AMG Performance Day: l’anniversario ad alta velocità!
Prendete un autodromo, Monza, tempio della velocità…
Prendete delle auto, AMG, che vi permettono di andarci a fare la spesa, portare i figli a scuola (leggi Classe C63 S SW, da 510 CV, ad esempio) ma, allo stesso tempo, di non sfigurare (nemmeno) tra i cordoli.
Prendete un nutrito numero di appassionati, molti dei quali anche possessori (in gamma ci sono ben 56 modelli), create gruppo e fateli sfilare in un incredibile (quanto variopinto) serpentone di colori e cilindrate lungo tutti i 5.793 m del tracciato.
Agguantate dei sognatori, ma anche dei curiosi, promettetegli di salire sulle più performanti delle Mercedes-Benz e, state tranquilli, affronteranno code chilometriche e molti minuti di attesa pur di riuscirci.
Ditegli di accelerare e frenare all’interno di un’area evidenziata con dei coni blu e… Vedrete che lasceranno vincere il loro rivale, pur di sentire gli scoppietti e l’adrenalina scorrere per qualche metro ancora, nel “drag-stop”.
Poi fateli scendere in pista. seriamente, con tanto di casco e sottocasco…
Qui possono dare sfogo alle proprie abilità da soli, con le loro compatte, SUV, berline, station wagon, shooting brake, coupé, roadster e cabrio (rigorosamente “One, man one engine”) oppure insieme agli istruttori della AMG Driving Academy Italia (quelli che non sono li per venderti una macchina, ma per farti capire le sue reali potenzialità in pista e trasmetterti le loro emozioni) che ti guidano, giro dopo giro, anche se al volante ci sei tu.
C’è un cliente Italiano che ne ha un numero tale che tutta la famiglia (moglie e figli) hanno raggiunto l’autodromo sulla loro preferita e, quindi, per conto proprio; un altro che, in piena “crisi elettrica” (tutte le Case, Mercedes inclusa, stanno lavorando verso questa direzione ibrido/elettrica anche per le sportive) dice che non userà più la sua A45 AMG al fine di preservarla per il sempre più prossimo periodo “no-petrol addicted”. Qualcuno altro, invece, per nulla spaventato dalle performance future, vorrebbe essere uno dei pochissimi fortunati ad essersi accaparrato la recentissima showcar Mercedes-Amg Project ONE.
Gli stessi appassionati, insomma, che all’ospitality ammettono di applaudire al passaggio di una “rossa” ma che, ancora oggi, non riescono a capire (proprio in questo autodromo) il perchè di tutti quei fischi rivolti ad un certo Lewis che, per molti, qui è una vera “rock star”.
Forse sarà proprio per questo che, dopo la partenza di Singapore (vista attraverso gli smartphone, durante la pausa pranzo) tutti si chiedono come avrà sogghignato lui (questa volta) che, partito dietro, ha avuto solo il tempo di vedersi un appetitoso sandwich, troppo salato per qualcuno, prima di prendere la prima posizione in gara.
Poi ci sono quelli che, armati di macchine fotografiche all’ultima tecnologia, cercano particolari da immortalare nell’esposizione (all’interno del Paddock) di tutti i modelli più significativi della storia del Marchio, vicino ad un’area dedicata alla filosofia del Brand e ai suoi principali partner, come la prestigiosa azienda d’orologeria IWC Schaffhausen.
C’è anche una Pagani Huayra BC che, proprio al suo V12 da 730 CV AMG, deve il suo cuore pulsante… Anche se solo qualche fortunato (forse facendo gli occhi dolci a Andrea Palma) è riuscito a salirci.
Questo è stato, in breve, il week end dell’AMG Performance Day e l’appuntamento nazionale del 50° Anniversario del marchio.
Un successo di pubblico che ha confermato anche il motivo per cui il 45% dei Clienti italiani sceglie le personalizzazioni “high performance” caratterizzate delle versioni AMG Line e Premium e, magari, comprerebbe anche i suoi fantastici motori (da 367 a 630 CV, 4, 6, 8 e 12 cilindri, anche a trazione integrale 4MATIC) se non fossero soggetti al solito deplorevole inganno, tutto Italiano, del super bollo. Ecco perché ci fa ben sperare la nuova formula di leasing AMG che, come ci illustra Vadim Odinzoff (PR & Internal Communication di Mercedes-Benz Italia) darà la possibilità a molti di voi di possedere la propria sportiva del marchio tedesco senza andare incontro a questa brutta scelta fatta dalla politica nostrana.
Io, alla fine, dopo questa adrenalinica giornata passata scortato da Gianluca Carboni (amico e istruttore AMG) rimango con il dubbio se il “Light Green magno” (di quella che è definita la “street legal race car”) GT-R sia meglio del giallo “Solarbeam” della sfiziosa GT C Roadster, con cui ho fatto un po’ di hot lap sul tracciato, prima che una ex miss Italia me la soffiasse di mano…
Ho perso il conto delle foto che le vengono scattate, anche se (per un po’) sono rimasto nel dubbio di capire quale delle due, per il cuore degli appassionati, sia la vera protagonista!
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