Modena Automobili, passato e futuro con il suo Restomod

Nel 1982 Maserati con la Biturbo ispirava i sogni e i desideri di un’intera generazione attraverso il suo design audace e le sue prestazioni straordinarie. Auto dal fascino unico e particolare, nata dalla visione di Alejandro De Tomaso, imprenditore argentino al timone dell’azienda nel 1975, la Biturbo rappresentava una sfida diretta alle Alfa Romeo e Lancia, ponendosi come simbolo di innovazione e prestigio.

Credit by Maserati Italia

Era il 1989, anno in cui, dopo numerose migliorie, la casa del tridente soffiava su 75 candeline presentando Shamal, la massima espressione dell’evoluzione tecnica nella famiglia delle Maserati Biturbo. Sviluppata con la collaborazione del “maestro” Marcello Gandini, si affermava come la granturismo più performante della gamma con un decisivo re-design della carrozzeria e sotto il cofano, con prestazioni da brivido, un potentissimo motore V8 ovviamente biturbo, con due intercooler e una cilindrata di 3.217 cc, doppio albero a camme in testa 32 valvole, capace di erogare 322 CV a 6.000 giri/min, un’accelerazione da 0 a 100 all’ora in 5,3 secondi e con una coppia massima di 433 Nm. Prodotto di eccellenza realizzato fino al 1995 in soli 369 esemplari Shamal segnava una nuova era per la casa del Tridente ed una svolta nel progetto “Biturbo” che raggiungeva con essa la sua più completa e performante espressione.

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Modena Automobili, azienda di recente costituzione seguendo il suo motto “Forever Icons”, riporta in vita questa leggenda con il progetto Restomod MA-01 BITURBO SHAMAL, partito a inizio 2022. Utilizzando per il prototipo base (donor) una Maserati Biturbo Coupé del 1983, propone una versione aggiornata sia in termini stilistici che di prestazioni proprio della sua versione più evoluta, il modello Shamal, ma senza mettere mai da parte il rispetto verso la vettura, che conquistò negli anni ’80-90 il cuore di milioni di appassionati del marchio Maserati.

Modena Automobili, passato e futuro con il suo Restomod

Modena Automobili mantiene il caratteristico “rombo” attraverso un ruggente V6.
Fedeltà quindi alla genesi di vettura “mordi asfalto” con un upgrade nelle prestazioni grazie ad un nuovo powertrain. Il progetto Restomod MA-01 BITURBO SHAMAL di Modena Automobili monta, infatti, un potente motore biturbo Twin Turbo V6 3.0 litri al posto del V8, lo stesso della Maserati Ghibli S portato dallo studio di progettazione a toccare i 500 CV, e 550 Nm di coppia massima, capace di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 5.0 secondi e raggiungere una velocità massima di 290 km/h. E conta anche sull’affidabilità di un cambio automatico ZF.

Modena Automobili, passato e futuro con il suo Restomod

L’impianto frenante dotato di ABS, come la donor car, è oggi servoassistito e opera con dischi ventilati e forati dalle dimensioni maggiorate e pinze fisse “Brembo”, sotto i passaruota bombati come da galleria del vento, su ruote Pirelli PZero maggiorate e dalle misure diverse, più piccole davanti (225/40ZR18) e grandi dietro (265/35ZR18), per un assetto più aggressivo e con cerchi che riprendono e rivisitano lo stile di quelli storici.

Modena Automobili, passato e futuro con il suo Restomod

Il centro stile di Modena Automobili ha completamente ridisegnato il body, che verrà realizzato in acciaio e in gran parte carbonio per alleggerirne il peso, a partire dal frontale con calandra ribassata, aggiungendo gruppi ottici a LED dal design rivisitato e incassati in una struttura in carbonio, prese d’aria maggiorate, per il raffreddamento pinze freno, e uno splitter aerodinamico e aggressivo sul frontale.

Aspetto muscoloso e dalle linee sinuose con due profili smussati con il colore della carrozzeria che corrono lungo la fiancata e ne accentuano il carattere sportivo e fedeltà alla tradizione con l’introduzione di un largo montante centrale di colore nero, che corre da lato a lato passando sul tettino e che funge anche da roll-bar come nella versione d’antan.

Da qui un posteriore più importante con un effetto più snello e rialzato del corpo macchina, con “coda tronca”, integra sotto uno spoiler ad arco volutamente squadrato e sporgente, che incornicia e armonizza il posteriore, nuovi fanali separati dalla caratteristica banda nera che riporta la scritta Shamal, ed un diffusore con due scarichi incorporati per lato oltre a prese d’aria di sfogo verticali, poco sopra il bumper, che bilanciano lo sviluppo tendenzialmente orizzontale del retro.

Modena Automobili, passato e futuro con il suo Restomod

Elementi di finitura esterna poi richiamano in tutto il modello originale Shamal a partire dalla grande calandra, un bagagliaio di dimensione adeguata alle esigenze del viaggiatore moderno, il suddetto montante centrale e piccole chicche come il “Tridente” su montanti posteriori, con quello sul lato destro del veicolo che nasconde il tappo del serbatoio carburante per non parlare delle maniglie di apertura delle portiere perfettamente riprodotte.

Nel Project MA-01 BITURBO SHAMAL, ispirandosi sempre al modello Shamal, Modena Automobili cura maniacalmente gli interni per garantire un alto grado di comfort. Nuovi sedili Recaro Classic LX con poggiatesta regolabile e dalle forme più ergonomiche e accoglienti; nelle sedute posteriori, nuovi tessuti e i pattern in armonia con quelli scelti per i sedili anteriori. Un nuovo quadro strumenti TFT digitale ricorderà nella forma ovale quello del modello anni ’90 e permetterà al guidatore di controllare l’infotainment e il climatizzatore automatico di nuova concezione, mentre, piccolo cameo, conserverà il famosissimo orologio analogico ovale, ormai oggetto di culto, che montava la Maserati Biturbo Shamal

Solo 33 unità di questo restomod verranno prodotte, ciascuna completamente assemblata a mano a Modena. Ogni vettura sarà un pezzo unico, numerato e altamente personalizzabile secondo i desideri del cliente e omologata per mordere l’asfalto di qualsiasi strada. Modena Automobili sta già accettando ordini, con tempi di consegna stimati tra gli 8 e i 10 mesi a seconda delle opzioni richieste dal cliente. Il prezzo di partenza per questo capolavoro restaurato è di 585.000 euro, tasse escluse.

redazione

Tutti vogliamo che la vita sia meno "grigia metallizzata" e torni il capriccio di sognare a colori; cosa c'è, di meglio, di un bel rombo di un motore?