La Serie 90 di Volvo viene rinnovata sul piano di sicurezza, propulsori e connettività
Test Drive
VOLVO XC90 D5 AWD
INSCRIPTION 7P
(prova su strada)
Poi, grazie ad una piacevole chiacchierata con Roberto Lonardi (Public Relation Volvo Car Italia) mi sono ritrovato tra le mani la seconda generazione dell'XC-90, la madre di tutte le Volvo, e nonostante le sue dimensioni e la sua imponenza (5 m di lunghezza e 2 tonnellate di peso), beh, mi ha subito trasmesso l'agilità di un'auto molto più piccola e bassa e il suo telaio mi ha fatto un'ottima impressione.
Sono sincero. Se da subito sono rimasto affascinato da questo nuovo corso di Volvo (parlo, ovviamente, del suo design: imponente, ma senza risultare mai troppo aggressivo), mi rendo conto di come fossi ancora legato (in parte) a dei pre-concetti di guida che mi facevano catalogare la Casa Svedese come una costruttrice di auto estremamente sicure, ma anche troppo perfette per risultare divertenti.
No rollio…
Avete presente quando, lanciandovi in curva con un SUV, avete quella brutta sensazione che tenda a sollevarsi?
Bene, la nuova XC-90 invece, grazie alla sua scocca più robusta e rigida (ma anche più leggera) e al pensionamento dei montanti MacPherson (in cambio di un nuovo sistema di regolazione delle sospensioni) scorre via con una compostezza mirabile e non sembra per niente lunga o pesante.
Questo fa sì che anche il “rollio”, brutto termine per noi amanti della sportività, sia veramente limitato e basti utilizzare la modalità "Individual" (che sembra quasi un atto di fiducia smisurata da parte dei progettisti, su questo genere di vettura) per ovviare alla leggerezza dello sterzo, senza inficiare troppo (scegliendo ad esempio l'opzione "Dynamic") agli ottimi settaggi del telaio.
Parola d’ordine? SERENITA’
Pensare di sfruttarla sempre al massimo, comunque, significa andare un po' contro la sua natura e perdervi il suo pregio
migliore che è proprio quella serena e gratificante raffinatezza che sa esprimervi nel viaggio, inteso come guida morbida,
coccolati da un ambiente particolarmente rilassante e privo di rumori di fondo. Basta osservare il modo delicato con cui si
chiudono e aprono gli specchietti esterni (quando infilate la retro, o chiudete le portiere) o come si alzano i finestrini
anteriori: si chiama "tranquillità svedese" e, a differenza di quello che pensavo, non è nociva (nemmeno per noi "smanettoni")
ma, anzi, causa dipendenza. Non a caso nasce su un'architettura tutta nuova che si chiama (quasi profeticamente) "SPA" e,
quindi, deve necessariamente trasudare calma e moderna eleganza.
Non mi dispiace, nemmeno, che tutte le motorizzazioni siano quattro cilindri da 2 litri, anche se, a occhi chiusi,
sceglierei la D5 biturbo da 235 CV (si, proprio quella della nostra prova) perché si è dimostrata un ottimo compromesso,
permettendoci percorrenze da più di 20 km/litro.
Un po’ SUV, un po’ YATCH
Salirci e come varcare la soglia di uno Yatch su 4 ruote, luminoso, dagli spazi ampi, dagli ottimi materiali (tipo caldi e pregiati legni, come noce e betulla e soffici moquette, che rivestono ogni anfratto, anche il meno esposto e importante) e un cruscotto essenziale (pensate che non c’è nemmeno la maniglia di apertura sul porta oggetti, per non sporcare il suo design), privo di troppi pulsanti. Al loro posto c'è un grosso tablet touchscreen, posizionato sulla consolle centrale, che è frazionabile e dotato di un rilevamento del tocco molto accurato e sensibile. In stile Apple, per capirci. Di notte, poi, l’illuminazione “top line” dell’abitacolo (che fa parte del pacchetto “Vision”) e scenografica.
Gli interni, soprattutto se scegliete i colori chiari (per una volta andate oltre al pregiudizio che “sono belli, ma poi sai che fatica a tenerli puliti”) trasmettono comodità e lusso, ma anche calma ed eleganza. La qualità è altissima e il livello dei dettagli è superbo. Guardate il tasto di accensione (lo so, forse le prime volte non lo cercherete li) o il “Drive Mode” (che ha l’unica pecca di non mantenere l’ultima impostazione selezionata, una volta che spegnete la vettura): sembrano gioielli. Un po’ come la leva del cambio e lo specchietto retrovisore, dalla forma stilizzata e sottile.
5+2=7
Oltre al volante a tre razze in pelle, ci sono i sedili riscaldabili (anche dietro) e potete portare fino a 7 persone, senza
far vivere a nessuno esperienze claustrofobiche fuori programma ma, anzi, dando anche alla terza fila l’aria condizionata
ed una bella vista.
