E' vero, regole pubblicitarie sostengono che per rendere appetibile un prodotto bisogna vendere un'idea, più che la sostanza, ma una volta che vi siete posizionati negli avvolgenti sedili all'interno della nuova Swift è difficile rimanere insensibili al design funzionale e moderno. Avete visto che carattere il volante, tagliato basso, che fa bella mostra di se davanti a voi?
Per una volta, girandolo, posso provare anche io quel brivido destinato sempre (e solo!) ai maschietti della redazione.

Aggiusto il retrovisore, connetto il mio smartphone per essere rintracciabile (mi raccomando, mai usarlo durante la guida!!), do un'occhiata al trucco attraverso gli specchietti presenti nelle alette parasole (sbaglio o ci siamo dimenticati della luce?) e seleziono la mia stazione radio preferita (anche DAB) sul grande display touch da 7".
Il sistema multimediale è lo stesso presente anche sulla nuova Vitara e la Ignis, quindi è una vecchia conoscenza che ritrovo con piacere.
Anche qui tutto semplice, tutto graficamente lineare, tutto immediato, proprio come piace a me:  Ascolta, Chiamata, Guida, Connect.
  A volte, forse, anche un po' troppo sensibile e fulmineo nel fare alcune operazioni, come la ricerca manuale della frequenza… O, magari, sono solo le mie “french” a non avere un buon rapporto con la sua superficie vetrata.
Quanto spazio, comunque, qui dentro!

Metto in moto...

Ma com'è silenzioso questo 1.2 Dualjet; a volte mi viene il dubbio sia acceso!
...E parto...
Sento solo il fruscio del clima automatico, che riunisce tutti i suoi pulsanti nel pannello centrale. Meravigloso!
La vista laterale non è il massimo, ed occorre fare un po' di attenzione nelle immissioni verso sinistra; se vuoi essere bella devi un po' soffrire, diceva un famoso proverbio, quindi questo è lo scotto che si deve pagare per avere un profilo molto dinamico, dai vetri avvolgenti, che hanno pure un taglio molto design.
Il tetto bicolore è, secondo me, un must irrinunciabile.
Qui l'abbinamento è nero Dubai/Argento, e la rende molto raffinata.
Anche l'idea di proporre le maniglie posteriori integrate risulta comoda e esteticamente azzeccata, nonostante io questo effetto "tetto sospeso", beh, proprio non sono riuscita a notarlo.

In città

In città la Swift risulta molto agile, grazie alle sue dimensioni "umane";
io tengo lo schermo LCD a colori (al centro del quadro strumenti) fisso sulla visualizzazione (in tempo reale) dell'utilizzo del sistema Hybrid.
Mi affascina!
Il nuovo sistema ibrido SHVS vi offre, a prezzo di saldo (1.000 euro in più), efficienza nei consumi e un assistenza al motore termico che (abbinata al fatto che Swift è leggerissima) si traduce in una maggiore dinamicità (soprattutto nelle partenze da fermi e in accelerazione) e si ricarica, automaticamente, in frenata.

Guidarla è molto divertente, è sempre molto sincera nelle sue reazioni e, secondo me, perfino sportiva.
I maschietti (visto che ora piace molto anche a loro) mi dicono che ci andrebbe qualche cavallo in più o il BoosterJet da 1.0 litri e 112 cavalli (che è già in arrivo), ma la mia valutazione femminile (come sempre) bada al sodo e non si basa (unicamente) sulla velocità:
la frizione è leggera e il cambio manuale, a cinque rapporti (a volte si sente un po' la mancanza della sesta) non è per nulla faticoso da azionare.
Altra cosa che ho apprezzato è il raggio di sterzata e lo sterzo leggero, pensato proprio per un uso quotidiano, ma nello stesso tempo piacevole e in grado di regalare buone sensazioni riguardo il comportamento della vettura anche sulle strade extraurbane, dove si può correre un po’ di più.

La notte, comunque, con questa sua livrea “Total Black” sembra quasi di viaggiare a bordo di una "Bat Mobile"… Ma in piena sicurezza, visto che, grazie ai fari abbaglianti automatici (High Beam Assist) dai 40 km/h in su non dovevo nemmeno preoccuparmi del loro spegnimento: e io che credevo che questi fossero optional solo da auto alte di gamma! 
Per non parlare, poi, del suo equipaggiamento premium.
D'accordo, sono seduta sulla versione TOP (quindi il piatto è ricco) ma non pensavo di trovare tutti questi contenuti tecnologici che rischiano quasi di spaventarmi, se non fosse per la bella idea degli ingegneri giapponesi di chiamarli con nomi simpatici e decisamente chiari e immediati:
"attentofrena-guidadritto-restasveglio".
Sono quasi certa di non doverveli nemmeno spiegare, vero?
Vi confesso, solo, che dopo un po' il "guidadritto", beh, l'ho disattivato (con non poca fatica, oltretutto, visto che lui lotta e bisogna premere per molti secondo, circa 10, per averla vinta!).
Il problema è che, per funzionare bene, questi sistemi richiedono che voi guidate "correttamente". Quindi ogni spostamento di corsia non deve essere mai brusco e va sempre fatto precedere da un uso (molto intensivo) degli indicatori di direzione. Anche il "rilevato sbandamento veicolo" è un messaggio che crea un po' di apprensione ma, a volte, basta solo qualche dosso preso un po' allegramente per farlo apparire.

La nuova Swift, comunque, è piccola fuori ma grande dentro, rispondendo al meglio alla filosofia del Sol Levante.
Nonostante il cassettino anteriore risulti un po' piccolo, almeno per me che in auto ci infilo di tutto, ho apprezzato molto i vani disseminati un po' dappertutto e gli irrinunciabili porta bottiglie, che sono ben 4!
Mi dicono, poi, che i suoi clienti storici (questa è la sesta generazione) hanno espresso il desiderio di aumentarne la capacità del vano bagagli che è, incredibilmente, lievitato a 265 litri… 54 più di prima.
Così ho potuto sopperire in modo egregio a tutti i compiti di "zia sitter" e il mio nipotino Matteo si è divertito un sacco ad ascoltare, dal suo seggiolino fissato con il sistema ISO-FIX, le sue hit preferite urlando:
"Zia, è proprio bella questa "macchena!".

RINGRAZIAMENTI SPECIALI

Katia Bertello (Suzuki Italia)