Almas, in anteprima la nuova Mole Costruzione Artigianale
Umberto Palermo, insieme ad Adler Group (leader d’avanguardia nel mondo automotive-aerospace) da un chiaro segno che i Carrozzieri (quelli con la “C” maiuscola) ancora esistono e ci fa (nuovamente) sognare nella cornice di un Salone Internazionale.
L’abbiamo fatto l’anno scorso con la “One Off” Alfa Romeo Costruzione Artigianale, sotto gli alberi del Parco Valentino (Salone dell’Auto Torino), lo faremo anche quest’anno (e credetemi, quando vi dico questo) con la nuova Almas, sotto i riflettori del Geneva Motor Show che, partendo sempre da una cellula in “carbonio”, acquista dimensioni e caratteristiche da vera GT .
Possiamo (finalmente) mostrarvela in anteprima e siamo molto felici, come Lifersblog insieme al nostro fotografo Svadas, di aver contribuito alla realizzazione delle prime immagini ufficiali della vettura.
Il gusto Italiano non si discute ed è immediatamente percepibile nelle forme classiche emozionali (dettate dalla matita di Umberto che si fa, anche questa volta, influenzare da grandi classici del passato, ma li riesce a riproporre con uno stile assolutamente personale e unico) come i parafanghi accentuati, le linee moderne e le geometrie molto dinamiche, che sono diventate un po’ il segno distintivo di Mole Costruzione Artigianale. Mi piace molto ribadire, io che l’Almas l’ho vista live già da un po’ di tempo, questa descrizione: “uno guardo da predatrice, in un doppio petto sartoriale“. E adoro pensare che potrebbe diventare, presto, anche una “targa”, visto che il posizionamento del tetto (in fibra di carbonio, come tutto il resto della carrozzeria) è gia stato previsto nella parte posteriore.
Mole Almas è una due posti secchi a motore centrale (sinonimo di bilanciamento e divertimento su strada) lunga 4.730 mm, larga 1.980 mm, alta 1.218 mm e con passo di 2.600 mm; darà vita alla produzione di una piccola serie che offrirà, ai proprietari, l’opportunità di commissionare un’auto che rimarrà rara, e sarà proposta al pubblico con un classico propulsore termico a trazione posteriore di loro scelta (io ci metterei un V10), ma fungerà (anche) come banco di studio per un futuro ad idrogeno.
Il nome, un po’ controcorrente rispetto alle scelte a cui ci aveva abituato Mole Automobiles, evoca un pianeta immaginario presente nell’Universo espanso di Guerre stellari (Colonia Arkaniana, i cui vecchi abitanti sono stati trasformati in cyborg).
Richiama, quindi, la forza e la potenza, a tratti primordiale, della nuova Mole.
Insomma, la tradizione torinese nel nome dell’automobile continua, in quanto tutte le Almas saranno sempre assemblate a mano e disponibili solo per un periodo limitato di tempo…. E noi siamo molto felici, in attesa di guidarla, di potervela mostrare in anteprima!
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