Apollo IE: cattura l’emozione!
Credo che bastino le parole di Norman Choi, CEO di Apollo Automobil LTD e uomo d’affari di Hong Kong (artefice della rinascita del marchio, a fronte del fallimento della Gumpert) per spiegare, bene, il perché della nascita della nuova Apollo IE (Intensa Emozione):
“Probabilmente il progresso tecnologico degli ultimi anni ha portato via quella connessione emozionale tra auto e guidatore. Volevamo costruire una vettura che in qualche modo riempisse quello spazio vuoto tra auto e guidatore.
Con la progettazione della Apollo Intensa Emozione, invece, abbiamo voluto puntare al cuore e all’anima delle persone che la guideranno. Ed è per questo che abbiamo voluto dar vita alla Apollo IE”.
Proprio come il dio greco Apollo, ingegneri, artigiani, designer e meccanici hanno visto un faro di luce nel mercato automobilistico odierno e hanno deciso di seguirlo con un moderno linguaggio di design (molto intenso, ispirato ad aerei da caccia e predatori – come squali e rapaci) che simboleggia il marchio.
Così hanno portato a Torino, il cuore della cultura automobilistica, le loro conoscenze per riempire quel vuoto che separa l’auto e il conducente e, a giudicare dai risultati ottenuti, direi che la missione ha percorso la strada più veloce, ma anche migliore. Una nuova razza di iper-auto, omologata per la circolazione stradale, nata per mantenere vivo il fulcro della passione automobilistica sia per le generazioni attuali, che per quelle future. Una super sportiva estrema che trae ispirazione della Arrow, la concept presentata da Apollo lo scorso anno.
Un’hypercar che viene chiamata Intensa Emozione, sfruttando la lingua del paese che le ha dato le origini, ed usando due parole semplici, ma che hanno un grande significato: descrivono il viaggio fatto da Apollo per ottenere il prodotto (finale) della loro passione. Un’auto leggera, aerodinamicamente efficiente e connessa, ma senza gli impedimenti (emozionalmente diluiti) di tutti i sistemi tecnologici a cui ci hanno abituato le supercar moderne. Così la Apollo IE non ha nessun turbo, ne un sistema ibrido, ma un giusto equilibrio di “vecchio e nuovo”, essendo equipaggiata con un motore V12 aspirato da 6.3 litri in grado di sviluppare 780 CV di potenza. Si tratta di un propulsore sviluppato dall’azienda cremonese Autotecnica Motori ed è abbinato ad un cambio sequenziale Hewland a 6 velocità con paddle al volante. Telaio monoscocca di carbonio, sopra il quale prende forma la carrozzeria in fibra di carbonio. Una vettura in grado di generare 1.350 kg di spinta a terra, superiore dunque al suo peso che è di 1.250 kg, alla velocità di 300 km/h, mentre il downforce è correttamente equilibrato con 44,5% sul fronte e 55,5% sul retro. Sono numeri degni delle vetture da corsa più potenti ed estreme. Ogni parte dell’Apollo è stata progettata, quindi, per scopi funzionali, con un approccio radicale sullo stile.
L’hypercar dispone di impianto frenante Brembo in materiale composito, pneumatici Michelin Sport Cup2, un’altezza da terra variabile e un sistema antibloccaggio delle ruote che può essere settato (da chi la guida) su ben 10 modalità, per ottenere la propria configurazione su misura. A questo si aggiungono le sospensioni da corsa e gli ammortizzatori regolabili Bilstein, così come il controllo della trazione. Chi si mette al volante della Intensa Emozioni può impostare tre diverse mappature di guida: normale, bagnato e pista.
All’interno della vettura troviamo il sedile di guida a guscio con struttura in fibra di carbonio, volante con sgancio rapido e dettagli race come il display touch sul tetto per gestire ventilazione, riscaldamento, sbrinamento del parabrezza e illuminazione interna. A richiesta è disponibile ance la struttura di rinforzo per l’abitacolo. Bella la leva di avviamento “INIZIO” in Ergal anodizzato e le strisce di luci a LED ambientali che creano un atmosfera unica nel vano cabina.
La Apollo IE è prevista in soli 10 esemplari, ognuno dei quali con il più alto livello di personalizzazione richiesto dal suo proprietario, e costerà 2,3 milioni di euro; averla, oltre a darvi la possibilità di raggiungere i 335 Km/h, uno 0-100 in soli 2,7 secondi e i diritti prioritari per ordinare il futuro figlio della Apollo IE, ossia la Arrow che vedrà la luce nel 2019, vi permetterà (anche) di partecipare al suo processo di sviluppo e a dei corsi di guida esclusivi, in alcuni circuiti europei.
Vista la cavalleria in gioco, beh, mi sembra una cosa “buona e giusta”!
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