Vi pare poco?
Insomma, sembra quasi scontato dire che il suo tetto panoramico è luminoso ed elettrico, esattamente come il portellone
posteriore, che ha anche un’altezza di carico buona. Forse un po’ meno che l’impianto audio Bowers e Wilkins vi da,
addirittura, tre tipologie di ascolto: “Studio, Palco, Sala Concerti”; a voi, decidere da quale farvi “spettinare”,
ovviamente ascoltando rigorosamente musica Lounge o Chill Out… O la signorina del navigatore che vi dice “per favore”
ad ogni svolta.
Meglio soffermarsi, allora, sui sistemi di sicurezza attiva e passiva.
Lo so, anche i bambini sanno che Volvo non ha mai guardato al risparmio quando si parla di prevenzione, ma questo pacchetto sicurezza è veramente uno dei più completi che mi sia mai capitato di trovare e provare su una vettura di questa fascia. Partiamo da una cosa semplice: l’acqua che vi permette di pulire il vetro anteriore esce direttamente da degli ugelli riscaldati inseriti all’interno del tergi; poi passiamo a cose decisamente più complicate:
frenata automatica (di giorno e di notte, e non solo se vi si presenta davanti un alce), protezioni pre-impatto (anche in caso di uscita dalla carreggiata), del colpo di frusta (per la gioia vostra e… Delle assicurazioni), airbag in quantità industriale e rilevamento dei punti ciechi e dei cartelli stradali. Non dovrai più parcheggiare, perché ci penserà il “Park Assist Pilot”.
Poi, sempre parlando di dipendenza, un discorso a parte (e magari anche un video, guardate sotto) lo merita il pilota
semi-automatico.
Allora, probabilmente anche voi che state leggendo direte: “a me non interessa, io la macchina la guido e quindi ne
posso fare, tranquillamente, a meno”.
Bene.
PROVATELO!
PILOT ASSIST
E’ fantastico e, in una società che diventa sempre più frenetica e connessa (a discapito della sicurezza e della nostra incolumità) è una vera “manna scesa dal cielo”! Difficile non utilizzarlo e complicato non ammettere i suoi benefici, soprattutto quando si è in coda o si affronta un lungo tratto autostradale.
Ovviamente il problema è che la segnaletica, in Italia, non è mai perfetta e (in alcuni casi) si confonde o sparisce, facendo perdere riferimenti importanti (soprattutto sulla sinistra della careggiata) e provocando momenti di sottile ansia. Ecco perché la mano va sempre tenuta li, in prossimità del volante e il sistema si disattiva se non rispettate questa regola, i limiti o quando fate dei cambi di corsia, per poi ri-attivarsi in modo completamente autonomo una volta che siete tornati sulla retta via. Presto, però, ne sono certo, la Volvo sarà in grado di sterzare, accelerare e frenare da sola, portandoci a destinazione in tutta sicurezza ed efficienza. Perché tutte queste spie ed allarmi funzionano veramente, ci aiutano a guidare meglio e, fidatevi, non sono mai troppo invasivi. Del resto, per rimanere fedele alla sua filosofia, anche il segnale di allarme delle cinture slacciate risulta diffondere una melodia gradevole e tutt’altro che paranoica.
Infine ricordate che Volvo Cars è conosciuta in tutto il mondo per quella che in svedese chiamano “framkomlighet”, ovvero la capacità di arrivare ovunque si desideri, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche; con la recente aggiunta della trazione integrale elettrica (ai prodotti top di gamma, tecnologia All-Wheel Drive) anche l’esperienza Off-Road è stata affinata ulteriormente.
CREA DIPENDENZA
Concludendo: questa Volvo è grossa, ma non è mai aggressiva. E' minimalista, ma sa come farsi notare. E’ zen ma, nello stesso tempo, è strapiena di sistemi di sicurezza. Insomma, è un posto rasserenante dove passare del tempo e questo, nel traffico congestionato e compulsivo delle nostre città, è un grande valore aggiunto. Entra nella vostra vita in punta di piedi, attraverso una chiave che (gà da sola) sembra un Dupont, ma la sua raffinatezza ed affidabilità finiranno per diventare, presto, un valore a cui difficilmente potrete rinunciare.
I don't Like
Difficile resistere dall’opzionarla con tutti i pacchetti disponibili, perché racchiudono tecnologie veramente molto interessanti; XENIUM, SEVEN SEATER, VERSATILITY, WINTER, WINTER PRO, VISION; ovvio, tutto questo fa lievitare il suo costo finale: nel nostro caso di ben 8.285€ (che fanno molto tedesca).
Lifers Cool
Volvo dice che, entro il 2020, nessuno rimarrà ferito o ucciso su una delle sue vetture. Sapete cosa vi dico? Secondo me accadrà anche prima! Ottimo lavoro!
VIDEO
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