Qualche giorno fa, in redazione, è arrivata una mail dall’ alleanza Renault-Nissan riguardante il tema dell’uguaglianza professionale UOMO – DONNA e i progetti lanciati nel mondo per la diminuzione delle disparità professionali ed economiche sempre tra gli uomini e le donne. Tralascio, per non tediarvi, le percentuali in aumento delle donne che lavorano sia in Renault sia in Nissan e ruoli manageriali ricoperti nel corso degli ultimi anni, ma per una donna che come me vive e lavora in un paese dove ancora si parla delle odiose “QUOTE ROSA“, dove ancora oggi gli stipendi delle donne sono più bassi rispetto a quelli degli uomini, dove ancora oggi è un problema la maternità, ebbene leggere che nel mondo altri paesi hanno fatto e cercano di fare passi da gigante non solo fa piacere, ma fa capire quanto si può e si deve fare per arrivare alla vera uguaglianza.

La Renault ha sottoscritto un patto delle Nazioni Unite teso a migliorare l’uguaglianza uomo – donna in America Latina dove i concetti di diritti femminili e partecipazione delle donne alla vita economica e sociale del paese sono ancora argomenti ostici.
In Algeria, nello Stabilimento di Orano, il 40% della forza lavoro è femminile e ha inoltre sviluppato il Woman@Renault, social network aziendale che consente la gestione dei talenti nei principali mercati (Algeria, Argentina, Brasile, Colombia, Corea, Spagna, Francia, India Marocco, Romania, Russia e Turchia).

La Nissan, da par suo, continua ad estendere il concetto di vendita “Ladies First” in Giappone; sono concessionarie gestite direttamente dalle donne (all’interno è possibile trovare una nursery e uno spazio giochi per i bimbi) che, attualmente, sono 151 ma arriveranno a 300 entro la fine del 2016 (sulla base dell’esperienza acquisita, infatti, è un modello che Nissan riproporrà in tutto il mondo).

Per fare il punto dei progressi e dei risultati ottenuti, nonché porre le basi per i futuri traguardi, Renault e Nissan hanno partecipato al “Woman’s Forum for the Economy and Society” che si è tenuto in Francia nel mese di ottobre 2015. Vi terremo informate/i sugli sviluppi di una iniziativa lodevole, importante e che sarebbe molto bello diventasse parte integrante non solo dei grandi gruppi industriali italiani.