Ferrari 335 Sport Spider, “Best of Show” a Villa D’Este
La Ferrari 335 scolpita da Scaglietti ha vinto nella categoria “La velocità incontra lo stile”, poi è stata consacrata “Best of Show”.
L’ultimo weekend di maggio è stato tanto atteso quanto difficile per l’appassionato di motori e cultore della dolce vita: scegliere non è stato semplice. Da una parte abbiamo assistito al Grand-Prix di Monte Carlo che ogni anno porta il Principato di Monaco a livelli affascinanti di sfarzo, e ogni anno ci ricorda e prosegue la bellissima storia di questo Gran Premio di F1. Capace ancora oggi di valorizzare concentrazione e manico dei piloti grazie ad un dedalo cittadino nel quale le ali (in fibra di carbonio, non di Icaro) vengono usate più per restarvi all’interno che per volare via. Un appuntamento immancabile, quindi, per più di un motivo.
D’altra parte, sulle rive del Lago di Como, è andato in scena un evento che fin dal 1929 celebra l’arte automobilistica. Quella fatta di Carrozzieri e carrozzerie dettate dal gusto estetico e dalla funzione tecnica, elementi generati dalla creatività umana libera di esprimersi senza occlusioni di alcun genere. Ecco perché pensiamo che il Concorso d’Eleganza Villa d’Este divenga ogni anno sempre più importante in questo XXI secolo.
Ma veniamo alla protagonista di questo pezzo, splendido esempio di quanto detto. La Ferrari 335 Sport Spider Scaglietti che si è aggiudicata la nomina di “Best of Show” conferitole dall’illustre giuria internazionale del Concorso d’Eleganza.
Del resto come dare torto agli esperti, lei ha tutto. Ha stile nelle forme sinuose dell’abito sartoriale firmato Scaglietti, una carrozzeria di alluminio battuta a mano capace di celare al meglio il telaio in tubi di acciaio nella configurazione Spider altamente performante. Ha rango sociale, grazie ad una progettazione e realizzazione meccanica tutta Ferrari. E’ dannatamente veloce. Grazie a quel sinfonico e potente dodici cilindri a V simbolo del Cavallino Rampante, che alimentato da sei carburatori Webber doppio corpo da 42mm soddisfa tutti i 4.023cc di cubatura erogando (in quest’ultima evoluzione del 1958) ben 430 CV. Capaci di lanciare il corpo vettura, pilota e copilota inclusi, ad oltre 300 Km/h.
E’ esclusiva? Decisamente. L’esemplare di proprietà dell’austriaco Andreas Mohringer è l’ultimo dei quattro prodotti e una delle tre oggi rimaste al mondo. Nate come ultima e massima evoluzione delle Ferrari da corsa a motore anteriore, infatti, vennero schierate immediatamente pure nella famosa Mille Miglia: dove purtroppo finì tragicamente l’esemplare oggi mancante.
Restando in tema corse, voglio raccontare una gara del 1959 che ci ricollega a questo recentissimo accurato restauro di ineccepibile livello. Elemento che ha portato questo esemplare, telaio N° 0764, a ricevere i più alti riconoscimenti accreditati dall’organizzatore BMW Group: prima di tutto nella categoria “La velocità incontra lo stile”, poi come “Best of Show” assoluta al Concorso d’Eleganza Villa D’Este.
La base “Blue Metallic” interrotta longitudinalmente da una larga “white stripe” è la livrea originale da gara del Team N.A.R.T -acronimo di North American Racing Team. Colori che, assieme al numero 12 di gara, accompagnarono in maniera vincente la Ferrari 335 Sport Spider Scaglietti in varie occasioni: incluso quel primo posto ottenuto da Alan Connel all’appuntamento dell’SCCA National Championship di Daytona nel 1959 (del quale vi proponiamo il manifesto pubblicitario). Questi colori però non restarono continuativamente legati ad essa, successivamente la si vestì di un più tradizionale rosso corsa. Ecco perché oltre a tutto il lavoro certosino di restauro è stato apprezzato l’impegno di rilevanza storica profuso, come in una macchina del tempo vederla ci fa provare quelle emozioni uniche di chi ha testimoniato la messa su pista di questo esemplare. Ancora più elegante e unico grazie ad una abbinamento di colori che meritava di essere riportato alla luce.
Queste le parole di Lorenzo Ramaciotti, presidente della giuria internazionale del Concorso d’Eleganza: «E’ sempre difficile selezionare l’auto Best of Show tra le vincitrici di 8 categorie, perché le differenze tra una monoposto di Formula 1 e un veicolo del 1913 sono enormi. In questo caso, la rarità del modello e l’ingegneria eccezionale sono stati i fattori decisivi. La Ferrari 335 Sport era la sportiva più potente della casa e a lungo è stata anche la più veloce. Poi era da considerare il fatto che il restauro recentemente completato è stato effettuato con altissimi standard». Più in generale noi ringraziamo tutte le persone che, per motivi passionali o altri, mantengono viva l’attenzione e l’amore sulle più belle Automobili della storia: di qualsiasi rango. Nella speranza che servano d’esempio per non perdere mai quell’elemento emozionale necessario alla nascita di altre automobili per appassionati, guidatori, proprietari.
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