiale per “promuovere la pace e la comprensione tra le nazioni con l’istruzione, la scienza, la cultura, la comunicazione e l’informazione”, con questo aggiudica all’Italia il 58° riconoscimento come luogo di interesse culturale e sociale a livello mondiale.

Automobili Lamborghini vuole rendere omaggio ai portici di Bologna con la Lamborghini Sian, simbolo dell’avanguardia automobilistica che unisce la storia del marchio, con il suo iconico V12, al futuro del design e della tecnologia per lo sviluppo del motore ibrido con il suo supercapacitore.

Quindi, se in questo periodo di viaggi e vacanze vi capita di passare per il capoluogo emiliano, beh, non vi scordate di fare visita ai suoi portici e, anche, al Museo Lamborghini!

Isabella Varetto

Nata nel 1968, post qualsiasi tipo di rivoluzione, è appassionata di Formula1, calcio, tennis e sport in generale; adora lo shopping ed è amante di tutto ciò che è esteticamente bello ! Essendo nata a Torino, città di cui è profondamente innamorata e culla per eccellenza dell'automobile, non poteva che subirne il fascino in tutte le sue manifestazioni. Seguitela su Twitter.