Tre parole: DBS Ultimate Volante!
In un’epoca in cui si parla solo più di elettriche, vedere (anche se solo su una mail media, per ora) una spider in grado di scattare da 0 a 100 km/h in soli 3,4 secondi e arrivare (sfidando vento e leggi della fisica) fino ad una velocità massima di 340 km/h, credetemi, è una grande emozione!

Si chiama Aston Martin DBS 770 Ultimate Volante ed è un inno al motore V12 che pochi fortunati (199 per l’esattezza, che l’hanno già acquistata) riusciranno a far entrare nel loro garage. Arriva a distanza di pochi mesi dalla coupè offrendo,  senza tetto e con linee decisamente più “eleganti”, una delle più grandi esperienze sensoriali nel guidare una Super GT scoperta. Si presenta al pubblico verniciata in una particolare tinta  rossa opaca, abbinata a interni in pelle nocciola e cerchi in lega con design a nido d’ape. Ovviamente si può personalizzare attingendo al vasta catalogo “Q”.

Sotto al cofano anteriore trova posto l’iconico 5.2 V12 biturbo che ha ricevuto varie migliorie passando dai 725 CV standard ai 770 CV e 900 Nm di coppia. Atri aggiornamenti hanno riguardato un aumento della pressione di sovralimentazione delle due turbine (del 7%) e una nuova calibrazione della trasmissione automatica a 8 rapporti, la ZF8HP95, con il convertitore più grande disponibile, montata in posizione posteriore-centrale.

L’impianto frenante è composto da dischi carboceramici da 410 mm all’anteriore e 360 mm al posteriore, così come il telaio irrigidito (la Casa parla del 25%) e gli ammortizzatori ADS (ricalibrati per migliorare la “stabilità di marcia e la maneggevolezza senza compromettere il comfort di guida”), sono uguali a quelli utilizzati sui 499 esemplari della versione coupè.

Che altro aggiungere, se non che Aston Martin non ha ancora confermato se il nome DBS tornerà in futuro e che è così bella che è quasi intimidatoria da guardare?